Partenza
Caro amico, stai vivendo
in un mondo proprio orrendo,
luogo pieno di ingiustizie
e terribili nequizie
poiché il diavolo è nascosto,
si può dire, in ogni posto.
Nel tuo bell’appartamento
dove hai visto, con sgomento,
che tua moglie ti ha tradito
con un giovane fallito.
Per non dire dell’ufficio:
paga bassa e sacrificio,
mentre chi da mane a sera
non fa nulla fa carriera.
Per tacer del Parlamento:
un enorme giacimento
di gaglioffi e di affaristi,
di baldracche e piduisti,
di corrotti e corruttori
usi ad esser migratori.
Negli affari non va meglio:
grazie a un consulente sveglio
hai comprato molte azioni,
ma le loro quotazioni
per la crisi son crollate.
Sol ti restano le rate
tutti i mesi da pagare
per il minialloggio al mare.
Ti rilassi verso sera?
In tivù trovi una schiera
di politici vocianti,
di veline sculettanti,
di fasulli giornalisti,
di consigli per gli acquisti,
di noiosi polpettoni,
di rotture di coglioni.
Non ti resta che la Chiesa,
ma anche lì non hai difesa:
lo stimato confessore
gioca al gioco del dottore
con i bimbi all’oratorio,
mentre il parroco, è notorio,
gioca a far “mela e serpente”
con la bella penitente.
Quanto al Papa, il maledetto
te lo trovi sempre a letto
a guardar quello che fai.
Il tuo mondo è pien di guai
e ogni giorno e ovunque trovi
grattacapi sempre nuovi.
Preda del relativismo
hai scordato il catechismo
e il messaggio di Gesù.
Quella che vivi quaggiù
non è la tua vita vera,
ma una specie di galera
con dolori, sofferenze,
dispiaceri e penitenze.
La salvezza è il paradiso
dove Dio ti vuole assiso.
Per trovar la strada gioca
col tuo bel Gioco dell’oca
che ti porterà alla meta
della gioia più completa.
Coglierai sulla tua via
incantesimo e armonia
grazie all’Oca canterina,
di canzoni una fucina.
Scoprirai l’Oca poetante
che col verso accattivante,
da sirena incantatrice,
ti farà triste o felice
risvegliando la memoria
o narrandoti una storia.
Poi c’è l’Oca inquisitore
che fa inchieste a tutte l’ore:
col suo aiuto scoprirai
frodi, error, delitti, guai
che la Chiesa ognor combina
sempre in punta di dottrina,
proclamandosi inerrante
mentre sbaglia in ogni istante.
Quando infin l’Oca giuliva
troverai sarà un evviva:
quivi il sogno ti godrai,
che real non sarà mai,
di una Chiesa pura e onesta,
tutta amore e sempre in festa.
Son sessantatré caselle,
certe brutte, certe belle
e fra lor farai la spola,
come un’ape sui fior vola.
Passo passo o un salto audace,
potrai far quel che ti piace
o alla fin d’ogni casella
seguir la quartina: è quella
che a chi gioca fa da guida.
Chi al consiglio suo si affida
giunge rapido laddove
brilla il sol pure se piove,
al 63, la vetta
dove c’è Dio che ti aspetta.
Se non vuoi farlo arrabbiare,
ora è tempo di giocare.
Un sol passo e giungi all’1
dove un fariseo raduno
sta di fronte ad un binario
biascicando il suo rosario