Non si muor quando si muore
Con il neo biotestamento
un sereno invecchiamento
a ciascun sembra concesso,
sempre che sia un genuflesso.
Tu volevi lasciar detto:
“Della mia agonia al cospetto
ed ormai fuori di testa,
la mia decisione è questa,
scritta quando ancor capivo:
“Bello è vivere da vivo,
mentre il coma non mi piace,
preferisco andare in pace.
Senza macchine, sondini
né superflui flaconcini,
senza troppe sofferenze
né avvilenti decadenze
che di me faccian relitto”.
Caro amico, quanto hai scritto
è sì la tua volontà,
ma così non si farà.
Serviran da orientamento
per quel tuo triste momento
le tue inutili parole,
ma il dottor fa quel che vuole…
Anzi, meglio, quel che può.
Pur per lui ci son dei: no!
Stop all’alimentazione?
Far finir l’idratazione?
No! E’ vietato dalla legge
ed ahimé non ti protegge
il tuo bel biotestamento,
morir devi nel tormento.
Nella legge disumana
dell’Italia vaticana
c’è il dovere di soffrire
e il divieto di morire.
Cara mia testa di rapa,
si muor quando vuole il Papa.
E lo Stato bacchettone
fotte la Costituzione
dando sì l’eutanasia,
ma della democrazia
alla qual stacca la spina:
Stato e Chiesa … all’aguzzina!
Ma di buon c’è la certezza
che l’Italia è sempre avvezza
ad infrangere la legge.
Quel che sembra un mite gregge
tutto fede e ipocrisia
fa qualunque acrobazia
per far quello che gli pare.
Se ne fotte dell’altare,
della Chiesa, del Papato,
delle leggi dello Stato
e pertanto morirà
quando lo deciderà.
Nota. Nel luglio 2011 con un blitz alla Camera la maggioranza berlusconiana approva il biotestamento in forma di legge disumana che vieta di morire quando è l’ora, negando lo stop all’alimentazione artificiale e all’idratazione, pur se scelto a tempo debito dall’estensore del biotestanento.
Quattro passi e ti spaventi
perché in tempi non recenti
Madre Chiesa addirittura
mandò a morte ed a tortura.