Dentiere della Libertà
(la Repubblica, 17 maggio 2003 )
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Ottocento migliaia di dentiere
ai vecchietti promise il Cavaliere,
guidar si fece sol dall’entusiasmo,
dalla follia di cui ci scrisse Erasmo.
All’improvviso, ahimé, giunge Tremonti
che dice al Cavalier: “Rifatto ho i conti,
Silvio, ti prego, è meglio che tu stoppi,
ottocento migliaia sono troppi.
La dentiera la diam solo ai romani
malmessi, disgraziati, molto anziani,
col buco che han lasciato quei fetenti
la diamo a chi ha soltanto cinque denti.
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