Vieni al centro, cretino!

5 novembre 2012

“Abbiamo vinto, son cose da pazzi!”
fa Bersani col colapasta i testa
e al sentirlo esultare assai t’incazzi
mentre fa con Casini un gran festa.

Col Pdl che in realtà svanì,
con l’astension che ormai passa il cinquanta,
con tanti voti persi dal Pd,
col 5 Stelle che la gente incanta

di Crocetta in Sicilia la vittoria,
con i democristiani in alleanza,
non par giustificar tanta baldoria,
anche perché è senza maggioranza.

Già ci sono i compari di Cuffàro
accolti di Crocetta nella lista
a rendere il futuro poco chiaro,
ma a ben guardar c’è ancor di peggio in vista:

il Grande Sud del noto Micciché
che comperava fumo al ministero
e la banda di quel Lombardo che
dell’isola portò il bilancio a zero.

Se il buon giorno si vede dal mattino,
con Casini che Vendola cancella,
a Bersani non resta, poverino,
che dei centristi far la mite ancella.

La Sicilia è la prova generale
delle elezioni della primavera,
allorquando sul piano nazionale
triònferà la bocconiana schiera.

Grazie ai moniti di Napolitano,
ad una legge contro i 5 Stelle
e ad un Bersani che non è un titano
le nostre prospettive non son belle.

Bastavan già Fioroni, Enrico Letta,
Gentiloni, Follini e Bindi Rosy
a mostrar che il Pd è una barchetta
squassata da terribili marosi.

Ma aggiungendo i trionfi siciliani
vele e timone non rispondon più
e naufraga il partito di Bersani
col poverin che fa glu glu, glu glu.

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