La leggenda del piazzista sull’oceano
VII
Al lettor che va a pagina cinquanta
di Una Storia italiana, la sua storia,
manca il fiato dal tanto che s’incanta
e dubbi non avrà: fu vera gloria!
Mentre anor sta studiando da avvocato,
diventa il direttore commerciale
di un’azienda presente sul mercato
dell’urbanistica residenziale.
Passano sol sei mesi e Berlusconi
di grado sale ancora nell’azienda,
per la bravura con calce e mattoni
direttor general lo fa il Cumenda.
Comincia qui la splendida carriera
con la qual diverrà Sua Residenza,
condomini farà, villette a schiera
e, man mano, aumentando l’esperienza,
farà Milano Due e Milano Tre,
coi capital che piovon in contanti.
Gli chiederan di chi sono i dané,
giammai risponderà, non ci son santi!
VIII
Da mago della calce e del mattone
diventerà campion d’infrastrutture
quando premier sarà dell Nazione:
autostrade, acquedotti, fognature,
tangenziali, trafori, dighe, ponti
prometterà col suo lacché Lunardi,
ma, ahimé, senza i quattrini di Tremonti
resteranno promesse, non traguardi.
Sarà un grande campione Berlusconi
nel prender per il culo gli elettori,
con una pioggia d’inaugurazioni
rifatte per gli identici lavori.
Correrà ben tre volte a Pian del Voglio
per il tunnel che buca gli Appennini,
due volte all’autostrada dell’imbroglio
che Catania e Palermo fa vicini.
Farà questa promessa il Cavaliere
per incantare l’elettore fesso:
“Mi recherò ogni giorno in un cantiere!”
Ma il cantiere sarà sempre lo stesso…