Per la gioia del creato
nel settantacinque è nato,
era l’undici gennaio,
un bambino vispo e gaio.
Nel paese di Rignano
mamma Laura con Tiziano
mette a segno una doppietta
tre anni dopo Benedetta,
partorendo suo fratello:
è Matteo, lingua e cervello.
Tecnologico com’è
il bebè porta con sé,
prima ancor dell’invenzion,
un iPad e uno smartphone
ed appena partorito
già messaggia con il dito.
Alle tette poi si attacca,
ciuccia il latte, fa la cacca
e si cambia il pannolino.
Il già mitico bambino
fa ciao ciao a babbo e mamma
e veloce se la smamma
pedalando in bicicletta.
C’è Verdini che lo aspetta.