Dedica

L’autore dedica questo libro a chi afferma che i politici sono tutti eguali. Non tragga in inganno il fatto che fra i personaggi illustrati ce ne siano anche parecchi della cosiddetta opposizione. Sono casi contingenti, da non generalizzare.

A chi pensa che un imprenditore che ha ottenuto grandi risultati, magari con piccole e sistematiche deviazioni dalla retta via, possa ripetere l’exploit a favore del proprio paese, tralasciando improvvisamente di farsi i propri interessi.

A chi condivide l’affermazione che i giudici debbano giudicare, non secondo la legge, ma secondo il comune sentire del popolo, a chi è convinto che con la mafia si debba convivere e a chi non vuole intendere la differenza fra prescrizione di un reato e assoluzione da un reato.

A coloro che pensano che la scuola sia un’impresa, che sviluppare una mente sia come costruire un motore, che una fila di banchi sia come una catena di montaggio o, ancora, che Darwin sia uno pseudo scienziato allucinato e sovversivo che si fa passare per esperto televisivo.

A coloro che si sono dimenticati che il potere temporale dei papi è finito nel 1870, che un Concordato vale per entrambi i contraenti e che pensano che la breccia di Porta Pia sia a suo tempo stata aperta dagli assediati per invadere l’Italia. Gli stessi che ritengono che una coppia di fatto che, per legge, non può praticare la fecondazione assistita, possa, invece, adottare un embrione da anni conservato in un frigo, perdendo così la sua qualità di coppia di fatto.

A chi pensa che la democrazia possa essere esportata e per di più con la forza e a chi, credente, è convinto che il proprio Dio sia migliore di quello degli altri.

A coloro che affermano che la gestione dei beni culturali deve essere improntata a logiche imprenditoriali che producano reddito, che considerano l’evasione fiscale come una furbizia del tutto giustificata ed approvano ogni condono.

Ed ancora a chi apprezza l’Isola dei famosi, segue sistematicamente il processo di Cogne a Porta a porta e guarda Domenica in in un bel pomeriggio di sole, piuttosto che portare figli o nipoti, nel frattempo impegnati con la play station, a respirare aria buona nei parchi della città.

Ed infine a coloro che credono che molti pensionati ben pasciuti, smessi gli abiti eleganti che indossano normalmente, salgano sul tram ogni mattina, coperti di stracci, per denigrare rumorosamente il governo che non li fa arrivare alla fine del mese, sovvenzionati a tal fine dai comunisti. Gli stessi, probabilmente, che parcheggiano in doppia fila, vuotano a terra il portacenere al semaforo, credono che Berlusconi sia un benefattore, Giovanardi un ministro, Calderoli uno statista riformatore, Previti un perseguitato, Dell’Utri un bibliofilo modello e il Buttiglione cacciato dall’Europa un martire cristiano dato in pasto ai leoni.

A tutti loro, buona lettura.

Carlo Cornaglia

 

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