La cassata (siciliana) di Renzi: “Faccio il ponte sullo Stretto”.
(il Fatto Quotidiano, 7 novembre 2015)
Il ponte sullo Stretto
Iniziò Silvio il reietto
quando un dì da Vespa ha detto:
“Come prova del mio affetto,
italiani, vi prometto
che un bel ponte sullo Stretto
quanto prima verrà eretto.
Ho già chiesto a un architetto
alle Infrastrutture addetto
che prepari un buon progetto.
Chi vorrà, senza traghetto
in Sicilia andrà diretto
per lavoro, per diletto,
per amore, per affetto,
in un bar per un cicchetto,
un caffè molto ristretto,
un cannolo od un cornetto.
la granita od un sorbetto,
per lo studio del dialetto,
per un polipo in guazzetto,
per il mare che è perfetto.
A ogni siculo permetto
di viaggiare al Nord diretto,
senza l’uso del traghetto.
Grazie al ponte sullo Stretto
conto di essere rieletto.
Se poi fossi così inetto
da non fare il bell’oggetto,
con la man sul cuor prometto
che da premier mi dimetto”.
Da quel dì iniziò il balletto
per il modo più corretto
per attuar questo progetto
senza il minimo difetto,
delizioso nell’aspetto,
antisismico di assetto,
funzional, alto, perfetto.
Poi fu pessimo il verdetto:
il caiman non fu rieletto
ed il ponte sullo Stretto,
per le allodole specchietto,
Prodi chiuse in un cassetto.
Ma il destin fu maledetto
e Mastella, un bel soggetto,
fece a Prodi lo sgambetto.
Elezioni, ed il reietto
Berlusconi fu rieletto.
Colorito col belletto,
vivacissimo l’occhietto,
d’ordinanza il sorrisetto,
in tivù tornò l’ometto:
“Faccio il ponte sullo Stretto!”
Da premier non fu perfetto
e nel far di qualche annetto
lo spread fece lo sgambetto
all’ignobile ducetto.
Di speculazione oggetto,
il Paese non protetto
da un governo molto inetto,
fu alla povertà costretto,
dell’Europa lazzaretto.
Dal suo Colle, a busto eretto,
l’ineffabile nonnetto,
democratico perfetto,
scelse un uomo di intelletto
per cacciare il bolso ometto
ed un bocconian provetto
che nessuno aveva eletto,
fatto capo in fretta, ha detto:
“Io sul ponte sullo Stretto
la mia faccia non ci metto!”
e lo splendido progetto
ritornò nel suo cassetto.
Monti col suo gabinetto
come premier fu perfetto,
l’italian mise a stecchetto,
senza cena sempre a letto.
Elezion. Dopo un annetto
torna al Colle prediletto
il fenomenal nonnetto
che premier fa un poveretto
onest’uom, molto corretto,
giovane, di bell’aspetto,
ma con il grave difetto
d’essere al potere inetto.
Un destino maledetto
porta del nonno al cospetto
un boy scout, grado lupetto,
e non par vero al vecchietto
di spacciar questo soggetto,
che nessuno ha mai eletto,
per premier molto provetto.
Dona a molti un gruzzoletto,
di riforme fa un pacchetto
da buttare al gabinetto,
si arruffiana un amichetto
che da siculo perfetto
vuole il ponte sullo Stretto.
La Sicilia fa l’effetto
di un Bengodi da scudetto,
ma sovente il rubinetto
manda sol qualche schizzetto,
il binario del diretto
corre, ahimè, solo soletto
e chi viaggia è un poveretto
meritevole d’affetto,
l’autostrada è un trabocchetto,
l’ospedale è un po’ negletto.
Con il ponte sullo Stretto
si cancella ogni difetto,
mafia e ‘ndrangheta a braccetto
attueran questo progetto.
Renzi, tu sia maledetto!
blog MicroMega, 19 novembre 2015