Lingotto 1932-Melfi 2012

Monti a Melfi prepara la discesa in campo. “E’ solo l’inizio, serve un’Italia forte di cuore”.
Al professore gli applausi degli operai Fiat. Elkann: ora stabilità.
(la Repubblica, 21 dicembre 2012)
“Lui e Monti hanno le stesse idee, questa visita è un’operazione politica”.
L’attacco di Landini: “Il loro modello è la negazione della democrazia e della contrattazione”.
(ibidem)
Monti & Marchionne, patto di potere per guidare il paese.
(il Fatto Quotidiano, 21 dicembre 2012)
Maurizio Landini (Fiom). “Noi fuori e il Prof zitto”.
(ibidem)
Il premier sceglie Melfi per il prequel e Marchionne come testimonial.
(Pubblico giornale, 21 dicembre 2012)

Lingotto 1932-Melfi 2012

Corre a Melfi il professore
e ai non deboli di cuore
parla di una buona azione
per salvare la Nazione.

Il modello è quel Marchionne
che ogni notte passa insonne
a studiar della P2
le brutture da far sue,

distruggendo i sindacati
e legando i salariati
con la legge del terrore
da padrone del vapore.

Lingua della verità
chiama Monti ciò che fa
gli operai senza diritti,
un plotone di sconfitti

che, osannanti in bianca tuta,
han la libertà perduta.
E Marchionne, vecchia volpe,
di Bin Loden loda il golpe

col qual le riforme ha fatto.
Sergio e Mario, volpe e gatto
che da astuti malandrini
han scippato i burattini.

Ottanta anni son passati
da quel dì in cui gli antenati,
tal Benito e tale Agnelli,
presero per i fondelli

con il loro pistolotto
gli operai del neo Lingotto.
Le menzogne e le promesse
di quel tempo son le stesse,

stessi son mix e messaggi,
simil sono i personaggi,
stessi stile ed arroganza.
Non riman che la speranza

che chi al voto si prepara
ove Monti scenda in gara
voglia dir: “Non siam coglioni,
Mario torna alla Bocconi!”

24 dicembre 2012

La fidanzata

Papi Padrone (di casa). Le ragazze inquiline di Berlusconi vivono negli appartamenti del premier.
Un caso? Francesca Pascale, assieme a un seggio a Napoli, ha trovato pure un tetto (di lusso) a Roma.
(la Repubblica, 9 ottobre 2010)
Da Telecafone e first-lady, così la fidanzata di Silvio ha conquistato anche Marina.
Francesca Pascale, 27 anni, ormai fa coppia fissa con l’ex premier.
(la Repubblica, 12 dicembre 2012)
Bufera su Berlusconi in tivù, un’ora e venti a Canale 5.
(la Repubblica, 17 dicembre 2012)
La ragazza di Telecafone diventata first lady di Arcore.
(il Fatto Quotidiano, 18 dicembre 2012)

La fidanzata

Berlusconi è fidanzato,
una giovane ha trovato
in tivù a Telecafone,
cultural televisione

Fondò un club Silvio ci manchi
e cantò, menando i fianchi,
Meno mal che Silvio c’è
in onor dell’ex premier.

Casta e pura di valori,
bella dentro e bella fuori,
di allegria continuativa,
è da Napoli che arriva.

Corse a Roma quando un mago
la piazzò alla Dolcedrago,
in un ricco appartamento
con piscina. Non contento,

nel Consiglio provinciale
della sua città natale
la installò il settuagenario.
Per la gioia della Lario,

a quel tempo ancor sua sposa,
la portò a Villa Certosa
sul suo personale jet.
Non contento ancor, l’umét

a Francesca disse: “Jamme,
con alcune vecchie fiamme
alla Ue ti porterò!”
Ma la Lario disse: “No!”

Or che Silvio ha divorziato
e con lei si è fidanzato,
vivon come due sposini
riguardandosi i filmini

della giovane educanda.
“Se ti abbassi la mutanda
e un po’ muovi il mandolino, –
cantò con far birichino –

fai innalzare l’auditelle…”.
Ma il padron del Pdl
se lo guarda sconsolato:
l’auditelle non si è alzato!

18 dicembre 2012

Er federal de Anagni

Cerimonie, monsignori e giovani russe. Batman, il ciociaro alla scuola di Berlusconi.
La foto-story di Fiorito, così ha costruito la sua immagine.
(la Repubblica, 26 settembre 2012)

Er federal de Anagni

Una storia italiana fu l’inizio,
con duecentocinquanta Berlusconi
scelti da Bondi per lo sposalizio
di Silvio con milion di creduloni.

Purtroppo quei minchioni l’han sposato
preparandosi la futura bara
che infine li ha ridotti in questo stato.
Fiorito, con la sua storia ciociara,

il Rapporto alla città di Anagni,
al turpe precedente si ispirò
per arrivare ai truffaldin guadagni
sui qual la Polverini mai fiatò.

Qui balla come un orso con l’anziana,
là gorgheggia con una man sul cuore,
qui toglie il tappo ad una damigiana,
là sbava pio con un monsignore.

Eccolo dello scuolabus autista
o che accetta in regalo una canotta
od in tenuta da motociclista
od a San Pietro in testa ad una frotta

di pellegrin da primo cittadino.
Qui taglia torte, là regala uova,
qui è sorridente assaggiator di vino,
là dell’inquinamento fa la prova.

Un dì con Albertazzi o con Sodano,
un dì con la Lecciso o con Battiato,
qui con i Fichi d’India e Califano
là vien con Uto Ughi immortalato.

Da un cardinale prende l’ostia santa,
fa al megafono la rivoluzione,
qui cineoperatore si millanta,
là fa l’ok mostrando il pollicione.

Coi donator di sangue qui si attarda,
là lo vedi col sigaraccio in bocca,
qui la bella città fiorita guarda,
là c’è una troia russa che lo tocca.

Così facendo er federal de Anagni
alla regione ricco diventò:
“Faccio politica purché se magni!”
e Polverini polvere tornò.

26 settembre 2012

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