Elogio del Pd

Pd, lite sulle primarie. “Tardi votare a marzo”, la fronda degli under 40.
(la Repubblica, 30 ottobre 2022)
Il niente dopo la sconfitta, ecco il male da cui il Pd deve subito liberarsi.
(la Repubblica, 4 novembre 2022)
La doppia assemblea. I delegati furiosi: “Ci avete umiliato, altro che orgoglio…).
(il Fatto Quotidiano, 20 novembre 2022)

Elogio del Pd

Giorgia Meloni fa Giorgia Meloni
mentre sbraita la banda dei cialtroni
che l’ha donata ai poveri italiani
commettendo gli errori più marchiani.

Parliamo del partito del bla bla
che ha dimostrato la sua nullità
fin dal giorno nel quale babbo e mamma
l’han messo al mondo: è stato un vero dramma.

I due sposi, ahimè, senza cervelli,
dei genuflessi il capoccion Rutelli
e dei compagni il capataz Fassino,
hanno dato la vita all’esserino

dopo mesi d’amor senza diletto,
senza entusiasmo alcuno, senza affetto.
Chi poi si son trovati nella culla?
Non un nuovo partito bensì il nulla.

Da quel giorno restò sempre uno zero
come un povero morto senza un cero,
un timido Romeo senza Giulietta,
un bausciòn di Milano senza fretta,

un Silvio Berlusconi senza Ruby,
un assurdo gasdotto senza tubi,
un ossobuco senza dentro l’osso.
Ogni giorno è sparito un po’ di rosso,

ogni giorno si è fatto un po’ più bianco
man mano diventando un po’ più stanco
e attestando la propria nullità.
Un complesso di superiorità,

pure se ha meno del venti per cento,
gli fa pensare di essere un portento
ed autosufficiente alle elezioni
fin dai tempi di Walterloo Veltroni.

Tre lustri di maldestri segretari,
di continui litigi da comari,
di direzion, congressi ed assemblee,
di ricerca di folgoranti idee,

di chi spera in primarie toccasana
e a loro lode canta il suo peana
e di chi pensa che siano dannose
pur se spacciate per miracolose.

Un partito in cui soffiano correnti
che cambian direzion tutti i momenti,
di capi e di capetti assatanati
e di renziani fan ben imboscati.

Chi è contro i 5 Stelle, cosa orrenda,
vuol allearsi con Renzi e Calenda,
chi vuol la fin dell’era democrista
apprezza Conte fresco socialista.

Ovviamente nessuno dice nulla
e regna sempre un’unità fasulla
per l’eterno terrore di una conta
ed il timor che la scission sia pronta.

Se per il voto regional del Lazio
vive il Pd un quotidiano strazio
per l’analogo voto in Lombardia
vive il Pd giornate di agonia.

Tutti i giorni si ricomincia ab ovo
alla ricerca di un partito nuovo
poiché questo Pd non è un partito
ma un signoril bordello mal gestito.

20.11.2022

Qatar strofe

La squadra italiana ai Mondiali, task force militare a difesa del Qatar.
Soldati, armi anti-droni e una nave da guerra per proteggere le partite.
Figliuolo: pronti anche ad affrontare una bomba sporca radioattiva.
(la Repubblica, 8 novembre 2022)
Diritti negati, morti nei cantieri, le ombre che pesano sulla coppa.
Dalle minoranze ai discriminati le proteste temute dagli organizzatori.
(ibidem)

Qatar strofe

“È una notizia che ci fa sognar,
l’Italia va ai mondiali nel Qatar!
Del calcio italico vedrem la summa
con Ciro Immobile, con Donnarumma,

vedremo dribbling, traversoni, scatti
di Bonucci, di Chiesa, di Verratti.
Vedremo assist, lanci, punizioni
di Barella, di Gnonto, di Bastoni,

le reti di Scamacca e Pellegrini,
le corse di Pessina e di Mancini
e forse, se nessun ci manda a fondo,
diventeremo i campion del mondo!”

“Non hai capito nulla. Amico caro,
tu leggi le notizie da somaro.
L’Italia va in Qatar con i soldati
e non con quattro calciator sfigati.

Veglieran sul Qatar due contingenti,
due complete task force di combattenti.
Gli incursor della Sassari da terra
con i sistemi hi-tech faran la guerra

ai droni che dovessero arrivare
ed un pattugliatore in mezzo al mare,
con i missili ed un sottomarino
con comando a distanza e cannoncino,

combatterà ogni subacqueo dolo.
Al comando di tutto c’è Figliuolo.
Il campion che dal covid ci ha salvati
ci illustra la missione dei soldati:

“Difenderemo infrastrutture, porti,
luoghi affollati, stadi ed aeroporti,
complessi commerciali ed industriali
da emergenze od atti criminali

come avvenne a Milano per l’Expo.
Cani antibomba, scanner e robot
potran disinnescar pacchi sospetti
e bombe sporche dai ferali effetti”.

La morale di questa storia strana?
Ci sembra una cazzata all’italiana.
Piuttosto che difendere il Qatar
dagli attacchi da cielo, terra e mar

si dovrebbe difender gli stranieri
d’ogni colore, bianchi, beige e neri,
dalle azion del governo qatariota
che per un campionato di pelota

lede i diritti dei lavoratori,
nei cantieri a migliaia ne fa fuori,
assolda spettatori in quantità
per truccare l’ignobile realtà

con applausi e agitare di bandiere
mentre gli oppositor nelle galere
stanno a marcire senza alcun diritto.
È complice chi vede ma sta zitto.

10 novembre 2022

Giorgia in azione, volpe e leone

Riciclati, miracolati e soliti noti: i 24 di Giorgia.
(il Fatto Quotidiano, 22 ottobre 2022)
Squadra per establishment. Dovrà essere meno filo Nato.
(il Fatto Quotidiano, 23 ottobre 2022)

Giorgia in azione, volpe e leone

Al Principe, sostiene Machiavelli
in politica gran strizzacervelli,
giova farsi sia volpe che leone
al fine abbia successo la sua azione:

fare la volpe astuta col potente
e con il debole il leon ruggente.
A lui Giorgia Meloni si è ispirata
per formar del governo la brigata:

per l’establishment un volpin riguardo
e per i deboli un leon gagliardo.
Tajani agli Esteri vuol di Europa
mentre Crosetto la Difesa dopa

con l’atlantismo come disciplina,
armi in gran quantità per l’Ucraina,
inchini a Biden Joe, l’assatanato
ed assoluta fedeltà alla Nato.

L’economia, dopo i gran rifiuti
di tutti i tecnici più cervelluti,
viene affidata al mitico Giorgetti,
di Mario Draghi un dei prediletti,

col plauso delle borse, delle banche
e delle imprese a caccia di palanche.
Guardasigilli è Nordio l’ex pm,
la gioia del caiman Matusalemme

del qual sostiene tutte le battaglie
per salvar le politiche canaglie.
Da buona balnear con il suo Twiga
va al Turismo la Santanché che briga

per eternar le ricche concessioni
per ristobar, cabine ed ombrelloni.
E i deboli? La volpe ci ha pensato
e un leone per loro ha procurato.

Il migrante, la donna, lo studente,
l’omosessuale, il povero, l’ambiente
troveran difensori straordinari
con curricula più che leggendari.

C’è la Roccella del Family day
che se la prende con le donne, i gay,
con il gender, l’aborto, il fine vita.
È una Binetti ancor più inviperita

che per difender la natalità
i profilattici perforerà.
All’Istruzion va il fan della Gelmini,
Valditara già senator di Fini,

Legionario di Cristo o giù di lì,
di Miglio allievo nei lontani dì
e inventor dei tagli per la scuola
quando ne era ministra la figliuola.

La disabilità va a Locatelli
che ai deboli procurerà sfracelli
come già fece a Como da sceriffa.
La disumanità è la sua griffa:

vietare l’elemosina ai barboni,
la concession di un parco a quei cialtroni
che voglion celebrare il Ramadan,
i minori da sol tener lontan,

perseguitare i venditor di rose,
far guerra l’8 marzo alle mimose,
chi è senza una dimora cacciar via
con idropulitrici e polizia.

Transizione ecologica? Più niente,
con lo spregio al più debole, l’ambiente.
Cingolani, badante di Pichetto,
avrà sicuramente un grave effetto:

torneran le trivelle ed il carbone,
il nuclear, l’eterno solleone.
La morale di questa storia bieca?
Il governo Meloni è una ciofeca.

4 novembre 2022

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