Il sondaggio del Bomba

FdI primo, tiene il Pd. Nell’Italia senza partiti contano solo i leader.
(la Repubblica, 27 maggio 2022)

Il sondaggio del Bomba

È arrivato il periodico sondaggio
e Mister due per cento è all’arrembaggio.
“Il mio libro trionfa in libreria,
la pole position è di certo mia!”

“C’è Super Mario, invece, al primo posto
pur se da premier non è tanto tosto,
in balia di una banda di sfigati
l’un contro l’altro ogni dì schierati”.

“Se non primo, sul podio son, sicuro…”
“Mio caro Renzi, no! Triplo siluro.
Secondi sono, tutti e tre alla pari,
tre tipi veramente straordinari:

con Gentiloni ch’è detto er moviola
c’è la Meloni, gran brava figliola,
con la sua gang di rudi fascistoni
e Conte con la banda dei pirloni

che volevan salvar questo Paese
con l’apriscatole, sbagliando arnese”.
“Vuol dir che sarò quinto, è già abbastanza…”
“Al quinto posto, caro, c’è Speranza

coi suoi vaccini, con i suoi green pass
e la passione per Crimea e Donbass”.
“Esser sesto, non è poi così male…”
“Il sesto è Franceschini, un colossale

fenomeno che, agendo nel Pd,
surfeggia senza dir mai no né sì”.
“Essere settimo vuol dir qualcosa…”
“La settima è un’astuta quota rosa.

Emma Bonino, la referendaria
che la Giustizia vuol mandare all’aria:
vuol far dei malfattor degli innocenti
e dei togati far dei delinquenti”.

“Allora sono ottavo, per lo meno…”
“Ottavo è Enrico Letta, stai sereno.
Un fantasma che quasi non si nota,
ma c’è pur se la sedia sembra vuota”.

“Almeno nono arriverò di certo…”
“Al nono posto c’è Di Maio esperto
di bibite allo stadio, Farnesina
e di piani di pace in Ucraina”.

“Nella top ten ci sono certamente…”
“Il decimo è un signore un dì gaudente,
figliuol di mamma Rosa, Berlusconi.
esperto di Olgettine e di evasioni”.

“Undicesimo almeno lo sarò…”
“Caro Matteo, purtroppo è un altro no.
Undicesimo è un grande pacifista
che nella Piazza Rossa scese in pista

con la t-shirt con Putin Vladimiro.
È in classifica ancor per qualche giro
ma ben presto Salvini sparirà”.
“Dodicesimo? È poco in verità…”

“È dodicesimo Carlo Calenda
che fra i politici è una leggenda:
svelto di lingua, lesto di pensiero,
ma fatti e risultati men di zero.

Sei tredicesimo, caro Matteo,
non un gigante ma un mini pigmeo,
un candidato ahimè con l’urna vuota,
un Icaro caduto nella mota”.

blog MicroMega, 21 giugno 2022

Il super governicchio

Le Olimpiadi “verdi” di Milano-Cortina stanno devastando il territorio.
(Domani, 8 febbraio 2022)
I soldi del Pnrr di Draghi per costruire una base militare nel Parco naturale di Pisa.
(Domani, 9 aprile 2022)
Draghi e la “città delle armi” che devasterà San Rossore.
(il Fatto Quotidiano, 25 aprile 2022)

Il super governicchio

Il governo di Mario il Dragopardo
ha fatto fuori il floscio baluardo
realizzato da Conte e dai grillini
per liberare gli italian tapini

dagli eterni soprusi del sistema.
In verità non c’era alcun problema
poiché i grillin si stanno suicidando,
c’è solo da capire come e quando.

L’enciclopedica incompetenza
di Super Mario Draghi par l’essenza
di un governo ch’è certamente il peggio
da grande specialista nel surfeggio

sui problemi reali della gente.
Sol di finanza Draghi è competente.
Così mentre governano i migliori
vediam brutture di tutti i colori.

La Cartabia riforma la Giustizia
con soluzion che sono una nequizia.
La prescrizione infatti sparirà
ma solo perché il nome cambierà.

Gli ergastolan van fuor dalla galera
così da prolungarne la carriera.
Chi vuol morire segua la trafila
sganciando prima euro cinquemila.

Siam della Nato il lacchè migliore
e pertanto ci armiam con grande ardore:
per le armi si trovano i quattrini,
per scuola e sanità siamo rancini.

Le armi vanno all’estero senz’Iva,
la pagan le ONG, evviva, evviva!
Il menù per l’ambiente dei migliori:
carbon, trivelle ed inceneritori.

Con le Olimpiadi verdi di Cortina
le Dolomiti vanno alla rovina.
Per le bonifiche i milion stanziati
a Taranto saranno utilizzati

per aumentare un po’ la produzione
e pazienza per i cancri al polmone.
Poligoni e caserme a San Rossore.
Le tasse ai balneari? Ma che orrore!

Va ben l’aggiornamento del catasto
ma delle tasse non si tocchi il tasto.
No alla rincorsa inflazion-salari,
le paghe ferme e i prezzi ben più cari…

Nell’elencare tutte ‘ste porcate
ricordo della mamma le sgridate.
“Senz’ostia il primo venerdì del mese!
Domeniche lontano dalle chiese!

Sfilate nelle piazze comuniste
e disprezzo per quelle democriste.
Fumare di nascosto. Dir bugie.
Frequentar le cattive compagnie.

Tu ti comporti come un senza Dio
ed un giorno dovrai pagarne il fio!
Da morto nell’inferno finirai
dove nel fuoco eterno brucerai!”

Io ne ridevo sgangheratamente.
Ora che tutto ciò mi torna in mente
e vedo i frutti di questo governo
comincio a credere ci sia l’inferno.

pubblicato su Domani, 21 giugno 2022

Il grillino pirlante

Il piano italiano per la pace bocciato da Mosca non è mai esistito davvero.
(Domani, 25 maggio 2022)
Di Maio e quella strana solitudine del piano di pace. La Russia bombarda il documento.
(il Fatto Quotidiano, 25 maggio 2022)
Anche per i russi il piano di pace dell’Italia è solo pura “fantasia”.
(Domani, 26 maggio 2022)

Il grillino pirlante

È stato fino a ieri un bibitaro,
un cinque stelle, un vile poltronaro
che non sapeva usare il congiuntivo
e aveva come unico obiettivo

lo sparare cazzate in quantità
gridando ovunque: “Onestà, onestà!”
Autor d’ogni grillina marachella,
tentò l’impeachment contro Mattarella,

fraternizzò con i gialli gilet,
d’ogni color ne disse sulla Ue.
Cambiò Di Maio col governo Draghi:
idee divennero i pensieri vaghi,

si trasformò in un ministro vero
e da grillin cialtrone e battagliero
passò ai panni di saggio democristo.
Appresi sia il gerundio che l’aoristo,

il campion diventò dei giornaloni
che soltanto i draghiani vedon buoni.
Repubblica lo spaccia mediatore
di Macron e Erdogan certo migliore,

miglior perfin del Papa in Vaticano
nonché di Bennett, il premier israeliano.
Diventa autor di un piano per la pace:
“Cessate il fuoco, col cannon che tace.

Poi la neutralità per l’Ucraina
ed una soluzion altoatesina
con garanzie internazionali
per tutte le question territoriali”.

Scritto e firmato, all’Onu lo presenta
e il piano di Di Maio ahimè diventa.
Draghi con Biden non ne fa alcun cenno
ad evitar che vada fuor di senno

né lo accenna a Zelensky e a Vladimiro
per timor che si sentan presi in giro.
Pur se nessun ne parla ai combattenti
da Ucraina e Russia arrivano i commenti.

“Benvenuta a qualunque iniziativa!”
è la risposta che da Kiev arriva,
ma poi si aggiunge in modo perentorio:
“Va rispettato il nostro territorio

del quale difendiam l’integrità.
No alla cessione di sovranità!”
La proposta dai russi vien respinta
con men diplomazia e ben più grinta:

“Non puoi fornir le armi a un contendente
e nel contempo, come fosse niente,
presentare il tuo piano per la pace
facendo cra cra cra come un batrace.

Il piano sembra pura fantasia.
Non è un prodotto di diplomazia
ma di politica molto piccina
e attenta alla fake news dell’Ucraina.

È un puro flusso di mala coscienza
che ahimè della realtà sembra far senza.
Un politico savio non propone
tali cazzate e se lo fa è un pirlone”.

E il povero Di Maio è sistemato.
Allo stadio San Paolo ritornato,
fra l’una e l’altra curva fa la spola
strombazzando: “Aranciate, Coca Cola!”

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