Il Top Gun della Garbatella

Show di Meloni sul caccia con la claque dei bambini.
(la Repubblica, 29 marzo 2023)
Da Renzi a Conte, l’attrazione fatale per il coretto.
(ibidem)

Il Top Gun della Garbatella

A Roma grande festa militare:
con gli aerei, gli avieri e le fanfare
l’Aeronautica compie i suoi cent’anni.
Giorgia Meloni per scordar gli affanni

del suo governo pieno di incapaci
dall’ F35 manda baci
ai pargoletti che col tricolore
le manifestano un grande amore:

“Evviva Giorgia! Evviva la Meloni!”
si alza il coro fra grida e acclamazioni
di una folla impazzita che la invoca
facendole venir la pelle d’oca.

Giocando con la cloche il presidente
continua a mandar baci a quella gente
ed urla ai bimbi: “Da doman vi assumo!”
spandendo del potere il suo profumo.

Quando saprà che è la Fratelli Cervi
la scuola dei bambin chissà che nervi
coi partigian che guastano la festa
a quella che da sempre li detesta.

Infatti le maestre della scuola
si affrettano a spiegare a squarciagola
che i tricolor non li hanno dati loro
né la regia di quel capolavoro

che è stato organizzato dal partito.
C’è puzza di Balilla, di Benito,
di saluti fascisti, di alalà.
L’olio di ricino? Arriverà!

pubblicato su Domani del 31 marzo 2023

Il cerchio tragico della Meloni

Senato, La Russa presidente con 17 voti dell’opposizione.
(il Fatto Quotidiano, 14 ottobre 2022)
Camera a Fontana, leghista filo Putin.
(la Repubblica, 15 ottobre2022)
La strategia bifronte del ministro Nordio. Bellicoso a parole, prudente nei fatti.
(Domani, 13 dicembre 2022)
Il ritratto. Il ministro dell’Istruzione e del Merito.
(il Fatto Quotidiano, 30 novembre 2022)
Piantedosi & C: è partito il concorso di “Ignobiltà”.
(il Fatto Quotidiano, 4 marzo 2023)
La Madonna che piange parla una volta al mese.
(la Repubblica, 4 marzo 2023)

Il cerchio tragico della Meloni

Che fatica avrà fatto la Meloni
per sfornare un governo di campioni
che, riuniti in compagine, diventa
degno se non di lode almen d’un trenta?

A quanti esperti Giorgia si è rivolta,
a quanti consulenti ha detto: “Ascolta”,
per quante posizioni ha emesso un bando
i cacciator di teste interpellando?

Già prima che il governo suo nascesse
erano state buone le premesse.
Con pizzo e baffi, demoniaci peli,
raccoglitor del Duce di cimeli,

La Russa è presidente del Senato.
A capo della Camera è arrivato
l’ultrà cattolico e del Verona
che i gay e gli immigrati non perdona,

di Salvini il pupillo, quel Fontana
che tre rosari almeno al giorno sgrana.
Fra i ministri Roberto Calderoli,
che al sol vederlo vuoi chi ti consoli,

è inventor della nuova terapia
che ha nom differenziata autonomia,
la novella terribile porcata
che porta ad un’Italia spezzettata.

Alla Giustizia Nordio da Treviso
che nella sua poltrona ben assiso
vuol il bavaglio alle intercettazioni,
l’immunità ai parlamentar birboni

e far di Montesquieu un deficiente:
addio magistratura indipendente,
addio separazione dei poteri
e pm che contan come zeri.

Per l’Istruzione non c’è stata gara,
c’è quel fenomeno di Valditara
legionario di Cristo o giù di lì
che cazzia gli studenti tutti i dì.

Il ministro all’Interno è un fuori classe,
al suo confronto gli altri son carcasse.
L’amico di Salvini, Piantedosi
del vivere civil cala le dosi.

Dei salvataggi in mare è Gran Visir
con il motto “Partire è un po’ morir!”
Carico residual chiama il migrante
e dalle Ong lo tien distante.

Quinta stella nel ciel della Meloni
è quel Salvini che nelle concioni
vuol “Porti chiusi!” e “Prima gli italiani!”
che ne fanno il campion dei disumani.

Nel vedere di Giorgia la brigata
nella povera Italia nessun fiata
né si dispera, la protesta langue.
La sola a pianger lacrime di sangue

è la Madonna in quel di Trevignano,
paesin vicino al lago di Bracciano
che dà la voce ad ogni tre del mese
ad una pia signora del paese.

Si mormora che qualche giorno fa
abbia intimato a Giorgia l’altolà
piangendo fra singhiozzi e lacrimoni:
“Ma dove hai preso tutti quei cialtroni?”

14 marzo 2023

Camerata Valditara

Il ritratto. Il ministro dell’Istruzione e del merito.
(la Repubblica, 30 novembre 2022)
La scuola di Valditara. “Soldi dai privati e stipendi differenziati su base territoriale”.
(la Repubblica, 26 gennaio 2023)
Stipendi differenziati, coro di no. La scuola si ribella a Valditara.
(la Repubblica, 27 gennaio 2023)
Come usare la scuola per distruggere l’unità d’Italia.
(Domani, 31 gennaio 2023)
Firenze, i giovani FdI dietro il blitz “squadrista” al liceo.
(il Fatto Quotidiano, 19 febbraio 2023)
“Non c’è rischio fascista, pronto a intervenire. Bufera sulla censura di Valditara alla preside.
(la Repubblica, 24 febbraio 2023)

Camerata Valditara

Il professor Giuseppe Valditara
nato a Milano ne è una perla rara.
Madre insegnante, padre dirigente,
del classico Berchet bravo studente,

prende la laurea in legge alla Statale.
Breve tran tran in stile baronale
e con Gianfranco Miglio scende in pista
per far la neo Costituzion leghista.

Sparito Miglio, sloggia dalla Lega
e con Ombretta Colli fa congrega,
nominato assessore all’Istruzione
alla corte di Silvio capellone.

Per Fini fa una nuova piroetta
che come senatore lo proietta
a riformar la scuola con Gelmini,
la ministra del tunnel dei neutrini

che da Ginevra corrono al Gran Sasso.
Della scuola compiuto lo sconquasso
che l’ha portata a un passo dalla bara
ritorna nella Lega Valditara

capoccion di ricerca e formazione
per Bussetti, ministro all’Istruzione.
La Sorella d’Italia infin lo pesca
e la rovina della scuola innesca

facendolo ministro nientemeno.
Il professore parte come un treno
ed ogni giorno spara una cazzata.
Imbrattan gli studenti la facciata

del Senato in difesa dell’ambiente
per il quale il governo non fa niente?
“Son delinquenti, non contestatori,
di prigion degni come i malfattori!”

Se l’alternanza fra scuola e lavoro
causa dei morti e gli studenti in coro
chiedono più controlli e più tutela
il ministro minaccia la querela.

Altra passion del nostro professore
è che il privato sia finanziatore
della pubblica scuola: una vergogna!
Par meglio utilizzare alla bisogna

gli sghei che dà lo Stato alle private
per la Costituzion non finanziate.
Il professor propone un’altra idea
che al sol sentirla vien la cefalea:

dare paghe diverse ai professori
che insegnano in diversi territori.
Un ritorno alle gabbie salariali:
meno quattrin per i meridionali,

paghe più alte per il settentrione.
Razzismo puro, pura disunione!
Infin la ciliegina di Firenze
dove una banda di fasciste lenze

ha malmenato i rossi liceali.
Valditara censura i criminali?
Nemmen per sogno! Sui fascisti glissa
e declassa l’agguato ad una rissa.

In compenso minaccia di censura
la preside che narra la iattura
di quel fascismo che ai suoi primi albori
discese in campo con i picchiatori

e fu purtroppo sottovalutato.
Attenzion, quell’error non va iterato!
Qual dunque è l’opinion su Valditara,
il professor che insegna e non impara?

Ci fosse un fascistometro efficiente
che ne misura i frutti della mente
e il grado di fascismo ne segnala
l’indice schizzerebbe a fondo scala.

5 marzo 2023

Top