Marchionne: “C’è un limite al profitto, capitalismo da rivedere”.
La lezione del manager alla Luiss e la tradizione degli “speech” resa famosa da Steve Jobs.
(la Repubblica, 28 agosto 2016)
Marxionne, capitale e referendum.
L’Ad di Fiat spara sui mercati che non hanno una morale e fa propaganda per il sì alla riforma.
(il Fatto Quotidiano, 30 agosto 2016)
Il Marx col maglioncino blu
“Del mercato nel tragitto
poniam limiti al profitto,
non diventi cupidigia,
bramosia ed ingordigia,
sia di freno la coscienza
agli eccessi di appetenza!”
“Il benessere non c’è
se qualcun mangia per tre
e qualcun resta affamato.
Per la crescita e il mercato
totalmente razionali
stop a eccessi micidiali!”
“Il profitto in libertà
senza la moralità
mette a rischio addirittura
la prosperità futura!”
“Perseguiamo gli obiettivi
senza essere nocivi
alla dignità umana
o la convivenza frana”.
“Stop per il capitalismo
e l’ignobile egoismo
di chi vuol farsi satollo
senza freni né controllo!”
“Il mercato non darà
mai un’equa società
visto ch’è senza morale
e non scevra il ben dal male”.
“E’ il valore di un capoccia
non ciò che mise in saccoccia,
ma ciò che dette alla gente.
Dette poco? Non val niente!”
Son parole di saggezza
dette con assennatezza.
Chi le ha dette? Dove? Quando?
Uno che stava scherzando?
Un ciellino illuminato?
Un sociologo? Un prelato?
Giorgio Re da comunista
o Di Maio, l’estremista?
Il pontefice argentino
sempre pronto a far casino
per difendere coloro
che si ammazzan di lavoro
malpagati da padroni
ogni giorno più cialtroni?
O Poletti, quel ministro
che si spaccia per sinistro
e poi manda alla malora
il doman di chi lavora:
via l’articolo diciotto,
via il contratto ormai decotto
da abolir senza problema
e coi voucher ti sistema?
Oppur fu Giuseppe Boschi,
campion dei banchieri toschi
che coi soci piduisti
fregan gli obbligazionisti
e papà di Maria Etruria,
,la ministra che con furia
fa una vil manomissione
di un fior di Costituzione?
Od ancor Renzi Tiziano,
il papà del ciarlatano
che di noi fa uno sfracello?
Indovina, indovinello.
Fu Marchionne, che coraggio!
Quell’astuto personaggio
che la Fiat ha traslocato
e ha distrutto il sindacato,
che per far meglio man bassa
è fuggito con la cassa,
paga tasse in Inghilterra
e alla fin dell’anno afferra
d’euro almen milion cinquanta.
La sua faccia tosta è tanta
nel cianciare di morale,
vero recordman mondiale.
Un epilogo? Marchionne
che fa rima con Cambronne.
blog MicroMega, 2 settembre 2016