Ruby, sette anni a Berlusconi. “Prostituzione e concussione, merita l’interdizione perpetua”.
(la Repubblica, 26 giugno 2013)
Sette anni a Berlusconi. La vergogna è governare insieme a lui.
(il Fatto Quotidiano, 26 giugno 2013)
Berlusconi rassicura Napolitano: “Non farò cadere il governo”.
(la Repubblica, 27 giugno 2013)
E Silvio chiede l’aiuto del Quirinale. “La neutralità non serve più con questi pm”.
(ibidem)
Inciucio. Prosegue il tour istituzionale dopo i sette anni per concussione e prostituzione.
Il condannato ricevuto al Colle. Cancellieri: “Ci vuole l’amnistia”.
(il Fatto Quotidiano, 27 giugno 2013)
B. chiede garanzie al Quirinale.
(ibidem)
Chi comprava i senatori. “Tutto ok, ha pagato B.”
(ibidem)
Senatori comprati per conto di Silvio. De Gregorio chiede di patteggiare.
“Boicottai anche rogatorie Mediaset”.
(la Repubblica, 28 giugno 2013)
L’ex senatore voltagabbana: “Verdini comprò deputati anche per la fiducia 2010”.
(il Fatto Quotidiano, 28 giugno 2013)
Pacificatevi e governate con il condannato.
(il Fatto Quotidiano, 30 giugno 2013)
Aggiungi un losco a tavola
“Presidente, ci permetta,
se salvare Enrico Letta
col suo schifo di governo
vuole dire inciucio eterno
fra il Pd ed un puttaniere
destinato alle galere
per ignobili reati
in trent’anni perpetrati,
la democrazia vaffà…
Se anziché dar l’altolà
al campion dell’intrallazzo,
Lei riceve nel Palazzo
questo ignobile figuro,
Lei ci toglie anche il futuro.
Lei che ostenta d’esser saggio
ha inquadrato il personaggio?
Ingannevole statista
dal passato piduista,
diventò ricco e potente
frequentando brutta gente,
comperandosi sentenze
e miserrime obbedienze.
Negli affari avventuroso,
dell’eroe dette a un mafioso,
fece leggi sol per sé,
anche col suo aiuto, ahimè.
Fu prescritto, fu amnistiato
e ora è pluri condannato:
per abuso nel suo ufficio
dal qual trasse beneficio
nell’agone elettorale.
Poiché fu evasor fiscale.
Ed infin qual concussore
ed utente di minore,
di Mubarak la nipote,
che impinguò con ricca dote.
Delinquente sentenziato,
oggi è a Napoli indagato
poiché par abbia corrotto
colui che, fatto fagotto
dall’Italia dei Valori,
Mortadella fece fuori:
tre milioni e De Gregorio
senator fu migratorio.
Interdetto è il Cavaliere
da ogni pubblico mestiere,
han due Corti sentenziato
e per essere cacciato
sol la Cassazione manca:
dubbio appar la faccia franca.
Perché allora, Presidente,
lo spettacolo indecente
del caimano al Quirinale?
E’ una cosa che fa male
temer che si venga a patti
con l’autore di ricatti,
veder che, dopo vent’anni
di ingiustizie, inciuci, inganni,
di promesse e di chimere,
siamo ancora in suo potere.
Presidente, al Quirinale
non inviti più quel tale,
dimostrando che a ottant’otto
c’è chi non se la fa sotto!”
blog MicroMega, 3 luglio 2013