Calenda, er magnete

Letta si fa bullizzare da Mister 3,6%.

(il Fatto Quotidiano, 2 agosto 2022)

Letta e Calenda: fuga per la sconfitta.

(il Fatto Quotidiano, 3 agosto 2022)

Fratoianni e Bonelli si consegnano e ingoiano: “Porte chiuse a Conte”.

(il Fatto Quotidiano, 6 agosto 2022)

Calenda: “Con questi qui io non ci sto”. Il centrosinistra perde un pezzo.

(la Repubblica. 8 agosto 2022)

Calenda ricambia idea in tivù e lascia Letta in brache di tela.

(il Fatto Quotidiano, 9 agosto 2022)

 

                                                                Calenda, er magnete

 

Confindustria e la Ferrari

furon i primi scenari.

Per il suo politichese

Montezemolo lo prese

 

nel team di Italia futura.

Per la sua grande bravura

fu con Monti, il bocconiano

a quel tempo un Draghi nano,

 

poi finito in fallimento.

Ma chi è mai questo portento?

Chi è quest’uomo da leggenda?

È il Petit Macron Calenda!

 

Un che giunto all’apogeo

nel governo di Matteo

coi tapini del Pd,

meditò poi disse: “Sì,

 

ne divento tesserato

e lo porterò al primato!”

Il partito lo snobbò

e Calenda si incazzò.

 

“Se nessun mi tiene in conto

ad andarmene son pronto”.

Si aspettava una sommossa:

“Finiremo nella fossa!”

 

“Se Calenda se ne va

il Pd che fin farà?”

“Non lasciarci, porca zozza!”

Ma nessun piange o singhiozza,

 

nessun muove un sopracciglio,

qualchedun fa uno sbadiglio

e Calenda restò lì.

Dopo un po’ lo si sentì:

 

“Voglio entrare in Direzione

per far la rivoluzione!”

Ma il partito, che follia,

fece entrare la Madia.

 

“Direzione? È un harakiri!”

sentenziò fuori di giri,

il partito abbandonò

ed Azione si inventò.

 

Arrivato terzo a Roma

del poter sentì l’aroma

aumentando il super ego:

“Sono er mejo, tutti frego!”

 

Il governo Draghi cade

e per non finire all’Ade

Letta ahimè si fa stratega

per ampliare la congrega

 

e fa un patto con Calenda

che di Draghi vuol l’agenda

con più spesa militare,

Nato e Ucraina sull’altare,

 

via le leggi a 5 stelle,

stop ai rossi come ancelle

all’ambiente tanti spregi

ed un mucchio di collegi

 

nel settor maggioritario.

Letta sale il suo Calvario

raggiungendo il paradiso

col bacin di Giuda in viso.

 

Col suo predicar da prete

di Calenda fa un magnete

per il voto alle elezioni.

“Ne conquisterà milioni

 

che da destra arriveranno!”

Da sinistra scapperanno?

Pronto Letta fa la finta

che anche rossa sia la tinta

 

ingaggiando Fratoianni.

“Caro Enrico, tu mi inganni

con la tua trovata orrenda!”

in tivù dice Calenda

 

che saluta e se ne va.

Forse Letta capirà

ch’è il Petit Macron che ciancia

solo un Renzi con più pancia

 

quando un giorno la Meloni

con Salvini e Berlusconi

brinderanno nel Palazzo

fra un A noi!, un frizzo e un lazzo.

 

 

 

 

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