Son Cateno e mi scateno

Eletto e arrestato, il record di De Luca.
(la Repubblica, 9 novembre 2017)
Sicilia, l’impresentabile da record: eletto e arrestato.
(il Fatto Quotidiano, 9 novembre 2017)
L’Alì babà dei Peloritani se la ride. Già lo sapevo che finivo in manette.
(ibidem)
De Luca prescritto: “Farò il consigliere.
Caos. L’esponente Udc si salva dall’abuso di ufficio, ma è ai domiciliari per evasione fiscale.
(il Fatto Quotidiano, 11 novembre 2017)

Son Cateno e mi scateno

Di De Luca qui si parla,
sicilian che con la ciarla
va veloce come un treno.
All’anagrafe Cateno,

nacque un dì a Fiumedinisi,
il miglior dei paradisi
in provincia di Messina.
Il campion di parlantina

oggi è recordman mondiale:
a due giorni dal trionfale
suo ritorno in Assemblea
da Udc con la livrea

grazie al voto dei compari,
se ne va ai domiciliari
di fiscal frode accusato
da un maligno magistrato.

Trucchi, scatole cinesi
con contabili cosmesi
e fiscali rompicapi
fatti a nom della Fenapi,

sindacato imprenditori
del qual fu fra i promotori,
son le cause dell’accusa.
La materia è alquanto astrusa

e Cateno si difende:
“No, Scateno non si arrende!
Finirà come in passato:
innocente ed illibato!”

va gridando dal salotto
e il caffè del galeotto
offre in casalingo look
ai sodali di Facebook.

Ma par illibato labile
e non tanto presentabile
se con perfida efficacia
“criminale in pervicacia

ed assai spregiudicato”
lo racconta il magistrato.
Ha un curriculum perfetto,
tante volte è stato eletto

da politico in ascesa.
Sindaco a Santa Teresa,
sindaco a Fiumedinisi,
il campione dei narcisi

fu pur candidato Ue,
ma senza successo ahimè,
consigliere comunale,
deputato regionale.

Mitica l’apparizione
di Cateno alla Regione:
torso nudo ed aria fiera,
con la sicula bandiera

impiegata a mo’ di tenda
a coprire le pudenda,
Bibbia nella mano manca
mentre con la destra abbranca

un Pinocchio colorato.
Più partiti ha frequentato
questo istrione Robin hood:
capogruppo in Forza Sud,

sicula Rivoluzione,
partitin di sua invenzione
ed infin Sicilia vera,
nata sotto la bandiera

dei suprem valor cristiani
per il ben dei siciliani.
Siciliana autonomia
è il suo libro in libreria,

scritto nel duemilaotto.
Questo siculo picciotto,
accanito autonomista
ed istrione trasformista,

che in Regione è ritornato
in Sicilia è ahimè sprecato.
Nell’agone nazionale
questo attore eccezionale

per la sua gestualità
ed il facile bla bla
dir potrebbe in un baleno:
“Caro Renzi, stai sereno!”

blog MicroMega, 17 novembre 2017

Il mariuolo di Priolo

Impresentabili, l’Antimafia va in Sicilia. Troppi dubbi sulle liste per le elezioni del 5 novembre: una ventina di candidati ai raggi X della Commissione.
(la Repubblica, 8 ottobre 2017)
“Scendo in campo malgrado i miei quattro processi. Per la legge sono a posto”. Per Antonello Rizza (Forza Italia), sindaco di Priolo, 22 capi di imputazione: “Non ho alcun disagio”.
(ibidem)
Sindaco-recordman di imputazioni arrestato a Priolo. Forza Italia. Nello Rizza è candidato alle regionali per Musumeci che lo scarica: “Gli abbiamo impedito di correre con la nostra civica”.
(il Fatto Quotidiano, 15 ottobre 2017)

Il mariuolo di Priolo

Elezioni siciliane,
candidati buone lane
alla sicula Assemblea.
Caso strano, c’è l’idea

che non tutti sian perfetti
come candidi angioletti,
senza almeno una quisquilia.
L’Antimafia va in Sicilia

e il controllo delle liste
scoprirà cose mai viste,
con la Bindi trasformata
in Erinni assatanata.

Molti sono gli aspiranti
con problemi, pochi o tanti,
che riguardan la Giustizia.
Uno è quel che fa notizia:

ventidue le imputazioni
per reati da birboni,
nonché ben quattro processi,
lenti, quasi in catalessi.

Falso, concussion tentata,
truffa semplice e aggravata,
tentativo di estorsione,
peculato, corruzione

ed ancor d’ufficio abuso
e ogni tipo di sopruso
prediletto dalla casta,
dalla turbativa d’asta

all’intralcio alla Giustizia
e alla frode in edilizia.
Candidato all’Assemblea,
del Berlusca ha la livrea

e fa il sindaco a Priolo.
Dice: “Non sono un mariuolo.
Pur con tante imputazioni,
molte più di Berlusconi,

nonché ben quattro processi
che vi lasciano perplessi,
nessun mai mi ha condannato,
sono puro ed illibato!

Lo conferma la fedina,
candida e adamantina”.
Il suo nom? Rizza Antonello.
Pochi giorni e viene il bello:

questo sindaco è arrestato
da un feroce magistrato
con tre gravi imputazioni
sulle comunal gestioni

a favor dei suoi compari
e starà ai domiciliari.
Questo sindaco perfetto
fu dai cittadini eletto

col settanta e più per cento.
La moral sull’elemento?
A novembre Nello Rizza
i rivali polverizza!

blog MicroMega, 20 ottobre 2017

Viva gli sposi

Laboratorio Sicilia: Alfano col Pd, la sinistra va da sola.
(il Fatto Quotidiano, 24 agosto 2017)
Alfano alleato del Pd, l’alt di Mdp. “Con lui seppellito il centro sinistra”.
(la Repubblica, 25 agosto 2017)
Pisapia si smarca: “In Sicilia serve unità!”
(ibidem)
Pisalfano.
(il Fatto Quotidiano, 27 agosto 2017)
Bersaniani irritati. “A settembre serve un chiarimento”.
S’era presentato con lo slogan “Mai con Alfano”, ora Pisapia sponsorizza a Palermo l’accordo coi centristi.
(idem)

Viva gli sposi

Non lo ferma il caldo estremo
di Caronte, Polifemo,
di Lucifero e Vulcano,
Senzaquid Angelo Alfano

sta pensando al suo futuro,
lingua in bocca col figuro
Renzi che tre mesi fa
lo scioccò con l’altolà

sulla legge elettorale
con un far molto brutale:
“Se, ministro più e più volte,
non ha schiere così folte

da saltar lo sbarramento
vuol dir che non è un portento,
non ne dia la colpa a me!”
Passa il tempo e sai com’è…

Renzi ha l’incubo Sicilia
che del voto è alla vigilia:
rischia di arrivare terzo
e sarebbe un brutto scherzo

per chi sogna di tornare
nel Palazzo a comandare.
Angelino dal suo canto
ha un gran male al culo in quanto

gli ha assestato il Cavaliere
un gran calcio nel sedere,
ché Salvini e la Meloni
non lo voglion tra i coglioni.

Quindi Renzi e il prode Alfano,
grazie al voto siciliano
messe insiem le debolezze,
rifaranno le schifezze

che hanno fatto fino a qui
i governi del Pd,
Gentiloni, Renzi e Letta.
Ma di peggio ancor ci aspetta

per i patti concordati:
il vederli coalizzati
nel governo a larghe intese
da far con il vecchio arnese

Berlusconi, ritornato
il caimano del passato.
Mentre l’elettore smamma
attua Renzi il suo programma:

il Pd diventa destra
con Minniti per balestra
per far fuori le Ong
con un gran coro di Sì.

A sinistra sei partiti
ogni dì più disuniti,
ognun va per la sua strada
e alle sue poltrone bada.

La Sinistra come tale
è un miraggio celestiale
che non si concreterà
nemmen nell’eternità.

Mentre il mite Pisapia,
che con estro e fantasia
si propon di federarla,
poco fa ma tanto ciarla.

“Mite son, ma molto accorto,
con Alfano neanche morto!”
disse pochi mesi fa.
Oggi, invece, eccolo qua

a rinfoderare il brando
in accordo con Orlando:
“Con Alfano governiamo,
almen ce lo ricordiamo?”

Un buffetto dà a Speranza,
con Bersani si fidanza,
finge a Alfano un’occhiataccia,
e a Matteo apre le braccia

e lo stringe forte al cuore.
Par più che un federatore
un prevosto col breviario
che ci guida sul Calvario.

blog MicroMega, 29 agosto 2017

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