Presto e bene raro avviene

Forrest Renzi.
(il Fatto Quotidiano, 2 aprile 2014)
Renzi in Vaticano, il Papa scherza coi figli.
(la Repubblica, 5 aprile 2014)

Presto e bene raro avviene

“Corriamo perché è lenta la ripresa!”
“Corriam perché è il Paese che lo chiede!”
“Corriam perché finisca infin l’attesa
della riforme cui nessuno crede!”

“Fermarci non possiam, passo di corsa!”
Son gli inviti del turbo ragazzotto
il qual si crede l’ultima risorsa
di un Paese piuttosto malridotto.

Con l’occhio all’orologio il fiorentino,
che crede di far bene e invece nuoce,
frenetico, fulmineo repentino
si affretta, scatta, schizza, va veloce.

Corre mattino, pomeriggio e sera,
corre di notte, all’alba ed al tramonto,
corre col sol, la pioggia e la bufera,
corre, guarda l’iPad e dice pronto.

Corre per far la legge elettorale,
corre per inciuciare con Verdini,
corre in aiuto a Silvio, il criminale,
corre in Italia ed oltre i suoi confini.

Corre per fare fuori i senatori,
corre da Ban Ki-moon per i marò,
corre per fottere i lavoratori,
corre per dire: “Le province? No!”

Corre a pagar l’affitto da Carrai,
corre alla Ue per ingannar Barroso,
corre con l’auto Smart e col tranvai,
corre da Grasso, troppo bellicoso.

Corre e da Schultz fa il finto socialista,
corre a parlar del libro di D’Alema,
corre da Angie e quasi la conquista,
corre a Bruxelles e già l’Europa trema.

Corre da Blair, il top dei suoi modelli,
corre dagli scolari canterini,
corre par fare il culo a Cottarelli,
corre coi taxi e con i motorini.

Corre per gli F 35 in meno,
corre par l’asta delle auto blu,
corre con l’aeroplano e con il treno,
corre per gli F 35 in più.

A Pontassieve corre per la messa,
corre a Firenze per la Fiorentina,
corre per mantenere la promessa
di ottanta euro a chi sta già in rovina.

Corre qua e là per aumentare il Pil
corre per far la Comunione santa,
corre per insegnar cos’è il new deal,
corre a Parigi dove Hollande incanta.

Corre sul Colle da Napolitano,
corre per esentare dalla Tasi
tutti gli immobili del Vaticano,
corre per superar la lunga stasi.

Corre per finanziar le scuole ai preti,
per cambiar verso alla Costituzione
dai troppi articoli ormai obsoleti,
corre da Rodotà e gli dà un ceffone.

Accompagnato da figli e consorte,
a Santa Marta corre da Bergoglio
e, nel veder le tante cose storte,
dicendo: “Stai seren!” gli frega il soglio.

Corre da Enrico Letta e lo pugnala
come il più ignobile dei maramaldi,
in bicicletta corre, anzi pedala,
corre a Lancaster House per Garibaldi.

Corre alla City per gli investimenti,
corre per rottamare i sindacati,
corre per pagar meno i dirigenti,
corre in aiuto dei disoccupati.

Corre per il doman dei nostri figli,
corre par far cazziate agli industriali,
corre da Obama e gli dà consigli
in cambio dei suoi immensi capitali.

Corre da Farinetti e si fa ricco,
corre a Londra dagli italian stilisti,
per fare il figo corre da Baricco,
corre ovunque qualcuno lo intervisti.

“Chi si ferma è perduto!” disse un dì
il precursor di Silvio Berlusconi,
ma se noi non fermiamo questo qui
siamo proprio una banda di coglioni!

blog MicroMega, 8 aprile 2014

Vecchia storia: tanta boria non dà gloria

Spunta bonus in busta paga. L’ipotesi di una nuova misura al posto dei tagli Irpef.
(la Repubblica, 24 marzo 2014)
80 euro a rate. Una tantum nel 2014. I soldi veri solo dopo Cottarelli.
(il Fatto Quotidiano, 25 marzo 2014)
“La lotta all’evasione non si fa perché costa 10 milioni di voti”.
(il Fatto Quotidiano, 27 marzo 2014)
Anche Napolitano boccia la spending di Cottarelli.
(ibidem)
210 veicoli in arrivo. Polemica del Movimento Cinque Stelle
“Mentre si svendono le auto vecchie se ne acquistano di nuove per 23 milioni”.
(ibidem)
Sull’omofobia il ministero sceglie la linea di Bagnasco.
(ibidem)
Gli F 35 non si toccano: Obama e Napolitano mettono in riga Renzi.
(il Fatto Quotidiano, 28 marzo 2014)
“Riforme pericolose”, il premier bocciato sulla Costituzione.
(ibidem)
Lavoro. Epifani guida la rivolta: “La legge non passerà”. Ma il premier è pronto a fare delle concessioni.
(la Repubblica, 29 marzo 2014)
“Generale, stai sereno” il cacciabombardiere arriva.
(il Fatto Quotidiano, 29 marzo 2014)

Vecchia storia: tanta boria non dà gloria

Par proprio che il toscan quaraquaquà
dopo tante parole entusiasmanti
nell’affrontare l’ostica realtà
faccia tre passi indietro ed uno avanti.

 

Intanto, al primo inciucio col caimano,
per il qual si sentì parecchio scaltro,
con un crescendo quasi rossiniano
ne stan seguendo tanti, un dopo l’altro.

Un giorno c’è Brunetta a far casino,
un altro c’è Verdini a far bordello,
nel terzo è Toti a fare il birichino,
nel quarto qualche donna fa un macello.

E mentre Forza Italia va in rovina
ed il caimano perde il suo potere,
sempre di più il fiorentin si inchina
nell’obbedienza a chi fu Cavaliere.

Pare il Pd del tutto ormai plagiato
da Renzi nel seguir ogni sua mossa,
al punto che gli inciuci del passato
or sembrano rivoluzione rossa.

Cottarelli partì con entusiasmo
per risparmiare trentadue miliardi,
ma dopo un primo assai fugace orgasmo
si vanno allontanando i suoi traguardi.

Renzi lo tiene chiuso nel Palazzo
per controllare meglio quel che fa
e l’uomo al Quirinal, senza imbarazzo,
gli ha dato l’altro giorno l’altolà.

Il Jobs Act è una specie di Fornero
che piace tanto a Squinzi ed a Sacconi:
recandoti al lavoro pensi: spero…
e alla sera sei fuori dai coglioni.

Continuamente di equità si ciarla,
mettendola in programma per domani,
ma di caccia agli evasori non si parla
per non fare paura agli italiani.

Per gli F 35 e la Difesa
si spendono montagne di quattrini,
quando sarebbe meglio, senza offesa,
usarle per gli asili dei bambini.

Nei giorni pari vendon le auto blu
con aste molto ben reclamizzate,
nei dispari ne comprano di più
con gare pubbliche, ma camuffate.

La pioggia di quattrin per fine maggio
sembra l’Imu di Saccomanni e Letta:
le coperture son solo un miraggio
e la burocrazia non corre in fretta

per trovare come pagar l’importo.
Fino a quando il Senato non si cambia
l’Italicum sta sul binario morto
e non serve nemmeno per lo Zambia.

Un premier un po’ troppo intraprendente
a un Parlamento delegittimato
da un’elezione che non vale niente
l’autorità costituente ha dato,

mancando di rispetto alla morale
e con l’aiuto di Napolitano,
una “roccia” abusiva al Quirinale.
Poi tutti quanti insieme metton mano

ad una povera Costituzione
non meritevole di tanto affronto,
mentre tace la pubblica opinione.
Si aggiungan poi, ad aggravare il conto,

conflitti di interessi, omofobia
e l’esenzion dei preti dalle tasse
che continua la trista compagnia
a propinare alle silenti masse.

Che sia un bravo politico il toscano
non si direbbe proprio a prima vista
e in una gara il malfattor caimano
gli darebbe due o tre giri di pista.

blog MicroMega, 31 marzo 2014

Parole, parole, parole

Fisco e lavoro, la frustata di Renzi. “Mille euro all’anno a 10 milioni di italiani”.
Giù l’Irap, ma aumentano le tasse sulle rendite.
(la Repubblica, 13 marzo 2014)
Sì all’Italicum. Il premier: via il Senato o lascio la politica.
(ibidem)
Auto blu vendesi, tetto alle paghe dei manager.
(ibidem)
One-man show di Renzi fra slide, battute e pesciolini. “Venghino, siori, venghino”.
(ibidem)
“Nel Jobs Act ci sarà il salario minimo”.
(ibidem)
Via al rilancio degli alloggi popolari, 10 mila interventi di edilizia scolastica.
(ibidem)

Parole, parole, parole

La conferenza stampa del toscano
nella veste di televenditore
surclassa la presenza del caimano
a Porta a porta con l’adulatore.

Non più la scrivania e la carta in bollo,
non più il notaio Vespa deferente,
ma sempre ugual lo spettatore pollo
che crede a quel che dice un presidente.

Vent’anni fa promise Berlusconi
un milione di posti di lavoro,
di aumentare agli anziani le pensioni
per ridar loro dignità e decoro,

di tagliare le tasse agli italiani,
di estirpare la criminalità,
di far sì che l’ambiente in un domani
tornasse di eccellente qualità.

E aggiunse: “Se fallisco, me ne vado!”,
per vent’anni facendo marameo.
Adesso pensa a offrirci l’Eldorado
l’erede del caiman, Renzi Matteo.

Con la mano un po’ in tasca e un po’sul cuore,
come sempre vestito da fighetto,
par voglia uscire dal televisore
per far sui credulon maggiore effetto.

Ad ogni slide illustra il suo messaggio
con la passion di un ottimo mercante:
“Incredibile, storico passaggio!”
“Rivoluzion davvero impressionante!”

“Ecco tutti i prodigi che farò.
Per chi a fatica arriva a fine mese
mille euro all’anno l’Irpef calerò.
Ridurrò l’Irap che pagano le imprese.

Taglierò gli stipendi ai dirigenti.
Finanzierò le case popolari,
il restauro di scuole fatiscenti
e l’acquisto di nuovi macchinari.

Abolirò province e sedi Rai.
Razionalizzerò i carabinieri.
Metterò fine dell’ambiente ai guai.
Pagherò tutti i debiti di ieri.

Darò un taglio alle pensioni d’oro.
Farò un fondo per i ricercatori
con centomila posti di lavoro.
Moltissime auto blu farò far fuori.

Garantirò il credito alle imprese
e pagheranno meno l’energia.
Le cinque polizie del Belpaese
riformerò per fare economia.

Aumenterò le tasse ai ricchi abbienti
sulla speculazione finanziaria.
Il Cnel abolirò con altri enti.
Riordinerò la spesa sanitaria.

Con l’assegno di disoccupazione
ed un salario garantito a tutti
il mio Jobs Act sarà la soluzione
che al lavoro darà ottimi frutti.

I quattrini? Non vedo alcun problema,
non c’è un euro ma presto arriveranno.
Il deficit aumentare è un buon sistema,
pur se alla Ue ce lo contesteranno.

Dalla spending review verran miliardi,
dall’inferiore spread ne verran altri
e dalla Svizzera, senza ritardi,
quelli verran degli evasori scaltri.

Quanto all’abolizione del Senato,
in soli cento giorni sparirà
e poi rinascerà, più a buon mercato,
senza i trecento attual quaraquaquà”.

“Presidente, ci sono dei decreti,
dei disegni di legge del governo?
Sicuro che non ci saranno veti
o dall’Europa o da un nemico interno?

Siamo certi non sian solo parole,
promesse, fantasie, libri dei sogni,
illusion, favole, novelle, fole?
Per vent’anni ne abbiam sentite d’ogni!”

“Ho espresso solo a mezzo il mio pensiero
dicendo: “Venghino, Signori, venghino!”
Vi dico l’altro mezzo e son sincero:
“Si prendino il bidone e se lo tenghino!”

blog MicroMega, 18 marzo 2014

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