Mala tempora…

Il doppio volto di B.
(il Fatto Quotidiano, 13 giugno 2023)
Gli onori di Stato e i cori degli ultrà. In piazza i mondi di Berlusconi.
(la Repubblica, 14 giugno 2023)
Azienda, Stato, calcio e famiglia: l’ultimo Silvio Show è in Duomo.
(il Fatto Quotidiano, 14 giugno 2023)

Mala tempora…

Un Padre della Patria se n’è andato.
“Nazional lutto e funeral di Stato
per Silvio Berlusconi!” lo ha deciso
la Meloni con lacrima sul viso.

Parterre de rois, nel Duomo, di potenza,
d’impunità, di affari e connivenza.
Ex mogli ed ex compagne, mogli finte,
spiriti di zie suore ormai estinte,

figlie, figli, nipoti, nipotini,
cantanti, attori, senator, lecchini,
emiri ed ungheresi sovranisti,
evasori fiscali, giornalisti,

Verdini, sebben ai domiciliari,
sodali della mafia negli affari,
vecchie glorie della televisione,
vippame, giocatori di pallone,

ministri ed ex premier, vecchie baldracche,
deputati, ex veline, mezze tacche,
badanti, allenatori, il Berluschino,
reggenti Capitan di San Marino,

sindaci con le fasce tricolori,
presentatori, ultras, ambasciatori.
Nessun ricorda il vero Berlusconi.
A tutti meno tasse e più condoni.

La villa San Martino che fu estorta
all’orfanella figlia della morta.
Gli infiniti conflitti di interessi.
Le sentenze comprate nei processi.

I quattrini ottenuti dai mafiosi.
L’ausilio di stallieri misteriosi.
Leggi vergogna in grande quantità
per dare alla Giustizia l’altolà.

Il salva ladri, quel decreto che
ha tolto dalle celle i suoi lacchè.
“Benito Mussolini sull’altare!”
Il motto: “La patonza ha da girare!”

Gian Paolo Tarantini, suo lenone.
La D’Addario di Putin sul lettone.
Di Mubarak la giovane nipote.
Le olgettine fornite di una dote.

Leggi preziose sul falso in bilancio
che han dato ai corruttori grande slancio.
Le astute leggi sulla prescrizione
per mandar la Giustizia nel pallone.

I biechi giornalisti licenziati.
I senator felloni comperati.
I due lodi, di Alfano e di Schifani
per fare i suoi processi più lontani.

La condanna per evasion fiscale
e la P2 con tessera ufficiale.
Del cardinal Delpini l’omelia
ne fa una birichina biografia

da quasi degno di benemerenze.
In realtà ha distrutto le coscienze
e le coscienze da ricostruire
voglion buoni maestri e un avvenire.

Morti i maestri, l’avvenire è oscuro
poiché di Giorgia il regime è duro
e del Pd l’opposizion fa schifo
non meritando proprio nessun tifo.

La morale sul lutto nazionale
e la funzion solenne in cattedrale?
Più che le esequie d’un pregiudicato
furono il funerale dello Stato.

Carlo Cornaglia

18 giugno 2023

Ha da passà ‘a nuttata

Ha da passà ‘a nuttata

I sondaggi son sempre più impietosi:
ci sorbiremo smisurate dosi
di Giorgia tutta Dio, Patria, Famiglia
ed altra luccicante paccottiglia.

Le abbiam provate tutte. Il Cavaliere
che agli anziani promette le dentiere,
si fa le leggi sul falso in bilancio
ed alla corruzion dà grande slancio,

difende i sui conflitti di interessi,
manda a vuoto decine di processi.
Ingaggia gli stallieri misteriosi,
fa affari coi quattrini dei mafiosi,

si fa vagoni di leggi vergogna,
i giornalisti scomodi sbologna
e poi, cacciato a calci nel sedere,
va a un passo dalle italiche galere.

Abbiam sentito Renzi il parolaio
fare promesse come un marinaio:
una riforma al mese innanzi tutto,
un Job’s Act col lavoro come frutto,

l’altolà ai conflitti di interessi,
la fine dei lunghissimi processi.
Tanti quattrini per la scuola buona
e per la sanità che non funziona,

lo ius soli per tutti i forestieri
e per i bimbi bianchi, gialli e neri.
Più attenzione per ogni cittadino
e per chi ha fame pastasciutta, vino

e bistecche che pesano sei etti
con l’aiuto di Oscar Farinetti.
Con il Senato delle autonomie
tenta la massima delle follie.

Quel Senato diventa il suo Calvario
e il Bomba se ne va dimissionario.
Dopo il Berlusca e Renzi un altro guaio,
abbiamo avuto Conte e il salvi-maio,

un’ammucchiata Lega-Cinque stelle
e la più grande delle marachelle:
l’anticipo dell’infuocato inferno
con Salvini ministro dell’Interno

che spara i suoi decreti sicurezza
e chiude i porti con brutal bassezza.
Null’altro ha fatto il bufalaro verde,
il furbacchion che vince pur se perde,

il baciapile, Capitan Mojito
che governa calzando le infradito.
Alla fin col discorso del Papeete
si è segnato una tragica autorete.

Per ultimo abbiam visto Mario Draghi,
l’uom che cammina sopra mari e laghi,
governa per il bene dei padroni,
e per dare a Zelinsky più cannoni,

guerrafondaio al massimo livello
e degli Usa fedele damigello.
Ma pur se dai giornal molto esaltati
anche i migliori vengono cacciati.

Dopo avere provato tutto questo,
Silvio, Salvini, Renzi, Draghi e il resto
che paura può farci la Meloni
con il suo team di vecchi fascistoni

che invoca ancora Dio, Patria, Famiglia?
Giorgia arriva? Un battito di ciglia
ed aspettiam che l’uragano passi
con l’arrivo di nuovi satanassi.

24 settembre 2022

Il trio sciagura

La corsa della Meloni (e la rincorsa dei due).
(il Fatto Quotidiano, 28 agosto 2022)
Salvini. Il leghista “copia” l’agenda della leader però crolla nei sondaggi.
(ibidem)
Berlusconi. Il manuale ai candidati. “Non parlate mai di Giorgia premier”.
(ibidem)

Il trio Sciagura

Il trio Sciagura con Giorgia Meloni,
Matteo Salvini e Silvio Berlusconi
si appresta a governare il Belpaese
con le elezion che si terran fra un mese.

Tutti i sondaggi son molto impietosi
e i dem soltanto, falsi speranzosi,
fan finta di aspettarsi la vittoria
fra una baruffa e una giaculatoria.

La Meloni si vede già premier
e avverte Mattarella: “Presidé,
non è che poi se vinco tu mi freghi
e per palazzo Chigi un altro impieghi…”

Degli alleati non si può fidare
con Salvini già pronto a tentennare:
“Prima si voti e dopo Mattarella
ci sfornerà la sua miglior ciambella!”

Nel frattempo in campagna elettorale
insegue Giorgia come una rivale:
lei parla nelle Marche e corre in Puglia?
In Puglia e nella Marche lui farfuglia.

Lei va in Sicilia a fare i suoi sermoni?
Matteo la segue per le sue concioni.
Pur sui social si appropria dei suoi temi:
gli stessi quotidian mini problemi,

la stazione che è piena di immigrati,
la vergogna dei cani abbandonati
e i giovani che sniffan cocaina.
Nei sondaggi Salvini sta in cantina

ma si illude che Forza Italia e Lega
prendano un voto più della collega
e dopo si vedrà cosa succede
e chi sarà di Super Mario erede.

Per l’altro socio Silvio Berlusconi
non sembran susseguirsi le stagioni.
È già un quarto di secolo passato
ma per il Cavalier nulla è cambiato:

ai pensionati gratis le dentiere,
nei tribunal divise le carriere,
per la Sicilia il Ponte sullo Stretto,
agli evasori il solito buffetto,

men tasse da pagar per tutti quanti
e organizzare più cene eleganti.
A chi si candida vien consegnato
Il manual del bravo candidato:

dress code, gestualità, sguardo, postura,
per denti e ascelle diligente cura,
mai dir che la Meloni andrà al potere,
i trionfi lodar del Cavaliere

e sempre dir che la vittoria in vista
arriva perché Silvio è sceso in pista.
“Cara Giorgia, son questi gli alleati
coi qual goder dei buoni risultati.

Ma ricorda: sei fuori dal sistema
per il quale pertanto sei un problema.
Il traguardo non è arrivare al top
ma l’evitare lo scontato stop.

L’ombra di Draghi ti accompagnerà
e la melassa ti imprigionerà.
Quando qualcuno arriverà col cappio
con fiamma tricolor fuggi a Predappio”.

Top