Benvenuti al Colle!

Quirimediaset.
(il Fatto Quotidiano, 7 settembre 2013)
Trattativa tra Colle e Silvio: grazia contro dimissioni? Napolitano aperto alla cancellazione anche delle pene accessorie, ma B. aspetta, vuole restare senatore. Ieri Confalonieri al Colle.
(ibidem)
In processione a salvare Silvio, ma lui non si fida.
(il Fatto Quotidiano, 8 settembre 2013)
Da Amici alle marmotte, la fila al Colle.
(ibidem)

Benvenuti al Colle!

Dal dì in cui la Cassazione
condannò quel mascalzone
son saliti al Quirinale,
in aiuto al criminale,

personaggi di ogni sorta
e di Giorgio Re la porta
con gran discrezion si aprì:
“Prego, avanti, sono qui!”

Chi la grazia andò a impetrare,
chi andò al Colle a raccontare
quanto è bravo il piduista,
per la santità già in lista.

Primi a andar furon Brunetta
e Schifani: “Ci dia retta:
o la grazia al malandrino
o succede un gran casino!”

Poi è salito, very speed,
Angelino Senzaquid
nelle vesti di colomba
che con sé porta una bomba.

Salì al Colle lo zio Gianni
nei tradizionali panni
dell’intrallazzon felpato.
Pur Confalonieri è andato:

“Il colpevole son io,
tocca a me pagare il fio!”
C’è qualcuno che assicura
che andò la controfigura,

il fratello Berluschino,
che da quando era bambino
al suo posto fa il bandito,
per lasciar Silvio pulito.

E Violante? Non andò,
però gli telefonò:
“Giorgio, stai pure tranquillo,
ho già pronto il mio cavillo!”

Par che a breve saliranno
in difesa del tiranno
le Olgettine, in tricolore,
qualche suo passato amore,

la D’Addario e la Began,
Tarantini il suo ruffian,
Balotelli con Marina,
Provenzano con Riina,

Mubarak con la nipote,
Apicella con le note
della celestial chitarra,
Santanché con scimitarra

e Francesca con Dudù.
Par che Giorgio Re lassù
offra il suo grande conforto:
“Alla calma tutti esorto.

Io, da saggio Presidente,
non ci posso fare niente,
ma c’è gente che lavora
per mandare alla malora

con il Codice Penale
la Giustizia e la Morale.
Con due o tre azzeccagarbugli
mai più venticinque lugli!”

Fu così che il malfattore
restò a fare il senatore
ed Esposito in galera
terminò la sua carriera.

blog MicroMega, 23 settembre 2013

L’ircocervo NapoLetta

Il Colle chiede lo stop allo scontro in Giunta.
(la Repubblica, 11 settembre 2013)
Napolitano monita e il Pd si ammoscia.
(il Fatto Quotidiano, 11 settembre 2013)
La Giunta allungabile temporeggia su Silvio.
(ibidem)
Napolitano chiede unità. Il Pd si adegua e salva B.
(ibidem)
Stop di Letta a un altro governo. “Escludo accordi al ribasso, non accetterò appoggi esterni”.
(la Repubblica, 12 settembre 2013)
Giorgio e Silvio, trattativa continua. Alfano: “Ma il Capo non si dimette”.
(il Fatto Quotidiano, 12 settembre 2013)

L’ircocervo NapoLetta

Ogni dubbio è confermato:
il Pd che, a tutto fiato,
va da tempo dichiarando:
“Il caiman mettiamo al bando!”,

è un partito sotto scacco
pronto ad un novello smacco.
Sulla Giunta, ormai convinta
di bocciare Testatinta

al Giudizio Universale,
piove l’alt del Quirinale
con la pubblica avvertenza:
“Nazionale convivenza,

altrimenti tutto è a rischio!”
Come un cane ligio al fischio
del padrone cui ubbidisce,
il Pd giù si appiattisce

del comando nell’attesa.
La telefonata è tesa,
con un cazziatone raro
al duo Zanda Finocchiaro,

finti falchi del Pd:
“State a cuccia, fermi lì!
Se attaccate il Pdl,
ne vedremo delle belle:

dirò che il vostro partito
con un vil sconcio ha tradito
quell’accordo grazie al quale
son tornato al Quirinale,

per salvar, non la Nazione,
ma il furfante capellone”.
Con il far dei sacrestani
anche Letta ad Epifani

sotto voce suggerì:
“Aspettiamo pochi dì,
cosicché la decadenza
sia più dolce a Sua Innocenza!”

E lì tutto si è fermato.
Lo zio Gianni ne ha informato
il birbon che con la tromba
intonò Vola colomba!

Qualche giorno e si riparte
con il Colle a dar le carte
ai compari giocatori:
per sé tiene i sette e gli ori.

L’ircocervo NapoLetta
nell’usar questa ricetta
è testardo come un mulo
e ci prende per i culo.

blog MicroMega, 13 settembre 2013

Nonno coraggio

Rischio crisi, l’altolà di Napolitano. “Confido in Berlusconi”.
(la Repubblica, 8 settembre 2013)
Il Pdl: grazia totale o rompiamo.
(ibidem)
“Dell’Utri garante fra Berlusconi e i boss”.
Le motivazioni della condanna a sette anni: il Cavaliere pagò la mafia fino al 92.
(ibidem)
Berlusconi va alla guerra. Il Colle prova a fermarlo.
(il Fatto Quotidiano, 8 settembre 2013)
“B. pagava Cosa Nostra”. 40 anni fa il patto con i boss, Dell’Utri l’intermediario.
(ibidem)

Nonno coraggio

“Presidente, vuol capirla
che ora è tempo di finirla
questa storia indecorosa
di chi con aria mafiosa

tutti i giorni la ricatta?
Presidente, ancora tratta
questo fior di criminale
come un essere nomale?

Lei che guida la Giustizia
non ha visto che delizia
la sentenza su Marcello,
favoreggiator modello

della mafia siciliana?
Sembra cosa molto strana
che Lei, nonostante tutto,
tratti con un farabutto

che già quarant’anni fa
con gran generosità
i mafiosi finanziava
con Dell’Utri che mediava.

E da quel brillante inizio
Silvio prese il brutto vizio
di non rispettar la legge,
nera pecora del gregge,

sempre e ovunque malfattore.
Lei concesse a quel signore,
lungo tutto il suo mandato,
un percorso costellato

di affettuosi salvataggi,
di sapienti pilotaggi,
di un tot di complicità
grazie a firme in libertà,

di altolà utili assai
per tener lontani i guai,
di cazziate ai suoi avversari
e di udienze ai suoi compari,

nel suo ruolo notarile.
Tutto fatto con lo stile
del politico di vaglia
che par equo pur se sbaglia.

Ma ora basta, Presidente:
se il caimano è un delinquente,
stop a ignobili sofismi,
a tortuosi equilibrismi,

a bugie pro veritate
e a legal fanfaronate!
Basta fare i cagasotto
per timor di un galeotto!

Avrà letto la sentenza
ed allora con coscienza
pensi ai poveri italiani,
non a Letta e al suo domani.

Non dia retta a quei ricatti
e alla gang di mentecatti
che non pensano al padrone,
ma soltanto alle poltrone.

Siamo pien di Scilipoti
disponibili coi voti
a ogni tipo di governo:
larghe intese, appoggio esterno,

bis di Letta, mix di merda.
L’occasione non si perda
di por fine al brigantaggio.
Presidente, su, coraggio!”

blog MicroMega, 10 settembre 2013

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