Pd, Partito defunto

La “Speranza” di Berlusconi: un Pd garantista.
(il Fatto Quotidiano, 9 luglio 2013)
Berlusconi, subito la sentenza. Mediaset, la Cassazione decide il 30 luglio. Insorge il Pdl.
(la Repubblica, 10 luglio 2013)
La sentenza: B. pronto a tutto.
(il Fatto Quotidiano, 10 luglio 2013)
Il Pd si spacca sullo stop ai lavori. No dei renziani: “Un suicidio”. Epifani al Pdl: basta tirare la corda.
(la Repubblica, 11 luglio 2013)
Bindi: “Un errore assecondare l’eversione. Io non ho votato perché così moriamo”.
(ibidem)
Il Pd si cala le brache. “Ma solo per un giorno”.
(il Fatto Quotidiano, 11 luglio 2013)
Processo Berlusconi, scontro nel Pd.
(la Repubblica, 12 luglio 2013)
I militanti processano i vertici del Pd.
“E’ ora di finirla con i compromessi. State realizzando i desideri di Silvio”.
(ibidem)
Napolitano: “E’ un momentaccio”.
(ibidem)
In ginocchio dal caimano. Gli elettori Pd in rivolta.
(il Fatto Quotidiano, 12 luglio 2013)

Pd, Partito defunto

Par l’inciucio diventato
non più evento travagliato
da accettar con riluttanza
solo come estrema istanza

in difficili momenti:
eversion, sommovimenti,
alluvioni, terremoti,
invasione di ostrogoti.

Ora è stile di governo,
non occasionale, eterno.
Dagli inciuci transitori
fra sezioni ed oratori,

fra compagni del Pci
e sodal della Dc,
grazie ai qual spartir gli affari,
, le poltrone ed i denari,

siam passati ad altro stile.
Ex compagni, baciapile,
corruttori, piduisti,
lacchè, gnocche e socialisti

stanno insiem nella melassa
che non sol tutti li ingrassa,
alla faccia di chi ha fame,
ma nasconde il ruolo infame

che si è dato questa gente:
salvar Silvio, il delinquente.
Malfattor, servi e pulzelle
che stan dentro il Pdl

sono ormai disposti a tutto
per salvare il farabutto:
invasion di tribunali,
arzigogoli legali,

piazze, stop al Parlamento,
Aventin, sovvertimento.
E hanno tutte le ragioni:
fatto fuori Berlusconi

che fin qui li ha finanziati,
saran tutti rovinati,
esodati del potere.
Ma che cosa han da temere

i falliti del Pd?
Perché han detto sempre sì
a favor di quel Brighella
evitandogli la cella

o la latitanza ricca?
In realtà l’immonda cricca
a suo tempo messa in vita
da Ds e Margherita,

cricca nacque e tal restò,
mai partito diventò,
fra litigi e discussioni.
Solo grazie a Berlusconi,

il suo falso oppositore,
del Pd palpitò il cuore.
Quando Silvio sparirà
quella cricca morirà,

come muore un poveraccio.
“Questo è proprio un momentaccio…”
dice il Capo dello Stato,
che a morire lo ha aiutato.

blog MicroMega, 15 luglio 2013

Mina. Ma che bontà…

La Cassazione accelera su Mediaset, processo a Berlusconi il 30 luglio.
Insorge il Pdl: “Golpe, resisteremo”. Ipotesi dimissioni in blocco.
(la Repubblica, 10 luglio 2013)
Un finale da caimano.
(ibidem)
Caso Mediaset, B. pretende una Corte di Prescrizione.
(il Fatto Quotidiano, 10 luglio 2013)
La sentenza: B. pronto a tutto.
(ibidem)

Mina. Ma che bontà…

Si conclude a fine mese
il processo al vecchio arnese
sull’affare Mediaset
e fibrilla già l’umét.

“Si è mai vista una Nazione
dove vuol la Cassazione
giudicar dopo l’Appello?
Questo no, non è un tranello,

ma la prova di un complotto!
Qui mi voglion galeotto,
esule come Bettino,
ma resisto, non mi inchino!

Non han dato beneficio
il mio grande sacrificio
né la pacificazione,
vince la persecuzione

della qual sono il bersaglio!”
Questo è il boss, poi c’è il serraglio:
falchi, amazzoni furiose,
pitonesse minacciose,

servitor, ladri, ruffiani,
piduisti, gnocche, nani,
ceffi, ignobili figuri
che al rullare dei tamburi

salgon sulle barricate
vomitando gran cazzate
sulla fin dell’avventura.
Il domani li tortura.

“Golpe, putsch, colpo di Stato!
Contro un Pdl odiato,
contro un nobile Paese,
il governo a larghe intese

e le nostre istituzioni!
Golpe contro Berlusconi
che vuol pace ed armonia.
Contro la democrazia!”

“Non ci son falchi e colombe,
ma al cader di certe bombe,
del Berlusca per il bene,
diventiamo tutti iene!”

“All’azion dobbiam passare!”
“Tutti in piazza a protestare!”
“Alla Càssazione!” “Al Colle!”
“Coinvolgiam le nostre folle!”

“Occupiamo il Parlamento!”
“La Giustizia in un momento
riformiamo per decreto!”
“Dimission, tutti al completo!”

“Resistenza non violenta!”
Ognun la cazzata inventa:
Lupi, Quàgliariello, Bondi,
Lorenzin, Galan, Rotondi,

Angelino, la Gelmini,
il coordinator Verdini,
Biancofior, P2 Cicchitto
e Brunetta su un piedritto.

Qual dei giusti la reazione?
Prima vien l’indignazione.
Dopo un moto di stupore
e un’invocazion: “Signore!”,

viene una risata piena
e alla fine una gran pena.
Se dovesse il Cavaliere
restar privo del potere,

sulle spiagge delle Antille
o di Putin nelle ville
o in Sardegna in mezzo ai muli,
che faranno i leccaculi?

Senza soldi né poltrona,
baceranno la sua icona
con un’aria ormai pitocca
e il sapor di merda in bocca.

blog MicroMega, 12 luglio 2013

Aggiungi un losco a tavola

Ruby, sette anni a Berlusconi. “Prostituzione e concussione, merita l’interdizione perpetua”.
(la Repubblica, 26 giugno 2013)
Sette anni a Berlusconi. La vergogna è governare insieme a lui.
(il Fatto Quotidiano, 26 giugno 2013)
Berlusconi rassicura Napolitano: “Non farò cadere il governo”.
(la Repubblica, 27 giugno 2013)
E Silvio chiede l’aiuto del Quirinale. “La neutralità non serve più con questi pm”.
(ibidem)
Inciucio. Prosegue il tour istituzionale dopo i sette anni per concussione e prostituzione.
Il condannato ricevuto al Colle. Cancellieri: “Ci vuole l’amnistia”.
(il Fatto Quotidiano, 27 giugno 2013)
B. chiede garanzie al Quirinale.
(ibidem)
Chi comprava i senatori. “Tutto ok, ha pagato B.”
(ibidem)
Senatori comprati per conto di Silvio. De Gregorio chiede di patteggiare.
“Boicottai anche rogatorie Mediaset”.
(la Repubblica, 28 giugno 2013)
L’ex senatore voltagabbana: “Verdini comprò deputati anche per la fiducia 2010”.
(il Fatto Quotidiano, 28 giugno 2013)
Pacificatevi e governate con il condannato.
(il Fatto Quotidiano, 30 giugno 2013)

Aggiungi un losco a tavola

“Presidente, ci permetta,
se salvare Enrico Letta
col suo schifo di governo
vuole dire inciucio eterno

fra il Pd ed un puttaniere
destinato alle galere
per ignobili reati
in trent’anni perpetrati,

la democrazia vaffà…
Se anziché dar l’altolà
al campion dell’intrallazzo,
Lei riceve nel Palazzo

questo ignobile figuro,
Lei ci toglie anche il futuro.
Lei che ostenta d’esser saggio
ha inquadrato il personaggio?

Ingannevole statista
dal passato piduista,
diventò ricco e potente
frequentando brutta gente,

comperandosi sentenze
e miserrime obbedienze.
Negli affari avventuroso,
dell’eroe dette a un mafioso,

fece leggi sol per sé,
anche col suo aiuto, ahimè.
Fu prescritto, fu amnistiato
e ora è pluri condannato:

per abuso nel suo ufficio
dal qual trasse beneficio
nell’agone elettorale.
Poiché fu evasor fiscale.

Ed infin qual concussore
ed utente di minore,
di Mubarak la nipote,
che impinguò con ricca dote.

Delinquente sentenziato,
oggi è a Napoli indagato
poiché par abbia corrotto
colui che, fatto fagotto

dall’Italia dei Valori,
Mortadella fece fuori:
tre milioni e De Gregorio
senator fu migratorio.

Interdetto è il Cavaliere
da ogni pubblico mestiere,
han due Corti sentenziato
e per essere cacciato

sol la Cassazione manca:
dubbio appar la faccia franca.
Perché allora, Presidente,
lo spettacolo indecente

del caimano al Quirinale?
E’ una cosa che fa male
temer che si venga a patti
con l’autore di ricatti,

veder che, dopo vent’anni
di ingiustizie, inciuci, inganni,
di promesse e di chimere,
siamo ancora in suo potere.

Presidente, al Quirinale
non inviti più quel tale,
dimostrando che a ottant’otto
c’è chi non se la fa sotto!”

blog MicroMega, 3 luglio 2013

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