Una maggioranza mai nata. Una crisi strisciante logora dopo 50 giorni il governo che nessuno voleva: né Zingaretti né Di Maio.
(L’Espresso, 27 ottobre 2019)
Non sprecare una sconfitta.
(la Repubblica, 30 ottobre 2019)
Il governo di nessuno.
(L’Espresso, 10 novembre 2019)
Il governo dei Curiazi
Il connubio giallo-rosa
nacque con appoggi a iosa
e piaceva proprio a tutti:
a Trump ed ai farabutti
che gli fanno da lacchè,
alla Merkel e alla Ue,
a Francesco in Vaticano
ed al fanfaron toscano,
a Landini e Cgil,
al creator dei 5 Stelle
Beppe Grillo e a Fratoianni
della zecca red nei panni.
Solo i due promessi sposi
apparivano dubbiosi:
troppi insulti nel passato,
un disdoro ricambiato,
la fiducia sotto zero.
E’ difficile davvero
il poter dimenticare
ed insieme governare
con un’alleanza finta
e una maggioranza stinta.
IL governo triste arranca
e ogni giorno la fa franca
con un quotidian prodigio
fra un dispetto ed un litigio,
un avanti ed uno stop,
un accordo e un nuovo flop.
Il problema di Di Maio
è Salvini, il parolaio
che gli ruba eletti e voti
e perciò i grillini idioti
fanno quel che vuole lui
riportando tempi bui
per Europa e immigrazione.
Quindi no all’abolizione
dei decreti sicurezza
e alla Ue mai una carezza.
Il Pd, che è nel sistema,
con Salvini e Lega rema
su giustizia, prescrizione,
falsa lotta all’evasione
senza cella agli evasori
e sfacelo ai territori.
Per non dir del tosco putto
che al suo ennesimo debutto
sol per far guerra al Pd
si arrufiana a alterni dì
con Di Maio e coi grillini,
coi leghisti e con Salvini.
L’importante e far vedere
che anche se non è al potere
ha il potere di dir no
e lo usa più che può.
Si va avanti salvo intese
e sul povero Paese
con tre capi di tal risma
piomberà un bel cataclisma.
Gli alleati non più tali
nei certami elettorali
perderan come i Curiazi
che il sol vivo degli Orazi
ammazzò come sapete
e il governo del Papeete
con Salvini, la Meloni,
Casa Pound e Berlusconi
quanto prima arriverà.
Eia, eia, Alalà!
blog MicroMega, 16 dicembre 2019