Salvimaio, Duo Sciagura

“Mai con Salvini, fa schifo”. Un anno di bugie a 5 Stelle.
(la Repubblica, 2 giugno 2018)
Il governo Conte giura, Salvini si allarga, il Pd grida al fascismo.
(il Fatto Quotidiano, 2 giugno 2018)
Conte prepara il discorso, Salvini tratta con Silvio.
(il Fatto Quotidiano, 5 giugno 2018)
Perché Salvini rischia di mangiarsi Di Maio $ C.
(il Fatto Quotidiano, 7 giugno 2018)

Salvimaio, Duo Sciagura

Qui comincia l’avventura
dell’orrendo Duo Sciagura
col grillin Giggi Di Maio,
il patetico fornaio

che non trova il giusto forno
e l’attore da film porno
capitan Matteo Salvini,
il peggior dentro i confini

di un’Italia che il Pd
poco a poco demolì.
Dopo Silvio Berlusconi
e il campion dei fanfaroni

con le loro marachelle,
paradiso a Cinque Stelle.
Esaltanti le premesse,
favolose le promesse:

tutto quanto cambierà.
Basta con l’austerità,
più efficiente la Giustizia
che pon fine alla nequizia

delle ingiuste prescrizioni.
Fisco senza più evasioni
e galera ai corruttori,
tutti dentro, nessun fuori.

Alt alle diseguaglianze,
meno spazio alle finanze,
più attenzion per il lavoro
e cervelli a casa loro

poiché in fretta torneranno,
visto che li pagheranno.
Salvaguardia dell’ambiente,
anche all’Ilva e Tav più niente.

Per la semplificazione
più digitalizzazione,
quattrin alla Sanità,
molta sussidiarietà.

Non più fisco che tartassa,
ma flat tax, la piatta tassa
che fa ricchi tutti quanti.
Spariran tutti i migranti.

Via il conflitto di interessi
che da sempre ci fa fessi.
Non si sa dove i grillini
troveran tanti quattrini

perché il sogno sia realtà
né chi un dì li aiuterà
ad aver la maggioranza,
ma del popolo la panza

preval sempre sul cervello
e perciò nessun rovello.
Ma “Mai patti con Salvini!”
garantirono i grillini.

“Io che son di Pomigliano
mai starò con quel padano
che un Vesuvio in eruzione
vuol che bruci ogni terrone”.

“Con chi rovinò il Paese,
coi leghisti, giammai intese!”
“Alleanza con la Lega?
Fantascienza!” Fico spiega.

“Noi grillin non siamo affini
al padan Matteo Salvini!”
“Mai con i criptofascisti,
come son tutti i leghisti!”

“Quel Salvini è un traditore
e ci fa schifo ed orrore
più di Renzi e il Cavaliere!”
disse Grillo, il timoniere.

“L’ho già detto in abbondanza:
se faremo un’alleanza,
abbandono il Movimento
sull’istante, è un giuramento!”

disse a mille e un giornalista
Alessandro Di Battista.
Se è così, cari grillini,
l’alleanza con Salvini

è una mossa vergognosa.
E la frase ormai famosa
questa volta tocca a noi:
“Affancul Salvini e voi!”

blog MicroMega, 13 giugno 2018

Dilettanti allo sbaraglio

Giochi pericolosi: adesso il caimano dà l’ok all’esecutivo Di Maio-Salvini, senza la fiducia di Forza Italia.
Ma detta le condizioni: anche sul premier.
(la Repubblica, 10 maggio 2018)
Governo Salvimaio: il contratto avanza e il premier non si trova.
(la Repubblica, 12 maggio 2018)
Al terzo uomo del Salvimaio io dico: “Ti vedo e piango”.
(il Fatto Quotidiano, 12 maggio 2018)
Mattarella avverte i dioscuri: sarà lui il vero contropotere.
(il Fatto Quotidiano, 13 maggio 2018)
Salvini alza il prezzo con M5S e agita lo spettro di Berlusconi.
(il Fatto Quotidiano, 15 maggio 2018)
Se nasce il premier esecutore.
(la Repubblica, 16 maggio 2018)
Governo, ecco il contratto.
(la Repubblica, 17 maggio 2018)

Dilettanti allo sbaraglio

Poiché il fanfaron toscano
il Pd tenne lontano
dagli odiati 5Stelle
ne vedremo delle belle,

visto che fra pochi dì
i grillin si diran sì
con gli orribili leghisti,
i peggior che abbiam mai visti.

Incomincia un tourbillon
di messaggi e di riunion
fra i due giovani virgulti.
In archivio van gli insulti

nonché le promesse ai fan.
“No a chi col brutal caiman
rovinato ha il Belpaese,
con la Lega niente intese!”

tuona il capo dei grillini
ricambiato da Salvini:
“Giammai con i 5Stelle!”
Ora? Amici per la pelle.

Agli antipodi i programmi?
Ti rispondon: “Niente drammi,
sceglieremo fior da fiore
ogni cosa che fa orrore,

tutte insiem le metteremo
e un contratto firmeremo”.
E i ministri chi saranno?
“Metteremo sullo scranno

i migliori fra i soloni
delle nostre Istituzioni”.
E chi andrà a Palazzo Chigi?
“Ci avvarremo dei servigi

di un neutral di qualità,
qualchedun si troverà”.
Si moltiplican gli incontri
fra gli sherpa, i bluff, gli scontri,

le proposte strampalate,
i ricatti, le imboscate,
i via vai al Quirinale
come in un confessionale,

ma il governo non si vede
ed il duo altro tempo chiede
con la base che starnazza.
Mattarella un po’ si incazza

e pur se con far felpato
ai due pirla ha ricordato
a chi tocca fare che:
“Son io che scelgo il premier,

io che nomino i ministri”,
che qualcuno lo registri.
C’è Di Maio che si gloria:
“Siam qui che facciam la storia!”,

mentre l’orrido Salvini
si prosterna negli inchini
al padron riabilitato
che il governo ha autorizzato

purché faccia quel che vuole
lui con tutta la sua prole.
L’uomo di Palazzo Chigi
dovrà far molti prodigi:

il programma non è il suo
ma gli è imposto dal bel duo.
I ministri li ha trovati
in poltrona già piazzati

ed avrà quattro padroni:
Mattarella, Berlusconi,
il grillin Giggi Di Maio
e Salvini. Un ginepraio.

“Questa Tav non s’ha da fare!”
“No, ci vuol, scavar, scavare!”
“Basta con le prescrizioni!”
“No!” inveisce Berlusconi.

“No al conflitto di interessi!”
“Ora basta con gli eccessi!”
“Sempre avanti con la Ue!”
“Prima usciamo e meglio è!”

“La galera agli evasori!”
“Dalle celle stiano fuori!”
“La flat tax è una figata!”
“E’ un disastro, va evitata!”

La moral? Facile dirla.
Un premier sì tanto pirla
non si troverà, perciò:
populisti sciò, sciò, sciò!

blog MicroMega, 18 maggio 2018

I due forni di Di Maio

Berlusconi rifiuta il concorso esterno: ultimo forno Di Maio-Salvini.
(il Fatto Quotidiano, 20 aprile 2018)
Adesso tocca a Fico. Mattarella chiude il forno con la Lega.
(il Fatto Quotidiano, 24 aprile 2018)
Pd, Martina apre ai 5 Stelle e subito i renziani lo linciano.
(il Fatto Quotidiano, 26 aprile 2018)
La mappa del Pd, chi vuole cosa in Direzione (saranno sì ma per dire no).
(il Fatto Quotidiano, 28 aprile 2018)

I due forni di Di Maio

Cinque Stelle primi, in testa
e pertanto, lancia in resta,
il grillin Giggi Di Maio
fa il galletto del pollaio.

Ha capito, molto a stento,
che col trentadue per cento
non può governar da solo,
ma si illude il buon figliolo

di trovar qualche compare
senza un prezzo da pagare.
“Il programma sarà il mio
ed il premier sarò io!”

da cinquanta dì starnazza
in tivù, sul web e in piazza.
Il programma molto ardito
in realtà si è già addolcito

ché così vuole il sistema
a evitare ogni problema
con l’Europa e Mattarella,
con la Nato e Trump brighella.

A trattar con i grillini
primo è l’orrido Salvini
con nessun che fa una piega
ad un Cinque Stelle-Lega,

la rovina del Paese.
Un renzian, anzi, alle prese
con la più bieca vendetta
della cosa si diletta,

fino ad esclamar con scherno:
“Venga in fretta un tal governo
e noi ci divertiremo!”
Sarà masochista o scemo?

Il leghista per fortuna
al grillin chiede la luna
poiché vuole Berlusconi
nella stanza dei bottoni.

Ma Giggino dice: “No,
così in basso non andrò!
Se lo accetto gli elettori
a calcion mi fanno fuori.

Cambio forno sull’istante,
vo’ al Pd, Fico, adelante!”
I due scalan l’Aventino
per trovar qualche piddino

per la firma di un contratto.
Non l’avessero mai fatto!
Il partito è inesistente,
a dirigerlo è un reggente,

nullità senza rimedio.
Molti fanno il dito medio
e li accolgono a sberleffi:
son la gang dei brutti ceffi

che sostiene il fanfarone.
Una smilza opposizione
disponibile all’ingaggio
muta sta, senza il coraggio

di iniziar la trattativa.
All’aspetto sembra viva,
ma in realtà è morta da quando
il toscan prese il comando.

Direzioni ed assemblee
per lanciare nuove idee
ed ignobili renzate
vengon sempre

a evitare votazioni
ed il rischio di scissioni.
Ciascun con la sua masnada
se ne va per la sua

con sorriso celestiale,
ma celando il suo pugnale.
Matteo Renzi ovunque incombe
minacciando le colombe

e annunciando il suo ritorno.
Giggi e Fico, visto il forno,
si son proprio spaventati
ed al Colle son tornati

per parlar con Mattarella:
“Minchia, non c’è maggior iella
che trattar coi due Mattei,
Presidente, faccia lei!”

blog MicroMega, 30 aprile 2018

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