Una porcata tira l’altra

Berlusconi: sarò il presidente della Convenzione.
(la Repubblica, 30 aprile 2013)
La nuova Bicamerale, eterna illusione italiana di riformare la Costituzione.
(ibidem)
B. padre ri-costituente. “Guido io la Bicamerale”.
(il Fatto Quotidiano, 30 aprile 2013)
L’altolà del Pd a Berlusconi. “Non può essere certo lui il presidente della Convenzione”.
Il Cavaliere insiste. E Maroni: l’uomo adatto è Calderoli.
Ieri al Senato l’apertura di Letta al Carroccio. La candidatura di Calderoli.
(la Repubblica, 1 maggio 2013)
“Io, padre costituente”, l’ultimo travestimento del Cavalier Berlusconi.
In posa da statista a guidare la Convenzione.
(ibidem)
Convenzione, barricate Pd. “Mai a guida Berlusconi”.
Show al Senato dell’ex premier che vuole dettare le riforme.
La presidenza dell’organo costituzionale verso la Lega.
(il Fatto Quotidiano, 1 maggio 2013)

Una porcata tira l’altra

Pancia in dentro, petto in fuori,
vota con i senatori
la fiducia a Enrico Letta.
Lo statista da operetta,

dopo aver rischiato il tonfo,
assapora il suo trionfo:
baciamano alle ministre,
lingua in bocca alle sinistre,

un sorriso ai suoi lecchini,
un saluto anche ai grillini.
Ed a Letta, che ha affermato
che rimetterà il mandato Continua a leggere

Il nipote di zio Gianni

Ecco il governo Letta, giovani e donne.
(la Repubblica, 28 aprile 2013)
Berlusconi: lo aspetto alla prova dell’Imu.
(ibidem)
Governo Napolitano dell’inciucio. Gli elettori Pd svenduti al caimano.
(il Fatto Quotidiano, 28 aprile 2013)
La caduta, la rivincita e ora il sogno: nomina di senatore a vita.
(ibidem)
Berlusconi vuole le riforme. “A noi la Convenzione, sull’Imu segnali già da oggi”.
(la Repubblica, 29 aprile 2013)
La rivincita della balena bianca. Da Letta a Franceschini e Alfano, il ritorno al potere dei democristiani.
(ibidem)
Amnistia e indulto, grimaldelli per salvare Berlusconi.
(il Fatto Quotidiano, 29 aprile 2013)
L’acrobata Letta sospeso sul filo dell’Imu.
(ibidem)

Il nipote di zio Gianni

Larghe intese. E’ appena nato,
grazie al Capo dello Stato,
ai due Letta ed al caimano,
un governo molto strano,

dove chi fa il presidente
in realtà non conta niente
e comanda una leggera
destinata alla galera.

Dove son democristiani
quasi tutti i deretani
in poltrona sistemati.
I dc son ritornati. Continua a leggere

Tromba, trombone e trombetta

L’accusa di Napolitano ai partiti. “Imperdonabile non fare le riforme, ora un governo con tutte le forze”.
Il Capo dello Stato avverte: trarrò le conseguenze se sarete sordi.
(la Repubblica, 23 aprile 2013)
Inciucio o vado via. Berlusconi: viva Napolitano
(il Fatto Quotidiano, 23 aprile 2013)
Finalmente insieme. Applausi e lacrime tra B e democratici.
(ibidem)
Il Pd si affida alle scelte del Colle, ma sul governo è ancora scontro.
(la Repubblica, 24 aprile 2013)
Delega in bianco al Colle. I democratici non decidono. La direzione approva un odg che dice tutto e niente.
(il Fatto Quotidiano, 24 aprile 2013)
Governo Letta, battaglia sui ministri.
(la Repubblica, 25 aprile 2013)
Berlusconi: niente governo fino al mio ritorno dagli Usa. “E pari dignità o si vota”.
(ibidem)
Per fare un governissimo ci vuole B.
(il Fatto Quotidiano, 25 aprile 2013)

Tromba, trombone e trombetta

Il partito non c’è più.
E’ un insieme di tribù,
faide, esseri rissanti,
sordidi politicanti,

turchi giovani, renziani,
ulivisti, dalemiani,
veltroniani, popolari,
coi pugnali e coi rosari

trasformati in Giuda e Bruti,
traditori vili e astuti,
fino al top della vergogna:
non saper gestir la rogna Continua a leggere

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