Il cognato d’Italia

Il personaggio. Dal mito Almirante ad Arianna Meloni la scalata a tinte nere di “Lollo beautiful”.
Il cognato più famoso d’Italia ha chiuso le liste per Camera e Senato, ha gestito i dossier sulle nomine nelle aziende di Stato, ha piazzato consulenti e dirigenti.
(la Repubblica, 20 aprile 2023)

Il cognato d’Italia

Missin nostalgico fino al midollo,
nel cerchio tragico beautiful Lollo,
scese in politica da debuttante
al tempo delle esequie di Almirante.

Dal Colle Oppio, prima scrivania,
il giovane imboccò la giusta via
di Azione Giovani con l’etichetta
fatto gabbiano come la ducetta

nella corrente di Fabio Rampelli
prima di diventar italfratelli.
Fu lì che su di lui piovve la manna
grazie all’amore con Meloni Arianna

che di Giorgia facendolo cognato
voilà lo ha in orbita catapultato.
Da quei dì del potere gode i doni
all’ombra della idrofoba Meloni.

Convinto fan del general Graziani,
vergogna per l’Italia e gli italiani
per il Sì! al Manifesto sulla razza
e l’uso del ferale gas che ammazza,

Lollobrigida, fascio patentato,
il cognato d’Italia è diventato.
Le liste ha scelto per il Parlamento
e con dei candidati da spavento

ha scortato il partito alla vittoria.
Per le aziende di Stato stessa storia.
Ha vagliato boiardi e dirigenti
per ministeri e dipartimenti,

facendo entrare nel suo cerchio nero
omuncoli che valgon men di zero:
chi ha citato un discorso di Benito,
chi al venticinque april fa il medio dito,

chi, fatto delle Marche Presidente,
marcia ancora su Roma goffamente.
Ovunque i camerati ha sistemato
e comanda alla Camera e al Senato.

Ma Lollobrigida fa ben di più
quando da dentro il Duce fa cucù:
deplora l’etnica sostituzione
come fece Benito, il Mascellone.

Per evitare il mal beautiful Lollo
con dedizione tromba a rompicollo,
dice qualcun non solo con Arianna
pur se nessuno sa con chi va a nanna.

Carlo Cornaglia

24 aprile 2023

L’Italia e la mappa del potere della Draghetta

La strategia. Balneari, Tim, pensioni e trotto. A ciascuno il proprio tavolo. E i ministri stanno in ascolto.
(la Repubblica, 26 gennaio 2023)
Landini: “Ci convocano su tanti temi, tavoli finti dove tutti parlano e nessuno risponde”.
Ma poi decidono in solitudine.
(la Repubblica, 29 gennaio 2023)
La sorella, la segretaria, i sodali, l’irresistibile ascesa dei dieci ultra meloniani.
(la Repubblica, 30 gennaio 2023)

L’Italia e la mappa del potere della Draghetta

Ha dettato la linea la Meloni
al primo incontro dopo le elezioni
a Milano, sul palco Coldiretti
dopo aver degustato sui banchetti

le mozzarelle che le piaccion molto.
“Noi saremo il governo dell’ascolto
e non decideremo mai da soli!
Di tutti quanti rispettiamo i ruoli!”

Da allora sono tanti gli ascoltati
in decine di tavoli approntati
e del governo le specialità
son Dio, Patria, Famiglia e Bla bla bla.

Su tutto un tavolo: sui balneari,
sul trotto, sul galoppo e i cavallari,
sugli industrial che chiedon più incentivi,
sugli operai di lavoro privi,

sulla moda, su Pos e commissioni,
su Tim e telecomunicazioni,
coi gestor delle pompe di benzina,
sull’Ilva, di problemi una fucina,

sul tema sicurezza sul lavoro,
sulle pension che son senza decoro,
sulla neve cha manca agli Appennini
e sugli Uffizi 2 dei fiorentini.

Tavoli di ogni tipo: permanenti,
megagalattici, plurimi ed urgenti.
Non servon per trovare soluzioni
ma per tenere calmi i brontoloni.

Son strumento di pura propaganda
sotto il controllo pien di chi comanda
e dei partecipanti le proposte
contano poco pur se sono toste.

Il capoccion dà la parola, annota,
controlla i tempi, il tavolo pilota,
stringe la man, fa un selfie e poi va via.
Questa è la rituale liturgia.

Non si fan tavoli sulle materie
considerate veramente serie.
Sul bilancio, sul fisco, sui salari,
su giustizia, su spese militari,

sullo spoil system niente caminetti
né crostate alle mele né cornetti
e i ministri benché siano capoccia
han di poter soltanto qualche goccia.

È il club nostalgico della Meloni
il luogo delle vere decisioni:
pochi sodal fedeli alla pulzella,
Sangiuliano, Donzelli, la Roccella,

Delmastro, la Colosimo, Crosetto
e del potere al top il trio perfetto:
Lollo, il cognato, la sorella Arianna
e Giorgia per l’Italia fiamma a manna.

pubblicata su Domani del 7 febbraio 2023

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