Fra il dire e il fare…

Non ride più.
(il Fatto Quotidiano, 30 giugno 2023)

Fra il dire e il fare…

Alla ducetta Giorgia che succede?
Sembra molto cambiata, ognun lo vede.
Da romanaccia con battuta pronta
che normalmente i gran problemi affronta

con approccio deciso e baldanzoso
ed un sorriso quasi malizioso
si è fatta donna truce ed irridente
ed in crisi di nervi permanente.

Non ride, non sorride, adesso ghigna,
strabuzza gli occhi ed i dentin digrigna,
non si esprime con calma ma ruggisce,
non parla né argomenta ma inveisce.

Non c’è più l’underdog che ce l’ha fatta
partendo non dal culo nell’ovatta
ma da un’infanzia dura e impegnativa
con la famiglia ahilei! di padre priva.

La ragazza si è fatta quasi bulla
poiché l’insicurezza la maciulla.
Sembra ancor capo dell’opposizione
pur se a palazzo Chigi è ormai il padrone

con un potere quasi smisurato,
con il consenso di tutto il creato
ed un’opposizione che balbetta
e del suo ruolo ha solo l’etichetta.

Opporsi o governare è ben diverso
ed è perciò che molto smalto ha perso,
ma non basta a spiegare il cambiamento
di colei che sembrava un gran portento.

Forse ha capito quanto sia scadente
il livello mental della sua gente
nonché la qualità dei risultati
del governo di un gruppo di sfigati.

Forse ha capito che il sistema impera,
fare ciò che si vuole è una chimera
e la melassa è pronta a imprigionare
che si sperava libero di fare.

Soffre a far ciò che agli altri criticava
quando all’opposizion forte berciava:
accesso dei migranti, austerità,
condoni, inchini a Biden Sua Maestà,

reverenze alla Ue, Mes e draghismo,
ministeriali gaffe, regionalismo,
antisocial politiche, Figliuolo
che fino all’altro ieri era un mariuolo.

Da “È finita la pacchia per la Ue!”
alla fin della pacchia sol per sé
con un proverbio ch’è da ricordare:
“Fra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”.

Carlo Cornaglia

8 luglio 2023

Crosetto, lo Zelensky de noantri

Clandestini armati sequestrano una nave. Blitz dei corpi speciali italiani per liberarla.
(la Repubblica, 10 giugno 2023)
Quello “scoop” sul blitz: “Nave presa da migranti”.
(il Fatto Quotidiano, 10 giugno 2023)
“Il cargo non è stato dirottato”. La procura di Napoli smonta la narrazione del governo.
(la Repubblica, 11 giugno 2023)
I “sequestratori” di Crosetto erano 15 migranti denutriti.
(il Fatto Quotidiano, 11 giugno 2023)

Crosetto, lo Zelensky de noantri

Pomeriggio ad altissima tensione.
“La Gregoretti e la Montecimone
con la Guardia costiera e la Finanza
han dato grande prova di possanza

circondando la Galata Seaway,
cargo turco nei mar partenopei
dirottato da un gruppo di migranti
armati fino ai denti. Quei briganti

han messo sotto scacco l’equipaggio.
Il battaglion San Marco con coraggio
ha ripreso il controllo della nave
mettendo gli attaccanti sotto chiave

dopo una caccia all’uomo nella stiva.
Alle forze special va il nostro evviva:
‘Viva l’Italia, viva la Meloni,
un premier che, dotato di coglioni,

conduce la Nazione alla riscossa!”
Così parlò con voce assai commossa
Guido Crosetto capo alla Difesa,
uom che vale tant’oro quanto pesa,

di Vespa nel resort che sta in Manduria
che offre agli ospiti somma goduria.
Poi la Procura a Napoli ha indagato.
“Il cargo non è stato dirottato!”

Le armi eran solo due coltelli
usati dai terribili ribelli
per tagliare del camion il telone
che ostacolava la respirazione

nella loro prigione nascondiglio.
Non è avvenuto il minimo scompiglio
né aggression né sequestro di persona
né gente che accoltella o che bastona.

Non ribelli ma quindici sfigati
con due donne, due bimbi e due malati,
iracheni, siriani ed iraniani
che dalla fam fuggirono lontani.

Furon questi i brutal dirottatori
dagli eroici italiani fatti fuori
andando con indomito coraggio
della nave dei turchi all’arrembaggio.

Di una medaglia d’oro nella attesa
va un encomio al ministro alla Difesa
fra applausi, battimani e acclamazioni:
“Crosetto sei il campione dei buffoni!”

Carlo Cornaglia

14 giugno 2023

Il Duce della Garbatella

A difesa della Carta. “Il governo vuole stravolgere la Costituzione”.
(il Fatto Quotidiano, 6 maggio 2023)
Le tre sinistre nella palude.
(ibidem)
La Meloni può diventare un Renzi che ce l’ha fatta.
(il Fatto Quotidiano, 11 maggio 2023)

Il Duce della Garbatella

Che corte dei miracoli è il governo
del qual Giorgia Meloni è il viril perno!
Bolsi sodal di Silvio riciclati,
camerati nostalgici, cognati,

questurini feroci coi migranti,
fasulli intellettual farneticanti
che arruolano Manzoni e l’Alighieri,
piemme di Minerva giustizieri,

seguaci di Salvini il fanfarone
e la vestal della Costituzione
Elisabetta Alberti Casellati.
Eppur con questa banda di sfigati

capaci sol di ciance e pantomime
pian piano ci avviamo ad un regime
grazie al poter donato alla Meloni
da quei coglion che fan le opposizioni.

Ogni giorno una nuova iniquità,
ogni giorno un diritto se ne va.
All’abuso d’ufficio un bel saluto
e all’iniqua flat tax il benvenuto.

Precarietà per i lavoratori,
condoni ed incentivi agli evasori.
Stop al reddito di cittadinanza
e alle pensioni tagli in abbondanza.

Per le intercettazioni un bel bavaglio
e per gli ambientalisti un bel guinzaglio
fatto di multe ed anni di prigione.
Ai sindacati minima attenzione.

Lottizzazion totale della Rai.
Difesa dell’ambiente mai e poi mai.
Quotidiani e tivù ultra silenti
sui referendum contro gli armamenti.

Le Grandi Opere tornan di moda
e il Ponte sullo Stretto è il primo in coda.
Sul Piano di ripresa e resilienza
di qualunque controllo si fa senza.

A forza di fiducie e di decreti
Senato e Camera sono obsoleti.
La neo differenziata autonomia
è più di una porcata, è una follia

e con il sovrappiù del premierato
senza democrazia sarà lo Stato.
Già siam come i magiari ed i polacchi
con la democrazia piena di acciacchi

e la Meloni Duce dell’Italia
che i camerati con la fiamma ammalia.
Cent’anni son passati e le carogne
sono di nuovo uscite dalle fogne.

Carlo Cornaglia

2 giugno 2023

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