Amato…il nuovo che avanza!

Amato giudice alla Corte Costituzionale.. La scelta di Napolitano. L’ok di Pd e Pdl.
M5S e Lega: una vergogna.
(la Repubblica, 13 settembre 2013)
Da Bettino alla Consulta, la nuova vita del Dottor Sottile, l’uomo per tutti gli incarichi.
(ibidem)
Orgasmo da Rotterdam.
(il Fatto Quotidiano, 13 settembre 20113)
Napolitano manda alla Consulta l’uomo di Craxi.
(ibidem)
Nel Regno di Napolitano Amato va alla Consulta.
(ibidem)
L’ennesima poltrona per il signore della casta.
(ibidem)

Amato…il nuovo che avanza!

Manca un membro alla Consulta?
Re Napolitano esulta
ed avvezzo a fare il peggio
va a cercare un vecchio aggeggio

detto Sederinodoro,
visto che fu il suo lavoro
dar la caccia a ogni sedile.
Fu pur il Dottor Sottile,

per la peculiarità
di chi i propri affari fa
surfeggiando fra le leggi
con armonici volteggi.

Per lo smisurato ingegno
grazie al quale il tipo indegno
arrivò sempre alla meta
lo chiamarono Eta Beta.

Uom per tutte le stagioni,
colse tutte le occasioni
per piazzare il suo sedere.
Esordì pro Cavaliere

già dai tempi di Bettino
quando, con cervello fino,
evitò coi suoi decreti
la chiusura delle reti

decretata dai pretori.
Di Bettin fra i servitori
fu infedele e pur con l’arte
di guardar dall’altra parte

al passar delle tangenti
e da quei duri momenti
la carriera di Giuliano
salì come un aeroplano

che al decollo punta in alto.
Finché salto dopo salto,
arrivò alle grandi vette.
Al Tesoro si sedette,

andò agli Esteri, all’Interno,
fece il capo del governo,
l’Antitrust, l’Aspen, la Ue,
le riforme fino a che,

per le tante sue poltrone,
di pension la collezione
giunse ad euro mille al giorno.
Ed adesso il gran ritorno

che dal Tennis di Orbetello,
quale giudice modello
il campione catapulta
nientemen che alla Consulta.

“Presidente, adesso basta
con difesa della casta
e con moniti a gogò
per salvar lo statu quo!

Basta al regno del cavillo
per timor di Beppe Grillo!
Basta a stare zitti e buoni
per timor di Berlusconi!

Basta a un Colle pien di muffa
che ha paura della zuffa!
Vogliam fare un’altra strada,
Presidente se ne vada!”

blog MicroMega, 17 settembre 2013

L’ircocervo NapoLetta

Il Colle chiede lo stop allo scontro in Giunta.
(la Repubblica, 11 settembre 2013)
Napolitano monita e il Pd si ammoscia.
(il Fatto Quotidiano, 11 settembre 2013)
La Giunta allungabile temporeggia su Silvio.
(ibidem)
Napolitano chiede unità. Il Pd si adegua e salva B.
(ibidem)
Stop di Letta a un altro governo. “Escludo accordi al ribasso, non accetterò appoggi esterni”.
(la Repubblica, 12 settembre 2013)
Giorgio e Silvio, trattativa continua. Alfano: “Ma il Capo non si dimette”.
(il Fatto Quotidiano, 12 settembre 2013)

L’ircocervo NapoLetta

Ogni dubbio è confermato:
il Pd che, a tutto fiato,
va da tempo dichiarando:
“Il caiman mettiamo al bando!”,

è un partito sotto scacco
pronto ad un novello smacco.
Sulla Giunta, ormai convinta
di bocciare Testatinta

al Giudizio Universale,
piove l’alt del Quirinale
con la pubblica avvertenza:
“Nazionale convivenza,

altrimenti tutto è a rischio!”
Come un cane ligio al fischio
del padrone cui ubbidisce,
il Pd giù si appiattisce

del comando nell’attesa.
La telefonata è tesa,
con un cazziatone raro
al duo Zanda Finocchiaro,

finti falchi del Pd:
“State a cuccia, fermi lì!
Se attaccate il Pdl,
ne vedremo delle belle:

dirò che il vostro partito
con un vil sconcio ha tradito
quell’accordo grazie al quale
son tornato al Quirinale,

per salvar, non la Nazione,
ma il furfante capellone”.
Con il far dei sacrestani
anche Letta ad Epifani

sotto voce suggerì:
“Aspettiamo pochi dì,
cosicché la decadenza
sia più dolce a Sua Innocenza!”

E lì tutto si è fermato.
Lo zio Gianni ne ha informato
il birbon che con la tromba
intonò Vola colomba!

Qualche giorno e si riparte
con il Colle a dar le carte
ai compari giocatori:
per sé tiene i sette e gli ori.

L’ircocervo NapoLetta
nell’usar questa ricetta
è testardo come un mulo
e ci prende per i culo.

blog MicroMega, 13 settembre 2013

Nonno coraggio

Rischio crisi, l’altolà di Napolitano. “Confido in Berlusconi”.
(la Repubblica, 8 settembre 2013)
Il Pdl: grazia totale o rompiamo.
(ibidem)
“Dell’Utri garante fra Berlusconi e i boss”.
Le motivazioni della condanna a sette anni: il Cavaliere pagò la mafia fino al 92.
(ibidem)
Berlusconi va alla guerra. Il Colle prova a fermarlo.
(il Fatto Quotidiano, 8 settembre 2013)
“B. pagava Cosa Nostra”. 40 anni fa il patto con i boss, Dell’Utri l’intermediario.
(ibidem)

Nonno coraggio

“Presidente, vuol capirla
che ora è tempo di finirla
questa storia indecorosa
di chi con aria mafiosa

tutti i giorni la ricatta?
Presidente, ancora tratta
questo fior di criminale
come un essere nomale?

Lei che guida la Giustizia
non ha visto che delizia
la sentenza su Marcello,
favoreggiator modello

della mafia siciliana?
Sembra cosa molto strana
che Lei, nonostante tutto,
tratti con un farabutto

che già quarant’anni fa
con gran generosità
i mafiosi finanziava
con Dell’Utri che mediava.

E da quel brillante inizio
Silvio prese il brutto vizio
di non rispettar la legge,
nera pecora del gregge,

sempre e ovunque malfattore.
Lei concesse a quel signore,
lungo tutto il suo mandato,
un percorso costellato

di affettuosi salvataggi,
di sapienti pilotaggi,
di un tot di complicità
grazie a firme in libertà,

di altolà utili assai
per tener lontani i guai,
di cazziate ai suoi avversari
e di udienze ai suoi compari,

nel suo ruolo notarile.
Tutto fatto con lo stile
del politico di vaglia
che par equo pur se sbaglia.

Ma ora basta, Presidente:
se il caimano è un delinquente,
stop a ignobili sofismi,
a tortuosi equilibrismi,

a bugie pro veritate
e a legal fanfaronate!
Basta fare i cagasotto
per timor di un galeotto!

Avrà letto la sentenza
ed allora con coscienza
pensi ai poveri italiani,
non a Letta e al suo domani.

Non dia retta a quei ricatti
e alla gang di mentecatti
che non pensano al padrone,
ma soltanto alle poltrone.

Siamo pien di Scilipoti
disponibili coi voti
a ogni tipo di governo:
larghe intese, appoggio esterno,

bis di Letta, mix di merda.
L’occasione non si perda
di por fine al brigantaggio.
Presidente, su, coraggio!”

blog MicroMega, 10 settembre 2013

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