Venghino, Signori, venghino

Gli Scilipoti di Renzi.
(il Fatto Quotidiano, 6 febbraio 2015)
La carica dei responsabili per il governo di Matteo.
Dall’ex sottosegretario Gentile all’ex grillina Antinori inizia il soccorso all’esecutivo.
(ibidem)
Renzi arruola 8 di Scelta civica. “Ho i voti, Berlusconi non ricatti”. Accusa delM5S: i nuovi Scilipoti.
(la Repubblica, 7 febbraio 2015)
La scelta di Verdini è Renzi.
(il Fatto Quotidiano, 7 febbraio 2015)
Alla ricerca del senatore perduto. Il governo non ha i numeri per le riforme a Palazzo Madama.
Corteggia fuorusciti M5S, Gal e Sel. Ma spera in B.
(ibidem)

Venghino, Signori, venghino

Ci fu un politico molto agguerrito
il qual, parlando a vanvera esclamò:
“Ove un parlamentar cambi partito,
al fin di rispettar chi lo votò,

dal Parlamento deve uscire in fretta
e al giro dopo ribeccarsi i voti,
battendosi con la nuova maglietta.
Basta coi Razzi e con gli Scilipoti!”

Ad inventare questo galateo
fu il nostro Salvatore Celestiale,
ma ha un brutto vizio, ahimè, Renzi Matteo:
predica bene ma razzola male.

Purtroppo il patto orrendo al Nazareno,
che piace tanto a quelli del Pd,
incomincia a piacere un po’ di meno,
non a Silvio che sempre dirà sì

fingendo di altercar col suo amichetto
che lo ricatta come e quando vuole,
ma agli ex lacchè del nano maledetto.
Pertanto al guitto è chiaro come il sole

di aver la maggioranza ballerina,
nel caso in cui l’interna minoranza
invece di far quello che si inchina
voglia punir la troppa tracotanza.

Hanno un bel dire che Civica Scelta
fu sempre fedelissima nel voto
e il fatto che al Pd corra alla svelta
non produce di certo un terremoto.

Ben altre son le mosse da indagare.
La corte ai cinque stelle dissidenti
partiti con i canti e le fanfare
per menare al Pd grandi fendenti

e che adesso, lasciato il Movimento,
sono alla caccia di qualche cadrega
che assicuri un futuro in Parlamento.
O le strizzate d’occhio allo stratega

Denis Verdini che col fiorentino
ha un’amicizia lunga ormai una vita.
In Forza Italia visto il gran casino
ed il rischio che la pacchia sia finita,

in tanti vogliono cambiar bandiera
e si affidano al tosco macellaio
che nel Pd di sistemarli spera,
alla corte del grande parolaio.

O un pizzico di Sel e un tot di Gal
che son già andati o stanno per andare
in quel Pd, Partito Nazional,
al quale tutti vogliono approdare.

Il fanfarone sta riempiendo i vuoti
piazzando, senza dubbi né imbarazzi,
carovane di Mimmo Scilipoti
e moltitudini di Antonio Razzi.

Nel veder ciò che carica il premier
per il ridere quasi ti contorci:
il Pd sembra l’Arca di Noé,
ma gli animal son solo cani e porci.

blog MicroMega, 8 febbraio 2015

San Caimano martire

Televisione e mercato dei senatori. Berlusconi indagato per corruzione.
L’inchiesta di Napoli su Saccà e le offerte a Randazzo.
(la Repubblica, 12 dicembre 2007)
La telefonata. Silvio, le attrici e l’Operazione Libertà.
La richiesta a Saccà: la Russo e la Manna utili a far saltare il governo.
(la Repubblica, 21 dicembre 2007)
Nuove intercettazioni, è scontro Rai-Mediaset. Ecco le telefonate di Berlusconi su politici e attrici.
(la Repubblica, 27 giugno 2008)
Berlusconi al Gran Bazar di Montecitorio, “caccia” ai deputati Udc e agli indecisi.
(la Repubblica, 10 settembre 2010)
Quei soldi per far cadere Prodi.
(il Fatto Quotidiano, 12 settembre 2010)
Corruzione, indagato Berlusconi. “Comprò il mio voto con 3 milioni”.
La confessione di De Gregorio che fece cadere Prodi. Il Pdl: andiamo in piazza.
(la Repubblica, 1 marzo 2013)
Operazione Libertà. B. pagò De Gregorio, così cadde Prodi.
(il Fatto Quotidiano, 1 marzo 2013)
Soldi, incarichi e ricatti. Il golpe bianco di Berlusconi che avvelenò il governo Prodi.
(la Repubblica, 2 marzo 2013)
De Gregorio: “Ho silurato Prodi con gli americani”.
(il Fatto Quotidiano, 2 marzo 2013)
Ora Berlusconi rischia la mazzata. Raduno anti-pm il 23 marzo.
(ibidem)
“Questo è solo l’inizio della valanga. Ora devono parlare Lavitola e gli altri”.
De Gregorio: “Silvio pensava alla campagna acquisti e basta”.
(la Repubblica, 3 marzo 2013)

San Caimano martire

Delinquente per sentenza,
colleziona Sua Indecenza
un processo dopo l’altro,
ma poiché è piuttosto scaltro,

più che scaltro, anzi, pirata,
fino a adesso l’ha sfangata.
Ora spunta De Gregorio,
senatore migratorio,

che di corruzion lo accusa:
“Tre milion chi li ricusa
per saltar da Prodi a qua?”
Fu l’Azione Libertà

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