Zero virgola

A colpi di zero virgola.
(la Repubblica, 5 dicembre 2015)
La previsione. L’Istat non crede a Renzi: nel 2015 + 0,7%, se va bene…
(il Fatto Quotidiano, 5 dicembre 2015)
L’indotto, un fantasma misterioso e indefinito, si aggira per l’Italia.
(il Fatto Quotidiano, 9 dicembre 2015)

Zero virgola

Che alla fine dell’attesa
sia arrivata la ripresa
sembra l’esagerazione
del ducetto fanfarone.

Censis, Istat ed affini
sono molto sibillini,
ma coi numeri che danno
dicon che resta il malanno:

un letargo esistenziale
con il Pil che lento sale.
All’inizio di stagione
Renzi fa la previsione

di un final più zero sette.
Dopo un po’ Matteo promette
che sarà più zero nove,
poi da solo si promuove

ad étoile del firmamento:
“Sarà più dell’un per cento!”
Illusion, speranze vane,
passan mesi e settimane

ed il Pil cresce assai meno.
“Matteo Renzi stai sereno…,
dopo tante piroette
sarà forse zero sette”.

E l’effetto dell’Expo?
Quante palle raccontò:
“Si faranno grandi affari,
gireranno più denari,

tanti i posti di lavoro,
una nuova età dell’oro,
con più incassi, con più tasse
che ci riempiran le casse

e faran crescere i Pil”.
Entusiasmo giovanil,
forse fu colpa del clima,
ma il Pil crebbe men di prima.

Ora grazie al Giubileo
può ripetersi Matteo:
“Se l’Expo fu un gran successo,
certo il meglio viene adesso!”

I milion vengon stanziati
e i lavori cominciati
solo pochi giorni fa
finiranno, ben si sa,

dopo la fin dell’evento
ed il Pil crescerà a stento.
Renzi e Padoan non son quelli
che, malgrado i gran cervelli,

impennare fanno il Pil.
Solo il fascino sottil
della Boschi può riuscirci
per chi da guardon la sbirci.

blog MicroMega, 10 dicembre 2015

Tronca, il supercommissario

Cala, Tronchetto.
(il Fatto Quotidiano, 4 novembre 2015)
Roma, prima mossa del commissario Tronca: via i centurioni dal Colosseo, niente foto dei turisti con loro. Gli elmi potrebbero nascondere un terrorista.
(il Fatto Quotidiano, 26 novembre 2015)
Al bando i centurioni, scatta la rivolta: “Licenziati in tronco”.
(il Fatto Quotidiano, 27 novembre 2015)
SuperTronca Bros.
(il Fatto Quotidiano, 28 novembre 2015)

Tronca, il supercommissario

Era un semplice prefetto
di normale e mite aspetto
che a Milano lavorava
mentre Sala diventava

una stella dell’Expo
che con sé lo trascinò.
Paolo Tronca è diventato,
da quel che era sempre stato,

omarin senza colore,
di Marino successore,
pronto a far con Gabrielli
una coppia da sfracelli,

l’accoppiata di Matteo
per salvare il Giubileo.
Grazie al re dei fanfaroni
su di lui piovon milioni:

eran trenta per Marino
e nel giro di un mattino
per il santo avvenimento
diventati son trecento.

Per far colpo sul ducetto
sponsor del superprefetto
tutte quante le testate
si esibiscono in leccate.

“Uomo da stival nel fango,
nonostante l’alto rango!”
“Tipo che adora i problemi
per sbrogliarli con sistemi

che ne mostran la bravura”.
“Di cibarsi non si cura:
mangia in una settimana
un’oliva all’ascolana”.

“Tronca è un sobrio e misurato
servitore dello Stato”.
“Come Stachanov lavora
giorno e notte ad ogni ora,

mai un secondo di riposo”.
“Uomo serio, rigoroso
e che un gran da far si dà
contro fame e povertà!”

“SuperTronca nel passato
anche il Tevere ha fermato,
quando dall’alveo esondò:
‘Vade retro!’ E indietreggiò”.

Giunto a Roma commissario
con un fiuto straordinario
ha capito chi comanda:
puro come un’educanda

e con fascia tricolore
dopo sole poche ore
si è a Bergoglio genuflesso
ed a lavorar si è messo.

Con la metro che va in pezzi,
con i nauseabondi olezzi
di montagne di rifiuti,
con le vie ridotte a imbuti

per le buche ed il parcheggio,
con gli scippi sempre peggio,
col timore delle bombe
che sui più paurosi incombe,

superTronca va all’attacco.
E per primi ha chi dà smacco?
A quei centurion fasulli
che coi forestier citrulli

fan le foto a pagamento:
“Via, veloci come il vento!”
Poi elimina i risciò:
“A quei mezzi dico No!

perché temo che ogni autista
occultar possa un jihadista!”
Terzo blitz dell’ordinanza:
abolisce l’uom di panza,

pur se piace al cittadino,
l’abusivo mercatino
che si fa in piazza Navona.
SuperTronca non perdona:

“Fu un appalto irregolare!
Chiuso, via, niente da fare,
perché vien, con me, in città
prima la legalità!”

Che dir del superprefetto
destinato dal ducetto
a sostituir Marino?
Come lui Tronca è un tapino,

un eccezionale flop.
Nuovamente chi sta al top
una palla ha raccontato,
come fa da quando è nato.

blog MicroMega, 30 novembre 2015

Stella, stellina

Commissario Sala, il cerchio magico nei guai con la legge.
(il Fatto Quotidiano, 21 novembre 2015)
L’incertezza “congela” la politica. Rischio Pd ai ballottaggi con M5S.
(la Repubblica, 22 novembre 2015)
Pragmatismo a 5 Stelle. Torino a tutti i costi, anche assieme ai “rossi”.
(il Fatto Quotidiano, 22 novembre 2015)
Le amministrative. Tranne Torino, restano aperte le partite in tutte le altre città.
Sala in pole position a Milano, tutti i dubbi per la Capitale.
(la Repubblica, 23 novembre 2015)
Primarie, scontro nel Pd. Il premier ora frena: “Ne parliamo a gennaio”.
“Ora moratoria”. E propone di farle il 20 marzo.
(la Repubblica, 24 novembre 2015)
“Moratoria sulle primarie”. Così Matteo zittisce i nemici.
(il Fatto Quotidiano, 24 novembre 2015)

Stella, stellina

Le elezioni comunali
di cui parlano i giornali
son qualcosa che conforta
chi le gesta non sopporta

del toscano fanfarone
ed aspetta l’occasione
di gioir perché il partito,
Renzi o non Renzi, è bollito.

Da una coppia agonizzante
concepito un dì durante
un amor senza entusiasmo,
mezzo coito, mezzo orgasmo,

malaticcio e delicato,
Matteo non lo ha ben curato.
Circondato dai suoi schiavi
nel leccargli il culo bravi,

Renzi esercita il comando
solo sul giglio nefando,
ma i Comuni e le Regioni
girar gli fanno i coglioni

ed a primavera, è noto,
i Comuni andranno al voto,
il che ben sperare fa.
Sono cinque le città

che daran più d’una rogna:
con Milano e con Bologna,
Roma, Napoli e Torino.
Dappertutto è un gran casino,

visto che in periferia,
non si sa per qual malia,
c’è una situazione triste:
il partito non esiste.

Ras locali, rottamati,
incapaci patentati,
condannati, vecchi arnesi,
birichin, geni incompresi,

son già pronti a battagliare
e il Pd non sa che fare.
C’è chi vuole le primarie,
chi: “Non sono necessarie!”,

chi le vuole con l’imbroglio,
chi vuol aggirar lo scoglio
con il voto ai salvatori
che qua e là saltano fuori,

come a Roma Malagò
e il campione dell’Expo
a Milan, quel Sala che,
pur se cocco del premier,

non è un mago nel controllo:
ancor prima del decollo
della Grande Esposizione
gli hanno, ahimè, messo in prigione

cinque collaboratori.
A Torino grandi onori
per il sindaco Fassino,
anche se è un vecchio piddino.

Rottamarlo perché anziano?
No, perché Piero è renziano!
Renzi il fiorentino putto
per prudenza stoppa tutto:

“Ne parliamo a primavera!”,
mentre in cielo a prima sera
son comparse cinque stelle.
Ne vedremo delle belle!

blog MicroMega, 25 novembre 2015

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