Taci, il pm ti ascolta!

“Fatture false per 195 mila euro”. I pm convocano i coniugi Renzi.
(il Fatto Quotidiano, 18 marzo 2018)
Babbo Renzi attacca le Procure. “Non mi faccio più interrogare”.
(il Fatto Quotidiano, 23 marzo 2018)
Consip, l’incontro fra babbo Renzi e Romeo a Firenze. Nell’estate del 2015 il padre dell’ex premier Pd, che da mesi nega, avrebbe visto l’imprenditore in un bar.
(il Fatto Quotidiano, 27 marzo 2018)
“Consip, no complotti: prove su papà Tiziano e Scafarto reintegrato”. Il Riesame riabilita il maggiore e le indagini.
(il Fatto Quotidiano, 28 marzo 2018)
Alta pressione.
(il Fatto Quotidiano, 29 marzo 2018)

Taci, il pm ti ascolta!

Babbo Renzi è nei pasticci.
Mentre il figlio fa i capricci
poiché a calci nel sedere
l’han privato del potere,

il suo augusto genitore
ogni giorno ha un colpo al cuore.
Per la Consip già indagato,
par che più di un magistrato

si interessi di Tiziano,
faccendiere di Rignano.
Le ultime buggerature
sono due mega fatture

dall’oggetto misterioso
che un pm malizioso
ed infam ritien sospette.
Non son fatti da manette

ma la cosa va chiarita
e il papà e la mamma invita
in Procura da indagati.
Babbo attacca i magistrati:

“Basta con questo bordello!
Pur se cittadin modello,
tutti i dì son sui giornali
come i veri criminali

che delitti hanno commessi.
Quattro anni di processi
fatti sol sui quotidiani
con accuse a piene mani

di terribili nequizie.
Mille fughe di notizie,
grandi scoop, false certezze
non per le mie nefandezze

o per qualche grave torto,
ma per il cognom che porto!
Più che accuse son congiure.
Uso di false fatture?

Traffico in influenze?
Sono stanco di sentenze
pubblicate sui giornali
prima che dai tribunali.

E la falsificazione
delle prove di un birbone
qual Scafarto, un disonesto?
Per oppormi a tutto questo

ho deciso che farò:
da domani mi asterrò
dal rispondere in giudizio!”
Qui finisce il suo comizio.

Nonostante il suo discorso,
la Giustizia fa il suo corso.
Par che il babbo di Matteo
ed il trafficon Romeo

si sian frequentati al bar –
l’ha provato non il Var,
ma dei cellular le celle –
per le loro marachelle.

Fatto da Tizian smentito
anche al figlio impensierito
per le mosse del papà
che intrallazza per campà.

Ma difender l’indagato
è ogni dì più complicato.
Pare infatti che Scafarto,
del Noe capo del reparto

e caramba veterano
che ha incastrato il sor Tiziano,
non sia a capo di un complotto,
come dice il giovinotto.

Non è un falsificatore,
ha commesso qualche errore
come capita talora
a chi con passion lavora

e perciò, riabilitato,
al suo posto è reintegrato.
Causa del Riesam la mossa
per Tizian l’affar si ingrossa.

Ma non serve un tribunale
per saper se è un criminale
od un cittadin virtuoso:
basta interpellar Lombroso!

blog MicroMega, 16 aprile 2018

Rignano, paradiso perduto

“Sì, il generale disse: Tiziano stai lontano da certi personaggi”. Daniele Lorenzini, sindaco di Rignano, riferì la frase di Saltalamacchia ai pm. E da allora è gelo con Renzi senior.
(la Repubblica, 15 aprile 2017)
Lotti accorre al comizio di Rignano dove si promettono anche aeroporti. A sostegno di Uccella. La candidata del “babbo” contro il sindaco uscente ex dem.
(il Fatto Quotidiano, 10 giugno 2017)
Babbo Renzi sbaragliato in casa dal superteste. Dolori. Vince Lorenzini che accusa Tiziano.
(il Fatto Quotidiano, 13 giugno 2017)

Rignano, paradiso perduto

Il paese di Rignano,
celestial borgo toscano,
fu dai più lontani dì
roccaforte del Pd

che ebbe come segretario
cittadino il leggendario
babbo con la barba bianca
sempre in cerca di palanca.

Sindaco, tal Lorenzini
fra gli amici più vicini
alla santa Trinità
di Matteo, mamma e papà.

E’ il paese delle fate
fra gustose braciolate
e cin cin fra bevitori,
fra una gita a Medjugorje

e una messa al dì di festa.
Tutti amici, mai tempesta,
un paese che è una pacchia
dove pur Saltalamacchia,

dei caramba comandante,
spesso è commensal brillante.
Ecco, il voto è ormai vicino
ed il gotha cittadino

con Tiziano ha decretato:
“Lorenzini è candidato
poiché ha amministrato bene”.
Qui comincian le sue pene…

Babbo fa una braciolata
e qui arriva la soffiata
del caramba che, suadente,
“Stai lontan da certa gente…”,

alludendo a Russo, un tale
che lo porta verso il male,
dice al babbo del ducetto.
Lorenzini, poveretto,

ha sentito la battuta
ed, ahimè, non l’ha taciuta
a chi indaga su Tiziano
non più buon samaritano,

diventando lì per lì
un nemico del Pd.
“Lorenzini è un traditore!”
La candidatura muore

ed arriva il ribaltone
per far fuori quel cialtrone
che da canarino canta.
Eva Uccella lo soppianta

e da sua vice qual era
contro il sindaco si schiera.
A Rignano in pochi dì
piomba almen mezzo Pd

a sostegno della Uccella.
Tutti fanno passerella,
Renzi e tanti suoi compari,
Lotti e sottosegretari,

con la mercanzia più varia:
la stazione ferroviaria,
una bella via fluviale
con recupero ambientale,

i laghetti, l’aeroporto.
Pur Tizian, dato per morto
perché troppo intrallazzone,
ai giardini del Bombone

ricompare in stile alfiere
sventolando le bandiere.
Lorenzini, il contendente,
corre come indipendente,

senza sponsor, senza soldi,
senza appoggi di Leopoldi.
Giugno, è l’undici, si vota.
Eva Uccella, la devota,

al trionfo si prepara…
Ma, ahimè, l’urna è stata avara,
Lorenzini l’ha stracciata
e la Uccella fu uccellata.

blog MicroMega, 18 giugno 2017

Babbini cari

Etruria, fu Bankitalia a dire no al direttore di Boschi & Carboni.
(il Fatto Quotidiano, 17 gennaio 2016)
Babbino caro.
(il Fatto Quotidiano, 22 gennaio 2016)
Boschi mente: ecco le prove. 2014 summit in casa su Etruria. 2015 Unicredit si attivò per lei.
(il Fatto Quotidiano, 11 maggio 2017)
Unicredit, Ghizzoni affidò il dossier alla top manager.
(ibidem)
La telefonata. Renzi chiamò papà Tiziano: “Non dire bugie, non ti credo”.
(il Fatto Quotidiano, 16 maggio 2017)

Babbini cari

Dopo tutto il gran baccano
perché il golden boy e Tiziano
dai pm intercettati
sono stati pubblicati,

grande scoop!, possiam narrare
cosa han detto al cellulare
circa un paio d’anni fa
monna Boschi e il suo papà.

“Caro babbo, ma che fai?
tu mi metterai nei guai
per la storia dell’Etruria!
Maria Elena si infuria –

Io ti ho fatto fare il vice
ed in men che non si dice,
zitto, zitto, chiotto, chiotto,
hai piantato un gran casotto!”

“Veramente…” “Parlo io:
perché hai finanziato zio,
il fratello della mamma?
Lo sai che quell’uomo è un dramma,

non ha il becco d’un quattrino,
sempre vuoto il borsellino
e gli dai i finanziamenti?”
“Sai com’è, siamo parenti…”

“Basta! Siam persone adulte,
hai pagato supermulte
poiché fai male il banchiere,
passi per bancarottiere,

fraudolento per di più!
Io mi faccio il culo… e tu
mi rovini la scalata
al poter con quel pirata

che all’Italia dà una svolta!”
“Fammi dire…” “Taci e ascolta: –
Lei continua senza freni –
perché vendi dei terreni

e ti fai pagare in nero?
Spiegami, ma sii sincero!”
“Se mi fai parlar, procedo…”
“Tempo perso, non ti credo!

Con la ‘ndrangheta ti metti
in affar molto sospetti,
finirai presto in galera
ed addio alla mia carriera!”

Babbo cerca di parlare,
Lei continua a domandare
con un impeto da strega:
“Chi ti ha fatto far congrega

con Carboni, quel massone
che di Gelli fu amicone?
Se la mamma lo sapesse
dir farebbe cento messe,

poiché la massoneria
è una grave anomalia.
Frequentare certa gente,
caro babbo, è sconveniente.

Vuoi che arrivi una gazzella
e ti porti in una cella?
Quante volte l’hai incontrato?
Chi mai te lo ha presentato?”

Babbo dà le spiegazioni:
“A portarmi da Carboni
fu Mureddu, Valeriano,
grande amico di Tiziano,

babbo del rottamatore…”
Lo interrompe con furore
Maria Elena e s’incazza,
per la rabbia sembra pazza:

“Quante volte ti ho spiegato
che Tiziano va evitato
con il suo giro di merda?
La pazienza vuoi che perda?

Lascia stare Medjugorje,
da quel giro tienti fuori
o in prigione, prima o poi,
finiremo tutti noi!”

“Hai ragione, figlia mia,
forse ho fatto una follia:
me ne pento, mi perdoni?”
“Sì. Ora vado da Ghizzoni…”

blog MicroMega, 22 maggio 2017

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