21 novembre 2010
Si dice che il Berlusca sia bollito
ed è pertanto dolce immaginare
la pena con la qual verrà punito.
Ad Antigua potrebbe rifugiare,
truccato da turista con bermuda,
esule, come il povero Bettino
oppur trovar qualcun che lo rinchiuda
a Sant’Elena, stil Napoleino.
Potrebbe, come fece il buon Gesù,
finire crocefisso fra i ladroni
oppur, come Benito, a testa in giù
a Piazzale Loreto a penzoloni.
Potrebbe far la fine di Saddam,
impiccato dagli irachen crudeli
o morir, pugnalato da un infam
che le fattezze di Gianfranco sveli.
Potrebbe, come Adolfo, suicidarsi
ad Arcore avvinghiato a Sandro Bondi
oppur trent’anni di galera farsi
per espiare i suoi crimini immondi.
Potrebbe far la fine di Sindona
dopo avere sorbito Illy caffè
oppure su un’elettrica poltrona
finire la carriera da premier.
La pena che il Berlusca preferisce?
Circondato da stuoli di mignotte,
la morte per infarto lo ghermisce
mentre arrapato tutte se le fotte.
Milioni d’italiani, brava gente,
vorrebbero punir l’anzian tribuno
assestandogli, delicatamente,
milion di calci in cul, uno per uno.