6 febbraio 2011
Mentre Mubarak è sotto pressione,
agli Esteri il ministro cosiddetto
fa alla Mendola slalom da campione
e grida a Roma che quell’alloggetto
è certa proprietà del vil cognato.
L’Egitto ha cancellato dall’agenda.
Ma un cronista curioso che ha indagato
ha scoperto una cosa proprio orrenda:
è sol per colpa sua Cairo in rivolta.
Quando il boss vide Ruby, grazie a Fede,
la sua mente ne fu così sconvolta
che a Frattini un brutal ordine diede:
“Son stufo d’aver Bondi per amore,
di Hosni la nipote fammi avere
e convinci l’anziano dittatore
che alla Cultura Bondi timoniere
per piramidi e Sfinge è il toccasana”.
Grazie a Franco lo scambio andò a buon fine:
al Cavalier la giovane egiziana
e all’Egitto montagne di rovine.
Tutte le tombe a Luxor son crollate,
la Sfinge se n’è andata in tutta fretta,
le piramidi sono sprofondate
e alle mummie è venuta la caghetta.
Il Nilo si è asciugato all’improvviso,
è crollata la mega diga a Assuan
e il popolo è in rivolta ben deciso
a cacciar dall’Egitto l’italian.
Sul capo dell’anziano dittatore
si vanno accumulando nere nubi,
mentre ad Arcore l’Unto del Signore
fa il bunga bunga con Karima Ruby.