12 settembre 2010
La coppia Silvio-Bossi è nel casino,
l’un dice: il voto è brutto, l’altro: è bello,
ma il capo non è tale, è un burattino
nelle man del puparo col randello:
“Corriamo al Colle da Napolitano
per ottener che Fini si dimetta
e che torni a votare l’italiano,
a novembre o dicembre in tutta fretta!
Altrimenti milioni di leghisti
scenderanno dai monti minacciosi…”
Si aggiunge a Bossi il re dei giornalisti,
autor di editorial sempre ossequiosi
al voler del munifico padrone:
“Stia ben attento il capo dello Stato
a non permettere un ribaltone
con un governicchio…uomo avvisato!”
L’opposizion ribatte, fanfarona:
“Non abbiamo timore di votare
poiché per Silvio la campana suona
ed il Pd è pronto a governare”.
Grande come una casa è la bugia:
non hanno candidato né programma,
non sanno con chi andare in compagnia,
fra quelli che a Di Pietro dicon: smamma!,
sognando l’Udc e Pierferdinando
e chi vorrebbe le sinistre varie,
mentre stan tutti quanti litigando
sul fare oppur non fare le primarie.
Se queste son le forze sul terreno,
per rendere accettabile il futuro
possiam buttarci sotto il primo treno
o ingoiare un confetto di cianuro…