Sotto a chi tocca

10 ottobre 2010

Fino a quando gli ha detto: “Silvio, ok!”
l’ha lodata e abbracciata lusinghiero,
fino al brutal: “Una velina sei!”
e a offrirle allo Sviluppo il ministero.

Ma bastò dir che “La ripresa è lenta,
l’evasione fiscal sbalorditiva
e non fummo i miglior nella tormenta”
per scatenar l’azione punitiva.

Va all’attacco il Giornale di famiglia
il qual coi suoi sicari prezzolati
si appresta ad inondarla di fanghiglia.
“Emma, rompicoglioni, ci hai stufati!

A causa delle critiche al premier
per venti giorni romperemo il cazzo,
preparando uno splendido dossier
che ti procurerà molto imbarazzo!”

Dopo Boffo, Veronica e Mesiano,
dopo Gianfranco, Sircana e Fassino,
i sicari col manganello in mano
attaccan la regina del tondino.

Ma li intercetta Woodcock… “Maledetto! –
tutta la destra per lo sdegno avvampa –
Se è proibito un ricatto per l’ometto
che fine fa la libertà di stampa?”

Difendono il Giornale del fratello
Sandro Bondi, Cicchitto, il piduista
con Gasparri, Castelli e Quagliariello.
“La legge sul bavaglio torna in pista!

Son permessi i dossier ed i ricatti –
va urlando il Cavalier sempre più truce –
e i magistrati stiano zitti e quatti!”
S’alza un coro entusiasta: “Duce, Duce!”

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