5 settembre 2010
Accolto all’aeroporto di Ciampino
da un ministro degli Esteri ectoplasma,
è arrivato il feroce Saladino
per il qual Berlusconi si entusiasma.
E’ il solito Gheddafi fanfarone
che arringa cinquecento ragazzotte
invitandole a pronta conversione.
Che mostra pettorute poliziotte
e una mandria di berberi cavalli
per stregare ottocento mentecatti
che a cena gli s’inchinan da vassalli.
Che agli europei fa perfidi ricatti
minacciando grandi invasion di neri
se non pagan montagne di quattrini
per mandare i disperati ai cimiteri,
fingendo di non essere assassini.
Va bene sputtanarsi per gli affar,
in primo luogo quelli personali,
va ben prender lezioni da Muhammar
per migliorar le azion dittatoriali,
va bene l’invidiarlo perché scopa
senza necessità di alcun ruffiano
né di sborsar quattrini per la topa,
va bene accontentar Bossi, il padano,
nel tenere lontano l’immigrato
che muore in Libia senza gran clamore.
Ma c’è un altro motivo ben celato
per le passion che l’Unto del Signore
coltiva per l’infame colonnello:
quando lo cacceremo a calci in cul
il nostro ignobile dittatorello
correrà da Muhammar, in un tukul..