1 ottobre 2012
Una beffa, una vera presa in giro,
parole vuote piene di bugie
con la stesura di un final papiro
ch’è una summa di paraculerie.
Che tre tecno-ministri e un presidente,
del Capo dello Stato le colonne,
sian presi per il culo bellamente
da un mistificator come Marchionne
non può certo stupire gli italiani,
ben consci che dei tecnici le schiere
son severe coi poveri e gli anziani
ma dolci con la gente di potere.
“Giuriamo che in Italia resteremo!”,
senza chiarire in qual stabilimenti.
“Ciò che qui non vendiamo esporteremo
all’estero, negli altri continenti!”,
senza dire che qui stanno vendendo
le macchine che stan facendo altrove.
“Ricerca e innovazion? Sarà stupendo
il farle qui, ma quando avrem le prove
che il mercato dell’auto finalmente
avrà ricominciato a funzionare!”,
senza dir che a quel punto certamente
troppo tardi sarà per innovare
e lanciar tecnologici modelli.
“Ovviamente i quattrini ci darete,
prendendoli dai popolar borselli
e per due anni almeno pagherete
la cassa integrazione agli operai,
scordando i vincoli della Fornero”.
Al sentire i voler dei parolai
Monti entusiasta ha accolto al cimitero
dell’auto il funeral, come un becchino.
“Tre punti fermi, è stato un gran successo
per la nostra città!” grida Fassino,
come già Chiamparino fatto fesso.
Ma il più felice è Bonanni Raffaele
che sostiene che i gufi son smentiti.
E, azzerata la Fiom, corre fedele
a incassare i quattrini pattuiti.