Renzi: “Persi 20 anni, ora cambiamo”. E boccia amnistia e indulto: un errore.
Pd, parte la sfida: “Il governo va avanti, se fa”. Finocchiaro nel mirino.
(la Repubblica, 13 ottobre 2013)
“E’ da un anno che io sto con il sindaco, ma per D’Alema l’affetto resta intatto”.
Latorre: lo so che dicono che sono un infiltrato dell’ex premier, ma i fatti smentiranno la diceria.
(ibidem)
E la rete prende in giro gli slogan alla rovescia e la “freccia” del sindaco.
(ibidem)
Renzi, no a Letta e al Colle. “L’amnistia è un autogol”. L’ex rottamatore inizia le primarie da Bari.
“Presenteremo una proposta sulla legge elettorale. Sosteniamo il governo se fa le cose”. Quirinale irritato.
(il Fatto Quotidiano, 13 ottobre 2013)
Renzi, il caimino
Alla Fiera del Levante
Matteo Renzi, scoppiettante,
tutto in grigio e con cravatta,
con fatica si arrabatta
a non attaccare Letta,
ma la semplice frasetta
”Se il governo fa, va avanti”
sembra proprio che lo schianti
poiché Enrico, a quanto pare,
tanto avanti non sa andare.
Con stil tardoveltroniano
tra un boy-scout e Celentano,
con toscano bla, bla, bla
e allettante vacuità,
il brillante giovinotto
tira fuori il nuovo motto
ch’è “L’Italia cambia verso”,
lamentando il tempo perso
dai futuri rottamati
nei vent’anni ormai passati.
“Son crollati voti e iscritti,
o cambiamo o siamo fritti!”
Con l’Europa se la prende,
e con le due leggi orrende
Bossi-Fini e Giovanardi
e a Re Giorgio spiega: “Guardi
che l’indulto e l’amnistia
son la stessa anomalia
di chi segna un’autorete,
poiché a tutti insegnerete,
se in galera non si sta,
che non c’è legalità”.
“Il Porcellum va cambiato,
ma togliamolo al Senato
dove, con la Finocchiaro,
ben sicuro sta al riparo.
Basta con le larghe intese!
Per il bene del paese
senza la turpe alleanza
torneremo all’alternanza
che l’orrendo inciucio svelle!
Noi sarem le sentinelle
di un sistema bipolare
che l’Italia può salvare!”
“Consultando gli insegnanti,
da domani andremo avanti,
cominciando dalla scuola”.
Mentre i fan fanno la ola,
ecco l’ultimo schitarro:
“Molti spingeranno il carro,
ma nessun vi salirà.
Basta coi quaraquaquà!”
Troppa grazia, Sant’Antonio!
Renzi par proprio un demonio
nell’offrir con furberia
la fasulla mercanzia!
Nessun dubbio che Matteo,
sceso in campo nel torneo,
sia campione di mendacio.
“Oggi è come il primo bacio,
tanto per incominciare…
Poi saprem continuare!”
Ma poi guardi le sue fiamme
e ti vien da dire: “Jamme!”,
velocissimo scappando:
son Latorre con Burlando
e con Boccia l’ex lettiano.
Renzi è un piccolo caimano!
blog MicroMega, 14 ottobre 2013