Berlusconi si stava trasfigurando, ma un nastro ce l’ha ridato.
(il Fatto Quotidiano, 3 luglio 2020)
Dall’audio a Forza Italia viva, il disperato renzusconi bis.
(il Fatto Quotidiano, 4 luglio 2020)
Ma Forza Italia è tentata dall’intesa con dem e grillini sulla legge elettorale.
(la Repubblica, 5 luglio 2020)
A volte ritornano
Di clan e fan il meneghino ometto
viveva circondato dall’affetto
e gli avversari avevano scordato
quanto fu burrascoso il suo passato,
incanutiti dal passar degli anni
se non indeboliti dai malanni.
Perso il ricordo delle birbonate
a innocue gherminelle declassate,
di Silvio si parlava sottovoce
come di un vecchio che oramai non nuoce
e suscita una grande nostalgia
che le antiche vergogne spazza via.
Sui vantaggi del Mes qualche intervista,
qualche saggezza da vecchio statista,
andava tutto per il verso giusto
per far scordare il turpe bellimbusto.
Fino all’arrivo del nastro fatale
di un giudice oramai cimiteriale
che vuol spacciare per perseguitato
il malfattor che aveva condannato.
E a quasi tutti torna la memoria
su Silvio e sulla sua nefanda storia.
Sull’imputato in fuga dai processi,
sull’eterno conflitto di interessi,
su Mangano Vittorio eroe mafioso,
su De Gregorio senator costoso.
Sulle cene eleganti e le Olgettine,
su sentenze comprate senza fine,
su Dell’Utri per mafia condannato
che con il suo silenzio lo ha salvato.
Su Emilio Fede, Tarantini, Mora
e la Minetti con la mise da suora,
su Guido Bertolaso e la sua cricca,
sullo spread a seicento che ci impicca.
Su L’Aquila e sulle sue casette,
sul G8 e le torture abiette,
sull’aiuto costante agli evasori,
sulle notti con Ruby rubacuori,
di Mubarak la bella nipotina.
Sull’Italia portata alla rovina.
Chi non vuol ritrovare la memoria
è il toscano boy scout. Triste la storia:
Verdini lo portò da Berlusconi
e sono diventati due amiconi.
Al Nazaren governo a larghe intese
fino a quando purtroppo il vecchio arnese
fu per frode fiscale condannato
e poi cacciato a calci dal Senato.
Dopo un po’ d’anni di febbrile attesa
or la fiamma d’amore si è riaccesa
ed il sogno di Renzi si realizza:
di due partiti farne uno in lizza.
Da Forza Italia e da Italia viva
prossimamente nell’agone arriva
il Forza Italia viva, nullità
che il povero Pd ricatterà.
Poiché dove c’è Renzi c’è ricatto,
dove c’è Berlusconi c’è misfatto,
dove annaspa il Pd c’è debolezza
e dove c’è il sistema c’è schifezza.
blog MicroMega, 7 luglio 2020