La ministra dimezzata

La vulnerabilità di un ministro.
(la Repubblica, 19 novembre 2013)
Ligresti, nuove ombre su Cancellieri.
(la Repubblica, 21 novembre 2013)
La Camera la salva, poi escono i verbali dell’inchiesta Fonsai.
(ibidem)
Il Guardasigilli: “Né bugie né favori a Ligresti”.
(ibidem)
Pasticcio doroteo.
(ibidem)
Fiducia senza applausi al ministro dimezzato.
(il Fatto Quotidiano, 21 novembre 2013)

La ministra dimezzata

“Eccellenza Cancellieri,
su, cerchiamo d’esser seri.
Non vuol esser dimezzata,
ma da sola si è azzerata

nel difendere i Ligresti
al momento degli arresti.
Lei non vive il suo calvario
per il gesto umanitario.

Non è la perorazione
per la vip che sta in prigione
che lo scandalo scatena,
ma il sospetto retroscena

di quell’altra sua chiamata
in cui Lei si è dichiarata
pronta a muoversi a favore
della gang di Salvatore:

“Farò ciò che serve fare,
su di me tu puoi contare
e non fare complimenti”.
Per non dir dei suoi commenti

sull’arresto della banda
che la cronaca tramanda:
“Non esiste!” “Non è giusto!”,
quattro volte. Che disgusto,

Eccellenza Cancellieri!
Lei non parla dei misteri
di “quel giorno maledetto”
nel qual forse il figlioletto

la voragine scoprì
e in un amen si arricchì.
Per non dir della bugia,
Eccellenza Anna Maria,

sulle sei telefonate
che in quei giorni ha indirizzate
suo marito ad Antonino,
il fratel del malandrino.

“E’ un dottore e ci assisteva…”.
Ma chi vuole che la beva?
In un tal mega pastrocchio
Lei, ministro, fa Pinocchio

con un naso lungo assai
causa il figlio e la Fonsai.
Se per Letta il caso è chiuso,
fra i Ligresti ed i Peluso

resta ancor qualche pendenza
da trattar con reticenza.
Ma, custode dei sigilli,
Lei giochicchia coi cavilli,

con il detto e non compreso,
col non detto e sottinteso,
con la mezza verità
bugia per l’altra metà

Lei che dice, da indignata,
che è sincera ed illibata,
ligia al Codice Penale,
servitor sempre leale

delle nostre Istituzioni,
nelle sue argomentazioni
si è scordata una parola,
una parolina sola:

Etica. L’ha già sentita?
Oggi forse si è smarrita,
non è più tanto di moda,
ma chi ad un governo approda

non dovrebbe farne a meno.
Replicare senza freno:
“Non commisi alcun reato
e nessuno ho mai ingannato!”

in politica non basta.
Senza l’Etica si è casta,
si è nipote del sovrano,
Sua Maestà Napolitano!”

blog MicroMega, 24 novembre 2013

Pd, Partito defunto

La “Speranza” di Berlusconi: un Pd garantista.
(il Fatto Quotidiano, 9 luglio 2013)
Berlusconi, subito la sentenza. Mediaset, la Cassazione decide il 30 luglio. Insorge il Pdl.
(la Repubblica, 10 luglio 2013)
La sentenza: B. pronto a tutto.
(il Fatto Quotidiano, 10 luglio 2013)
Il Pd si spacca sullo stop ai lavori. No dei renziani: “Un suicidio”. Epifani al Pdl: basta tirare la corda.
(la Repubblica, 11 luglio 2013)
Bindi: “Un errore assecondare l’eversione. Io non ho votato perché così moriamo”.
(ibidem)
Il Pd si cala le brache. “Ma solo per un giorno”.
(il Fatto Quotidiano, 11 luglio 2013)
Processo Berlusconi, scontro nel Pd.
(la Repubblica, 12 luglio 2013)
I militanti processano i vertici del Pd.
“E’ ora di finirla con i compromessi. State realizzando i desideri di Silvio”.
(ibidem)
Napolitano: “E’ un momentaccio”.
(ibidem)
In ginocchio dal caimano. Gli elettori Pd in rivolta.
(il Fatto Quotidiano, 12 luglio 2013)

Pd, Partito defunto

Par l’inciucio diventato
non più evento travagliato
da accettar con riluttanza
solo come estrema istanza

in difficili momenti:
eversion, sommovimenti,
alluvioni, terremoti,
invasione di ostrogoti.

Ora è stile di governo,
non occasionale, eterno.
Dagli inciuci transitori
fra sezioni ed oratori,

fra compagni del Pci
e sodal della Dc,
grazie ai qual spartir gli affari,
, le poltrone ed i denari,

siam passati ad altro stile.
Ex compagni, baciapile,
corruttori, piduisti,
lacchè, gnocche e socialisti

stanno insiem nella melassa
che non sol tutti li ingrassa,
alla faccia di chi ha fame,
ma nasconde il ruolo infame

che si è dato questa gente:
salvar Silvio, il delinquente.
Malfattor, servi e pulzelle
che stan dentro il Pdl

sono ormai disposti a tutto
per salvare il farabutto:
invasion di tribunali,
arzigogoli legali,

piazze, stop al Parlamento,
Aventin, sovvertimento.
E hanno tutte le ragioni:
fatto fuori Berlusconi

che fin qui li ha finanziati,
saran tutti rovinati,
esodati del potere.
Ma che cosa han da temere

i falliti del Pd?
Perché han detto sempre sì
a favor di quel Brighella
evitandogli la cella

o la latitanza ricca?
In realtà l’immonda cricca
a suo tempo messa in vita
da Ds e Margherita,

cricca nacque e tal restò,
mai partito diventò,
fra litigi e discussioni.
Solo grazie a Berlusconi,

il suo falso oppositore,
del Pd palpitò il cuore.
Quando Silvio sparirà
quella cricca morirà,

come muore un poveraccio.
“Questo è proprio un momentaccio…”
dice il Capo dello Stato,
che a morire lo ha aiutato.

blog MicroMega, 15 luglio 2013

Bavaglio

Intercettazioni, Alfano media con Fini. Ora lo scoglio sono le inchieste in corso.
(la Repubblica, 28 maggio 2010)
Legge bavaglio. Giuristi contro la norma transitoria. “Violata la parità di trattamento”.
(la Repubblica, 31 maggio 2010)

Bavaglio

Ci son gravi problemi in tutto il mondo:
marea nera nel mar della Luisiana
che sgorga dall’Atlantico profondo,
la pedofila grana vaticana

scoppiata nella Chiesa dell’Irlanda,
la crisi della greca economia,
il fumo del vulcano dell’Islanda
con il traffico aereo in agonia.

E noi che abbiamo fior di competenti
capaci di risolvere i problemi
li lasciamo trattar da delinquenti
dai magistrati rossi…Che sistemi! Continua a leggere

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