Piccolo mondo antico

Il tramonto dal Quirinale. D’Alema, Casini: il piccolo mondo antico si ritrova per il libro di Napolitano.
(il Fatto Quotidiano, 14 dicembre 2013)

Piccolo mondo antico

Montecitorio, appaion tre fantasmi
per presentare il libro d’un di loro
e della muffa sentono i miasmi
gli intervenuti al triste concistoro.

L’Europa è il tema de “La via maestra”,
il libro scritto da Napolitano
quand’era ancor direttor d’orchestra,
ma uscito quando non è più un titano.

Le larghe intese, divenute strette,
si sono dimostrate insufficienti
a trasformare delle marionette
in politici bravi e competenti

ed il Re, oltre i meriti osannato
come autor di sapiente pilotaggio,
or si ritrova vecchio pensionato
cui suggerir di darsi al giardinaggio.

Anche l’Europa, oggetto del suo amore,
non sembra più goder buona salute
nelle man di chi ha fatto del rigore
la tomba di Nazioni ormai spremute.

Ad officiare il rito letterario
D’Alema, il rottamato da Matteo,
fino a ieri statista leggendario
ed oggi vittima dei marameo

delle giovani leve del partito
che, maneggiando la renziana scopa,
con gesto dell’ombrello e medio dito,
non voglion candidarlo per l’Europa.

A Massimo si affianca quel Casini
che il Centro va da sempre predicando
con risultati che chiamar meschini
sembra una lode per Pierferdinando.

Fallì con Fini, rifallì con Monti,
fallì con Montezemolo Cordero
ed ora, grazie ai vil camaleonti
che hanno Angelino come condottiero,

di fallimenti recordman sarà.
Sembrano il simbolo di un Mondo Antico
Napolitano e i due quaraquaquà
che, pur ormai contando come un fico,

ancor s’illudono d’essere potenti.
Non sanno che, caduto Berlusconi,
cadranno i pavidi, i conniventi,
chi lo tenne lontan dalle prigioni.

Il trio pertanto sta per decadere:
farà Pierferdinando il chierichetto,
D’Alema sarà un buon conferenziere
e Giorgio Re arretrerà a cadetto.

blog MicroMega, 18 dicembre 2013

Kyrie eleison. Giorgio, pietà!

Il Pd contro se stesso dice no all’abolizione del porcellum.
(il Fatto Quotidiano, 30 maggio 2013)
La preoccupazione di Napolitano: “Riforma del porcellum a rischio”.
(la Repubblica, 30 maggio 2013)
Fondi pubblici ai partiti. Tutti i trucchi della legge.
(il Fatto Quotidiano, 1 giugno 2013)
Visco: “Scordatevi il taglio Imu e i soldi per le grandi opere”.
(ibidem)
Maroni taglia a Bossi 850 mila euro. “Chi non condivide la linea se ne va”.
(la Repubblica, 1 giugno 2013)
Ma Berlusconi non accetta diktat. “Il porcellum non va demonizzato, meglio pensare a modifiche minime”.
(la Repubblica, 2 giugno 2013)
Letta: “Meno tasse sul lavoro. La disoccupazione giovanile dovrà scendere sotto il 30%”.
(ibidem)
Napolitano: “Basta perdere tempo”. Letta: cambiare il voto per il Colle.
(ibidem)

Kyrie eleison. Giorgio, pietà!

Nel pensare ai personaggi
che non son più nei paraggi
ci sarebbe da gioire.
Bossi, della Lega il Sire,

rutti, insulti e dito medio,
se non proprio in un famedio
è da un po’ fuor dai coglioni,
ramazzato da Maroni

che gli toglie la paghetta.
Fini, immagine perfetta
del volere e non potere,
salutato il Cavaliere, Continua a leggere

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