Un suk a Palazzo Chigi

Ritorna il suk (e il Nazareno sotto banco)
(il Fatto Quotidiano, 16 settembre 2015)
La riforma si fa di corsa, Renzi sgambetta Grasso.
(il Fatto Quotidiano, 17 settembre 2015)
Mostri leggendari, pastori erranti, fauni: è la Costituente renziana.
(il Fatto Quotidiano, 18 settembre 2015)
Alfano, Verdini & Tosi: “Il Pd è la nostra casa”.
Il Partito della Nazione è cosa fatta: “Rimangono solo posti in piedi”.
(il Fatto Quotidiano, 19 settembre 2015)
Metamorfosi. La neorottamatrice Finocchiaro. Dall’Ikea a Zia Costituente, ecco “Annuzza”, la renziana.
(il Fatto Quotidiano, 20 settembre 2015)
Attacco al Senato. Il premier dà ordini anche alla seconda carica dello Stato.
(il Fatto Quotidiano, 21 settembre 2015)

Un suk a Palazzo Chigi

La riforma del Senato
è un ignobile mercato
nel qual Renzi, italo faro,
da perfetto pataccaro

infinocchia ogni cliente,
come a un suk nel Medio Oriente.
Seggi, cariche, favori,
posti dove non lavori

pur se incassi le prebende,
offre a chi l’anima vende
e con l’anima il suo voto.
Già il caimano fu ben noto

per gli orribili intrallazzi
con gli Scilipoti e i Razzi,
ma al confronto con Matteo
era un onest’uomo il reo.

Il Nonnin Costituente,
con passato che non mente
sulla sua democrazia,
a Matteo mostra la via.

Grazie a Re Napolitano
il Senato del toscano
sarà lurida schifezza,
dove brilla la sconcezza

di un bel po’ di celestiali
consiglieri regionali
con lo splendido passato
di campion di peculato.

Per portar la legge in porto
c’è il lavoro molto accorto
di un terzetto fra i più loschi:
la ministra Monna Boschi

che difende questa legge
come un can difende il gregge.
Col sorriso più splendente
per incoraggiar la gente

ogni critica rintuzza.
Il timone tiene Annuzza
Finocchiaro, siciliana
che con Renzi si scalmana

contro il Presidente Grasso.
Ha compiuto il grande passo
e oggidì, renzianamente,
fa la Zia Costituente.

Terzo è Lotti, il lampadina,
il qual grazie all’agendina
ed al suo pallottoliere
tiene conto delle schiere

di chi è contro e chi è a favore,
assordato da clamore
di chi vuol salire a bordo,
ad un triste avviso sordo:

“Ci son solo posti in piedi!”
Guardi i nuovi arrivi e vedi:
Tosi con la sua pulzella,
senatrice Bisinella,

ex grillin, falsi statisti,
verdinian, fittian, forzisti,
vecchi mostri leggendari
come Vìllari o Villàri.

E’ lunghissimo il corteo
che santifica Matteo,
il qual da novel ducetto
sta marciando a busto eretto.

La pugnace minoranza
del Pd isolata avanza,
pronta a far la sua sommossa.
Ha già un piede nella fossa,

ma si finge battagliera:
“Scateniamo la bufera!
e al brillar del primo lampo
impaurita cerca scampo

sotto l’accogliente ombrello
del partito del pivello.
Renzi vince un’altra volta:
la Democrazia è sepolta,

la sinistra ormai allo sbando,
con un sol uomo al comando,
seduttore di cervelli.
Renzi, in stile Licio Gelli.

blog MicroMega, 23 settembre 2015

L’ultimo saluto

Il sistema Napolitano: garante della partitocrazia (e dell’inciucio)
(il Fatto Quotidiano, 2 gennaio 2015)
“Comunque resterò vicino”.
(ibidem)
Ora Napolitano vuole un erede che gli somigli.
(ibidem)
La Carta maltrattata in nome di un unico valore: il governo.
(ibidem)
Così il governo cancella i reati per l’evasione e la frode fiscale.
Il sottosegretario: “Norma scritta male, sana anche le ruberie più gravi.
(il Fatto Quotidiano, 3 gennaio 2015)

L’ultimo saluto

Fine dell’anno, parla il Presidente
e a tutti fa ciao ciao con la manina,
si toglie dalle palle finalmente
dopo averci portati alla rovina.

“La costituzional normalità
ritorna a questo punto nel Paese,
ma la violai per la stabilità”
ha detto agli italiani il Vecchio Arnese.

Della stabilità la prova è Letta
col suo governo morto ancora bambino
grazie alla vile e ignobile staffetta
con Pittibimbo, il guitto fiorentino.

“L’auspicio di un avvio delle riforme
si è andato realizzando col toscano…”
che ha avuto il merito, non grande, enorme
di fare comunella col caimano

che sarà pure un vero delinquente
che ha truffato alla grande il suo Paese,
ma diventò Papà Costituente
grazie a Re Giorgio ed alle larghe intese.

Con il Senato delle autonomie
diventeranno presto senatori
gli autori di maneggi e ruberie
i qual saran pertanto gli elettori

dei Capi dello Stato del domani.
Così della Nazion sull’alto seggio
potran vedere i poveri italiani
qualcuno che di Giorgio è pure peggio.

L’Italicum, la legge elettorale
studiata dalla Boschi e da Verdini
con l’aiuto regal del Quirinale,
farà di noi dei sudditi tapini

del cosiddetto Team della Nazione.
Con alti premi e false preferenze,
di nuovo contro la Costituzione,
sarà ducetto il Nostro di Firenze.

Eppure è soddisfatto il Presidente
poiché ci lascia proprio in buone mani:
“E’ vero, c’è il degrado dell’ambiente,
consumi e produzion sono da nani,

della famiglie il reddito va giù,
si perdon tanti posti di lavoro,
lavora sempre men la gioventù,
c’è il debito che sal, ma di straforo

poiché nessun ne parla, sai com’è…,
ma con il Bomba che l’Italia guida
in un semestre sol cambiò la Ue
e con l’Europa abbiam vinto la sfida”.

“E’ vero che la criminalità
che vien dal mondo sotto sopra sale,
ma Renzi il sotto bonificherà…”
con il sopra che resta criminale

in attesa dell’anticorruzione,
mentre è risolto il falso nel bilancio
con gli sconti a favor dell’evasione
decretati con natalizio slancio.

Ha fatto una promessa il Presidente
che molti han preso come una minaccia:
“Vicino a voi sarò sempre presente!”
“Scappiam, per fargli perdere ogni traccia!”

L’ultimo monito è per l’erede:
“Spero che il nuovo Capo dello Stato
con la Costituzione sotto il piede
continui nel disastro che ho causato”.

blog MicroMega, 5 gennaio 2015

Il ducetto del Valdarno

L’intervista a Massimo Cacciari.
“Matteo abbatte i simboli della socialdemocrazia per sedurre il centrodestra col Partito della Nazione”.
“Il premier agita bandiere ideologiche e di fatto allontana le due anime del Pd.
Una scissione? Non la teme e, forse, sotto sotto, la desidera”.
(la Repubblica, 28 ottobre 2014)

Il ducetto del Valdarno

Dove ci porta il guitto fiorentino
la cui arroganza tutti i giorni sale?
Nessun si oppone a questo birichino?
Da dove nasce questo flop ferale?

S’iniziò con l’arrivo del Pd,
la sventura all’origine di tutto,
alla qual tutti quanti han detto sì
sperando in un successo che fu un lutto.

La somma di due cose sgangherate
decisa da due squallide assemblee
ha dato due metà ben separate,
senza la nascita di nuove idee.

Non possono Leopolda e San Giovanni
contribuire ad un comun futuro,
ne è ben convinto l’uomo degli inganni
che fra le due entità eleva un muro.

L’attacco sull’Articolo diciotto
e la polemica sul posto fisso
sono i temi che adopra il ragazzotto
che vuole andar verso un partito scisso.

Ha già capito il tosco furbacchione
che sol da reduci è ostacolato,
poiché gli oppositor sono persone
che sanno vivere sol di passato.

Se fanno una scissione dove vanno?
Rifan Rifondazione comunista?
Con Vendola conquistan qualche scranno?
Fan di D’Alema un giovane statista?

Abolire l’Articolo diciotto
è solo un’ideologica bandiera
che Renzi vuole sventolare sotto
il naso della rottamata schiera.

Il posto a tempo indeterminato,
come lui dice, non esisté più?
Quasi vanta di averlo lui levato
e non il Capital che fa cucù!

Demolir la socialdemocrazia
gli serve per entrar nel centrodestra,
un po’ di rottamati cacciar via,
come fa coi cattivi la maestra,

e aprir la strada al Team della Nazione
E’ bieco populismo arraffa voti
che rende egemone un fanfarone
che vuole intorno a sé solo i devoti.

Renzi si espande in quel deserto spazio
che la vecchia socialdemocrazia,
un cattocomunismo ormai da strazio
ed un berlusconismo in agonia

hanno lasciato tutto al vincitore.
Ma il Team della Nazione che cos’è?
Segnale di democrazia che muore,
contraddizione in termini perché

se un partito diventa nazionale,
essendo l’unico, si fa iattura
e chi organizza il gioco è un criminale
che un ruol da dittatore si procura.

Nessun timor per questa triste fine?
Che di Benito dopo i tempi foschi
e dopo Berlusconi e le Olgettine
arrivi Renzi con Madonna Boschi?

blog MicroMega, 3 novembre 2014

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