Sveglia, ingenuo credulone!

Renzi pigliatutto. Il nuovo Cencelli. Inchiesta del “Fatto”. Così il premier in due anni si è preso l’Italia.
Tutti gli amici piazzati nei gangli dello Stato e dell’economia. Poltrona per poltrona.
(il Fatto Quotidiano, 16 febbraio 2016)
La forza delle poltrone da distribuire. La renzizzazione. In due anni al governo il premier ha costruito una rete di potere sempre più estesa. Con due soli criteri di selezione: la fedeltà assoluta e la provenienza dalla sua toscana. Meglio se Firenze.
(il Fatto Quotidiano, 17 febbraio 2016)

Sveglia ingenuo credulone!

È un pro forma ormai il governo,
è Palazzo Chigi il perno
di qualunque decisione,
altro che Costituzione.

Altro che parlamentare,
la Repubblica oggi pare
il bottin di un uomo solo.
Tutti han perso il loro ruolo:

anzitutto il Parlamento.
Senza il minimo lamento,
senza rivendicazioni
se ne stanno zitti e buoni

senatori e deputati,
eccezion quattro agitati
con il marchio Cinque Stelle
che ne dicon delle belle

per poi essere zittiti
dai due boss foltocriniti.
Altri che non contan niente?
I ministri, brava gente

che si dà molto da fare,
ma non sa che realizzare
tutto ciò che vuol Matteo,
fra una slide e un marameo,

fra un dileggio ed un assolo.
Il governo non ha ruolo,
siamo alla leadercrazia,
tutto il resto è un’agonia.

Renzi ha ormai tutto il potere
perché ovunque ha un biscazziere
che con le carte truccate
vince tutte le puntate.

Ha piazzato in ogni dove,
e con i suoi fil li muove
come vecchi burattini,
comunal bolsi ronzini,

fedel collaboratori,
leopoldini, antichi amori,
fancazzisti di Rignano,
lacchè del milieu toscano.

A ciascuno una poltrona,
uno scettro, una corona,
una mazza, una cesoia
e una bella mangiatoia.

E ciascuno al suo comando.
Un sistema abominando
grazie al quale il golden boy
fa dei sudditi di noi.

Enel, Eni, A2A,
Ferrovie, Difesa Spa,
Terna, Rai, Consob, Acea,
Cdp, Consip, Ismea,

Equitalia, Poste, Ue,
Chigi casa del premier,
Anas, Ilva, Cipe, Entrate,
Unità e altre testate,

Anac, Maggio fiorentino,
a ogni posto un burattino
che di Renzi è il samurai:
D’Angelis, Bianchi, Carrai,

Guelfi, Fabri, la Maggioni,
Reggi e Bacci con Marroni,
Seracini, Tani, Orlandi,
Genovese, Irace, Landi,

Ercolani, Mazzoncini,
la Giordani, Nannicini.
Siam ben oltre il nepotismo,
le clientele, il familismo,

siamo alla renzizzazione
di una nobile Nazione
con un popolo silente
e un terzetto che vilmente

ci ha portato a tempi foschi:
la ministra Etruria Boschi,
Renzi il mentitor toscano
con il Re, Napolitano.

Ed il peggio manca ancora,
quando a breve andrà in malora
anche la Costituzione.
Sveglia, ingenuo credulone!

blog MicroMega,18 marzo 2016

Ballottaggio con sorpresa

I segnali di Renzi all’ex Cavaliere nascosti nell’Italicum.
(la Repubblica, 6 maggio 2015)
Senato, il governo è appeso a un filo.
(la Repubblica, 8 maggio 2015)
Si salvi chi può: Forza Italia al 4%.
(il Fatto Quotidiano, 12 maggio 2015)

Ballottaggio con sorpresa

Or che l’Italicum è in cassaforte
coi nani di sinistra strapazzati
si dà da fare l’uomo della sorte
per scansar del Senato gli attentati.

Senza il Senato delle autonomie
non è l’Italicum il toccasana
poiché solo il sommar due porcherie
al fanfaron toscano la via spiana.

I voti del Senato son preziosi
e il golden boy corteggia Berlusconi
perché compensi quanto i rivoltosi
gli negheranno nelle votazioni.

Ma c’è un’altra ragion per aiutare
quello ch’è ormai il fantasma del caimano:
fare sì che riesca a trasformare
Forza Italia in un team repubblicano.

Fra cerchio magico, Verdini e Fitto
di Forza Italia non rimane niente,
men del dieci per cento e Renzi è fritto
se Silvio non sarà il miglior perdente

nel caso si proceda al ballottaggio.
Una cosa è lottar col Cavaliere
quasi ridotto all’accattonaggio
con le distrutte e vagolanti schiere

ad ogni inciucio sempre ben disposte
in cambio di brandelli di ingiustizia,
di qualche forte sconto sulle imposte
o di qualche cadeau sull’edilizia.

Altra cosa è affrontare il ballottaggio
con un nemico vero come Grillo,
i cinque stelle pronti all’arrembaggio
e un verdetto final niente tranquillo.

Poiché a tutto ha pensato il fanfarone
nello studiar la legge elettorale
nonché lo stupro della Costituzione,
meno che a un ballottaggio nel finale

con chi senza conflitti d’interessi,
senza gli scheletri dentro l’armadio,
senza gli scandali dei mille amplessi,
senza televisioni e senza radio,

senza amici mafiosi e delinquenti
possa dare battaglia in campo aperto.
Arruolando i delusi, gli scontenti,
tutti i precari dal futuro incerto,

i giovani idealisti, gli astenuti,
i pensionati senza più pensioni,
tutti coloro che Matteo ha fottuti.
Sicuro che sian men dei creduloni?

“Caro Matteo, la legge elettorale
che con la Boschi avete messa al mondo
ti fa dormir tranquillo sul guanciale
sol se il caimano arriverà secondo.

Devi perciò pregar tutte le sere
sia la Madonna che il Bambin Gesù
che il Signor ti conservi il Cavaliere,
il cerchio magico, Toti e Dudù”.

blog MicroMega, 13 maggio 2015

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