Arrestata la “dama bianca” di Berlusconi. Aveva 24 chili di cocaina nel trolley.
(la Repubblica, 14 marzo 2014)
La sfida di Berlusconi: mi candido.
(la Repubblica, 15 marzo 2014)
Forza Italia rilancia la grazia. “Milioni di firme per Berlusconi”.
(la Repubblica, 16 marzo 2014)
Napolitano fa dire dagli amici: tra sei mesi via. Il Colle tace, B. eleggerà anche il successore.
(il Fatto Quotidiano, 18 marzo 2014)
Mediaset, la Cassazione conferma. “Berlusconi deve lasciare la politica”, rimane l’estradizione di due anni.
(la Repubblica, 19 marzo 2014)
“Sulla data delle mie dimissioni decido io”. Napolitano spegne i boatos.
(ibidem)
Interdetto due anni. La Cassazione chiude con Mediaset.
(il Fatto Quotidiano, 19 marzo 2014)
Napolitano: Le dimissioni? Sono soltanto affari miei.
(ibidem)
Resta cu’ nnoi, nun ce lassà
Al bel curriculum del malfattore
con la prostituzione minorile,
la compera di qualche senatore,
l’evasione fiscale in grande stile,
la concussion di qualche poliziotto,
si è aggiunta l’amicizia birichina
con la dama che aveva in un fagotto
gran quantità di pura cocaina.
Lo aveva accompagnato in Canadà
la dama bianca a nome Federica
e lo aveva seguito poi qua e là
in qualità di affezionata amica.
Chissà se pure in quei voli di Stato
la bella bionda allor con Silvio in voga
aveva nel suo trolley trasportato
con le mutande anche un po’ di droga.
Ebben, malgrado il lercio pedigree
che varrebbe una cella al delinquente,
son ben duecentotrentaquattro dì
che circola tranquillo fra la gente
come fosse un onesto cittadino
e, per quanto cacciato dal Senato
grazie alla legge della Severino
e interdetto dalle funzion di Stato
per la sentenza della Cassazione,
vorrebbe candidarsi per la Ue
in ogni italica circoscrizione.
A questo fin Daniela Santanché
milion di firme vuole raccattare
per chiedere la grazia a Sua Maestà.
Chi si incazza dovrebbe ricordare
che il fiorentin giullare tempo fa
ha regalato a questo criminale
il ruolo di Papà Costituente
per riformar la legge elettorale
e abolire il Senato prontamente.
Come negare il ruolo di statista
a chi maneggia la Costituzione?
Come evitare che discenda in pista
chi fa gli inciuci con il furbacchione
chiamato alla salvezza del Paese?
Ma il peggio ha da venir per l’italiano
se chi a quel Colle nuovamente ascese
anche per il volere del caimano
decidesse di togliersi di mezzo
prima che un Parlamento di abusivi
che alla Costituzione fa ribrezzo
alla cacciata a calci in culo arrivi
col dovuto ritorno alle elezioni
con una nuova legge elettorale.
Sarebbe il top delle provocazioni
il fatto che il nonnetto al Quirinale
ci lasciasse con questo Parlamento
del quale Silvio tien la golden share.
Dopo ben otto anni di tormento
al Re dobbiamo chiedere il piacer
di fare ancora un po’ il pastor del gregge
ad evitar che, visti i tempi bui,
due Camere di veri fuorilegge
eleggano qualcuno come lui.
blog MicroMega, 21 marzo 2014