Hai toppato, guaglio’

Riforma 138, verso il dietrofront.
Senza Forza Italia la maggioranza non ha più i 2/3 alla Camera e pensa al ritiro del ddl.
(il Fatto Quotidiano, 28 novembre 2013)
Finisce sul binario morto il Comitato dei 40 per modificare la Carta.
(la Repubblica, 29 novembre 2013)
Renzi manda in pensione i saggi del Colle.
Il sindaco dà lo stop al ddl costituzionale e avverte: senza le nostre riforme si va al voto.
(il Fatto Quotidiano, 2 dicembre 2013)
L’imbalsamatore fallito.
(il Fatto Quotidiano, 4 dicembre 2013)
Napolitanistan, i primi smottamenti. Larghe intese, saggi e articolo 138.
La stagione della pacificazione è finita.
(ibidem)

Hai toppato, guaglio’

Manipolare le Costituzione
è la prova, per Re Napolitano,
della sognata pacificazione
che tutti porterà fuor dal pantano.

Al fine di realizzare il suo disegno
tornò sul Colle molto a malincuore,
nominò Letta sua testa di legno
e gli dette il caimano per tutore.

“Poiché tu come Letta vali zero,
queste sono le norme del contratto:
io sarò del governo il condottiero
e, si intende, agirò sotto il ricatto

del vero difensore della pace
che in qualità di adamantin statista
ci farà fare quello che gli piace!”
Così disse Re Giorgio, il comunista.

Da lì fu caccia alla Costituzione
con un fiorir di mille iniziative
per render lesta la manomissione.
Ingaggiarono saggi a comitive

con l’ordine preciso: “Zitto e squarta!”
Vanificaron il centotrentotto,
l’articolo a difesa della Carta,
da lumaca facendolo leprotto.

Inventarono mini comitati
fatti da deputati e senatori
per trasformar quarantadue sfigati
in costituzional legislatori.

Il tutto per decidere in famiglia,
senza controlli e a gran velocità,
facendo come al solito poltiglia
della Giustizia e della Libertà.

Eran giunti a tre quarti della via
ed ormai pronti a fare gran baldoria
quando, ad un tratto, la democrazia
li privò di un’ignobile vittoria.

Il caiman Berlusconi, finalmente,
venne da un tribunale giudicato,
con firme e timbri, un vero delinquente
e, in quanto tal, cacciato dal Senato.

La maggioranza pronta agli intrallazzi
si è ormai dissolta come neve al sole
e del neo criminale i due pupazzi
si trovan disarmati. Se Dio vuole.

ritorna in salvo la Costituzione
e Sua Maestà il Re partenopeo
dovrebbe trarre qualche conclusione.
“Lasciare il Quirinale? Marameo!”

blog MicroMega, 6 dicembre 2013

Kyrie eleison. Giorgio, pietà!

Il Pd contro se stesso dice no all’abolizione del porcellum.
(il Fatto Quotidiano, 30 maggio 2013)
La preoccupazione di Napolitano: “Riforma del porcellum a rischio”.
(la Repubblica, 30 maggio 2013)
Fondi pubblici ai partiti. Tutti i trucchi della legge.
(il Fatto Quotidiano, 1 giugno 2013)
Visco: “Scordatevi il taglio Imu e i soldi per le grandi opere”.
(ibidem)
Maroni taglia a Bossi 850 mila euro. “Chi non condivide la linea se ne va”.
(la Repubblica, 1 giugno 2013)
Ma Berlusconi non accetta diktat. “Il porcellum non va demonizzato, meglio pensare a modifiche minime”.
(la Repubblica, 2 giugno 2013)
Letta: “Meno tasse sul lavoro. La disoccupazione giovanile dovrà scendere sotto il 30%”.
(ibidem)
Napolitano: “Basta perdere tempo”. Letta: cambiare il voto per il Colle.
(ibidem)

Kyrie eleison. Giorgio, pietà!

Nel pensare ai personaggi
che non son più nei paraggi
ci sarebbe da gioire.
Bossi, della Lega il Sire,

rutti, insulti e dito medio,
se non proprio in un famedio
è da un po’ fuor dai coglioni,
ramazzato da Maroni

che gli toglie la paghetta.
Fini, immagine perfetta
del volere e non potere,
salutato il Cavaliere, Continua a leggere

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