“Forza Silvio”, ultima arma quei 12 mila club invisibili per evitare il terzo posto.
Dai condomini alle Asl, mini gruppi senza sedi. Berlusconi: ognuno convinca quattromila elettori.
(la Repubblica, 29 marzo 2014)
Sondaggi, flop Forza Italia. Ora per le Europee il Movimento Cinque Stelle parte in testa.
(ibidem)
Silvio animalista candida il cacciatore.
L’ex premier: adottiamo cani e gatti, ma in Veneto scoppia il caso Berlato.
(la Repubblica, 30 marzo 2014)
Forza Italia, Dudù detta la linea: “Salviamo i cani abbandonati”.
(il Fatto Quotidiano, 30 marzo 2014)
E Berlusconi porta gli animali in campagna elettorale.
(la Repubblica, 31 marzo 2014)
Bau bau, miao miao
Con le elezioni per la Ue alle viste
ed i sondaggi non incoraggianti
la situazione sembra molto triste
per Berlusconi e tutti i suoi teatranti.
Forza Italia è sul podio al terzo posto,
in cassa non c’è il becco d’un quattrino,
ciascun tiene un pugnale ben nascosto
pronto ad usarlo per un cadreghino.
Restasse il marchio Silvio Berlusconi
non sarebbe l’eroico condottiero
che in prima fila sprona i suoi plotoni
a cavallo di un nobile destriero,
ma un prigioniero, ai domiciliari
o in casa di riposo un volontario
che netta il culo dei nonagenari
per nove mesi almen di calendario.
Fra i ruderi del vecchio Pdl
da poco ritornato Forza Italia
si aggirano ruffian, lacchè e pulzelle
rimasti senza padre e senza balia.
Chi implora una poltrona per l’Europa,
chi al roseo cerchio magico si appiglia,
che col cognome del caiman si dopa
invocando l’arrivo di una figlia.
Le sorelle che litigan fra loro
vanno a cena dal babbo, separate:
una vuole la pasta al pomodoro,
l’altra vuole gli gnocchi di patate.
In questo finimondo Berlusconi
incomincia ad odiare il suo partito
e in vista delle prossime elezioni,
a forza di pensar, si inventa un mito.
I Forza Silvio club!, dodicimila,
senza alcun comitato o gerarchia,
senza orrendi questuanti in lunga fila,
senza né servi né burocrazia.
Son giovani impegnati nel sociale,
professionisti, donne ed impiegati
pronti alla propaganda elettorale
da innovatori fieri e assatanati.
E’ il partito leggero del futuro
agli ordini di tal Marcello Fiori,
di Bertolaso un dì vecchio figuro,
il quale illustra i modi ed i valori:
“Con assistenza, solidarietà
e con l’operazione simpatia
saremo ovunque: all’Università,
in Valsusa a dir sì alla ferrovia,
a Lampedusa, terra di frontiera,
nei condomini e all’Asl negli ospedali,
nelle parrocchie, luoghi di preghiera,
in ministeri e centri commerciali”.
Di Furlan gli ottocento reggimenti,
l’Esercito di Silvio cosiddetto,
son diventati club molto efficienti
oltre che protettori del nonnetto.
In più il caimano ha avuto una visione:
c’era Madre Teresa di Calcutta
che gli dava la sua benedizione
mostrandogli la via che i voti frutta:
“Trova per cani e gatti abbandonati
mamma e papà e fai felice Dio.
Gli animalisti e i vecchi pensionati
conquisterai facendo l’uomo pio!”
Alla causa il caiman si è convertito:
via le fanciulle in cambio dei gattini,
via le pupe che l’hanno impoverito
e largo agli affettuosi cagnolini!
“Non vendono l’amore cani e mici
né ci chiedono alloggi signorili,
ma per l’eternità ci sono amici.
E risparmiamo i soldi dei canili!”
Per la nuova campagna elettorale
sono già pronti i mega cartelloni:
per chi si prende in casa un animale
ci saran meno tasse e più pensioni.
Forza Italia ha cambiato pure il logo:
il cognom Berlusconi non c’è più.
Sui manifesti affissi in ogni luogo
ci son la foto e il nome di Dudù.
blog MicroMega, 3 aprile 2014