Luigi Di Maio. Zig zag, sudore zero e niet a B: dove va l’aplomb di Gigino.
(il Fatto Quotidiano, 14 giugno 2018)
Abolition man.
(il Fatto Quotidiano, 7 ottobre 2018)
Gigi, Gennaro e il verde cazzaro
Mentre il verde capitano
cambia il popolo italiano
ogni giorno sempre in peggio,
l’uomo della Casaleggio
si arrabatta come può
fra bugie dette a gogò
e promesse rimangiate,
fra incredibili sparate
ed ossequi a San Gennaro.
E’ un po’ fuor di testa, è chiaro,
ma Di Maio va capito.
A Avellino partorito,
sei di luglio ottantasei,
col favore degli dei
si è trovato nel Palazzo
senza aver mai fatto un cazzo.
Il campano giovinotto
si è sognato poliziotto,
ovvio senza diventarlo,
degli studi ha vinto il tarlo
senza mai dare un esame,
del pallon fu nel certame
lesto steward a Fuotrigrotta,
mai sudò per la pagnotta.
Finché grazie a Grillo e ai vaffa
sul web qualche voto arraffa
e diventa deputato
senza aver mai lavorato.
Mago dell’opposizione,
fa promesse a profusione
per il dì in cui avrà il potere.
Neanche Renzi e il Cavaliere
han promesso quanto Gigi,
vero uomo dei prodigi.
Grazie a Renzi ed al suo giglio
alla fin pose l’artiglio
del poter sulla cadrega
con l’infame della Lega
ed incominciò a pazziare
poiché, ahimè, fra il dire e il fare
ben si sa c’è il mar di mezzo
e a Salvini paga il prezzo
della propria inesperienza
nonché della sua potenza.
I suoi punti del programma
son costosi, questo è il dramma
e non tutti condivisi
dai leghisti ben decisi
a far vincere il cazzaro,
nonostante San Gennaro.
Così saltan le promesse
su conflitto di interesse
e galera agli evasori,
su difesa ai territori
e una prescrizion più lenta,
tutta roba che spaventa
la marmaglia della Lega.
Al voler Gigi si piega
dei padani trafficoni
sugli ignobili condoni,
la legittima difesa
e la Rai sempre contesa.
Calano sondaggi e voti:
lo capiscon pur gli idioti
che anche il mitico Di Maio
come Renzi è un parolaio.
“Abolii la poverta!”
si vantò il quaraquaquà
e con quella i congiuntivi,
il lavoro nei festivi,
lo spesometro e le accise,
il Jobs act, le donne uccise,
la Fornero, i vitalizi
e gli addobbi natalizi,
leggi inutili e auto blu,
gli spaghetti col ragù,
la Juventus degli Agnelli,
di Equitalia gli sportelli,
gli autovelox, le zanzare,
le allergie ed il calcare.
“Se ti vanti, caro Gigi,
d’esser l’uomo dei prodigi,
abolir devi Salvini.
O spariscono i grillini”.
blog MicroMega, 29 ottobre 2018