C’è quid e quid

Silvio riabbraccia i suoi falchi. Con lui finisce pure il governo.
(il Fatto Quotidiano, 16 ottobre 2013)
Berlusconi all’attacco del governo. “E’ una schifezza, meglio votare”.
(la Repubblica, 17 ottobre 2013)
Ore 12, Silvio convoca i “suoi” ministri. “Chi sta con i miei carnefici?”
(il Fatto Quotidiano, 17 ottobre 2013)
Berlusconi, niente tregua con i ministri. “Almeno si faccia un rimpasto”.
(la Repubblica, 18 ottobre 2013)
B. aizza le colombe: “Il Pd è disumano”.
(il Fatto Quotidiano, 18 ottobre 2013)
L’ira di Berlusconi sui ministri: “Se io cado il governo salta”.
(la Repubblica, 19 ottobre 2013)

C’è quid e quid

Fu la gioia di un minuto
per Alfano aver creduto
che trovare un quid gagliardo
fosse un facile traguardo.

Ma c’è il quid da poco prezzo
da comprare un tanto al pezzo,
con brevissima durata
e c’è il quid ch’è una figata,

che funziona giorno e notte,
è efficiente, non si fotte,
va con luce e batteria
e ha una lunga garanzia.

Angelino, squattrinato,
al discount l’ha comperato
e in un attimo si ruppe
riducendo le sue truppe

destinate al tradimento
a un feral quattro per cento.
Il caiman, pur mezzo morto,
ad un tratto se n’è accorto

ed i falchi, un dì cacciati
da Francesca, ha richiamati
in suo aiuto. Il Sor Tentenna,
quasi fuori di cotenna,

vuol con sé la gang fedele:
Bondi, Fitto Raffaele,
Denis, Mara, Capezzone,
la signora del pitone.

Tutti soffiano sul fuoco
perché Alfano, uom dappoco,
dal caiman sia incenerito:
“Come Giuda ti ha tradito,

Silvio fagli un culo nero
e ricominciam da zero,
con un nuovo predellino,
sol fra noi, senza Angelino!”

L’avvocato Niccolò
gli ripete finché può
che un pm un po’ brighella
lo farà finire in cella

forse in meno d’un minuto
non appena decaduto.
Bari, Napoli, Milano
sono i luoghi in cui il caimano

può finir coi secondini:
De Gregorio e Tarantini
con Lavitola e le gnocche
ormai pronte a aprir le bocche,

gli apriranno la galera.
E’ agghiacciante l’atmosfera
nella quale le sue notti
vive il re dei galeotti.

“Angelino, tu e i ministri
rimarrete coi sinistri,
miei carnefici e assassini?”
Angelino pensa a Fini,

al disastro di Mastella,
alla sua vuota scarsella,
ai sondaggi in forte calo
e si chiede:“Lo pugnalo

o ritorno suo lacché?”
Cerca il quid, ma vede che
malandato giace a terra.
Inchinandosi lo afferra,

poi lo scuote, lo strattona,
ma, purtroppo, non funziona.
Cerca invan la garanzia
poiché l’ha buttata via.

Preso da una furia cieca,
sacramenta, soffre, impreca,
ritornato, troppo speed,
Angelino Senzaquid!

blog MicroMega, 21 ottobre 2013

Dov’è la Vittoria?

Cappotto del centrosinistra, 16 a 0. Marino strappa Roma ad Alemanno.
Débacle di Lega e Pdl in tutta Italia.Il M5S crolla pure in Sicilia. Letta: confermate le larghe intese.
(la Repubblica, 11 giugno 2013)
Il Pdl non funziona, va cambiato. Ma senza di me nessuno ce la fa.
Berlusconi: basta partito pesante, torniamo a Forza Italia.
(ibidem)
Il Pd conquista il regno di Scajola. “Stop alla politica fatta per gli amici”.
(ibidem)
Treviso. Canti, balli e grida. “La città è libera”. E la Lega picconata.
(il Fatto Quotidiano, 11 giugno 2013)
Assemini e Pomezia, 5 Stelle in comune.
(ibidem)
Lo spreco del comico. Una strepitosa guerra-lampo e in tre mesi ha perso tutto.
(la Repubblica, 12 giugno 2013)
Rinasce la Cosa nera. Così tutti gli ex di An si rimettono insieme.
(ibidem)

Dov’è la Vittoria?

Hanno perso proprio tutti,
i dabbene e i farabutti,
i leghisti e i pidiellini,
i fascisti ed i grillini.

Ed ha perso pur chi ha vinto:
fino a ieri caro estinto
stramazzato sul traguardo,
oggi Lazzaro gagliardo.

Alemanno piange a Roma,
capital che ha messo in coma
con imbrogli, nepotismi
e nostalgici attivismi. Continua a leggere

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