Why?

Cerimonia dei profughi, è rivolta. La folla ai politici: “Assassini”. Alfano portato via dalla scorta.
(la Repubblica, 22 ottobre 2013)
I migranti: “Assassini”. Alfano contestato scappa.
Ad Agrigento la farsa dei funerali per le vittime di Lampedusa.
(il Fatto Quotidiano, 22 ottobre 2013)

Why?

Isola di Lampedusa.
La tragedia si è conclusa,
la più grande della storia
della fuga migratoria.

Dal barcone alla deriva,
ma già prossimo alla riva,
son finiti tutti in mare.
Non sapevano nuotare

e son morti in quattrocento.
Il governo, sempre intento
a insegnare ai cittadini
la parola clandestini,

a ostentar falso dolore
con le lacrime da attore,
a vantare un’efficienza
del casino quintessenza,

turpe nella sua viltà,
con un moto di pietà
e con enfasi sospetta,
fece dire a Enrico Letta,

che era al fianco di Barroso,
quell’oggetto misterioso
che fa il capo della Ue:
“Oggi promettiamo che

farem funeral di Stato
a ogni povero annegato!”
Fu la solita menzogna
della qual provar vergogna.

Messi i morti nelle bare,
senza nome a quanto pare,
con un numero soltanto,
li han mandati al camposanto.

Non in uno, bensì in molti
dove furono sepolti,
col suo rito ciascheduno,
ma col pianto di nessuno.

Per poi far la pagliacciata
di un’ignobile sfilata
di politicanti inetti,
di questori e di prefetti

giunta al molo di Agrigento
per dar lustro a quel talento
del ministro Angelo Alfano.
Come funerale è strano:

non ci son salme né bare
né chi si poté salvare
in quel viaggio della morte
Oltre ai vip ed alle scorte

dei nostrani farisei
ci son pur, per gli eritrei,
i politici coi ceri
ed i fior da cimiteri,

nonché il loro ambasciatore.
Una cosa che fa orrore,
poiché tutti gli annegati
dal paese son scappati

e ora i poveri parenti
si ritrovan coi potenti,
causa di quel triste viaggio.
Manca, invece, il personaggio

che col suo popolo aiuta,
in quell’isola sperduta,
i migranti al loro sbarco.
Giorgio, di civismo parco,

da Agrigento tien lontano
Giusi, il sindaco isolano,
invitato al Quirinale
proprio il dì del funerale.

Dopo i tanti bla, bla, bla,
dei nostran quaraquaquà,
s’alza il grido di “assassini!”
Gli eritrei e gli agrigentini

han capito ch’è una truffa
e scatenano la zuffa
contro il funerale strano.
Scappa Mauro, scappa Alfano,

fugge via l’ambasciatore,
mentre, affranta dal dolore,
una donna grida: “Why?”
Non glielo diranno mai.

l’Universale, 23 ottobre 2013

E il naufragar fu triste in questo mare

Il Pdl forza l’agenda sulle riforme. “Campagna per il presidenzialismo”.
(la Repubblica, 19 maggio 2013)
La rassegnazione dei democratici: “Impossibile far decadere Silvio”.
(la Repubblica, 22 maggio 2013)
Condono edilizio, il centrodestra non si arrende.
(ibidem)
Il Pdl: “Dimezzare la pena per il concorso esterno”. Scontro sulla proposta di legge depositata in commissione Giustizia. Costretti a ritirarla al no di Pd e Lega.
(il Fatto Quotidiano, 22 maggio 2013)
Un altro Porcellum, rissa Pd-Pdl.
(la Repubblica, 23 maggio 2013)
Il Cavaliere torna all’assalto della Rai. Nel mirino direzione generale e Tg2.
(ibidem)
Falck, Penati assente in aula, non rinuncia alla prescrizione. Sparisce il reato di concussione.
(ibidem)

E il naufragar fu triste in questo mare

Lo stupor non è concesso
e chi si stupisce adesso
di un governo dov’è Letta
solo un premier marionetta

o fa finta o è deficiente.
Fin da quando il Presidente,
dopo tutto il suo cianciare
sul volersi riposare

per l’età e per la stanchezza,
ha brigato con destrezza
per tornare al Quirinale,
è partito il funerale Continua a leggere

L’amore ai tempi del Galera

Democratici, è guerra sul segretario a “tempo”.
(il Fatto Quotidiano, 7 maggio 2013)
Pd, Letta vuole un reggente forte, ma i veti bloccano Epifani.
(la Repubblica, 8 maggio 2013)
L’inerzia del Pd: congelare Bersani.
(il Fatto Quotidiano, 8 maggio 2013)
Pd, corsa al buio per la Segreteria. Spuntano Fassino e Chiamparino.
(la Repubblica, 9 maggio 2013)
Il Pd cede, passa Nitto Palma. M5S: “L’ha voluto Napolitano”.
(il Fatto Quotidiano, 9 maggio 2013)
Ecco l’ultima trovata dei democratici: i sondatori.
(ibidem)
Pd, tra i veti incrociati di corrente riprende quota il reggente esperto. In corsa Fassino, Chiti, Epifani.
Black list 101 contro Prodi.
(la Repubblica, 10 maggio 2013)
Finché c’è caos c’è Speranza. Domani l’assemblea.
La Puppato presenterà un documento su un dialogo con M5S e Sel.
(il Fatto Quotidiano, 10 maggio 2013)

L’amore ai tempi del Galera

Il Pd, dopo il successo,
sta avviandosi al processo
con sondaggi a mo’ di frana:
a ogni fine settimana

perde almen l’uno per cento.
Per placare il malcontento
di ogni tipo se ne sente:
c’è chi vuol fare un reggente,

forte o debole, dipende,
purché poi levi le tende
e non voglia far carriera.
Chi in un segretario spera, Continua a leggere

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