Tra bimbi e ragazze madri la metamorfosi di Mario con il sorriso acchiappa voto.
“E’ cambiata la mia vita” dice il premier. Ora va costruito il potere Buono.
(la Repubblica, 2 febbraio 2013)
Monti, l’acchiappavoti
Chissà mai dov’è finito
quel tecnocrate compito,
quell’illustre bocconiano
che col trolley va a Milano
e, indossando un loden verde,
una messa non si perde
con la sua dolce metà.
Chissà mai dove sarà
quell’esimio luminare
che l’Italia vuol salvare,
per abnegazion stupendo,
super partes rimanendo.
Quel campione di virtù
non si trova, non c’è più.
Or che Monti è sceso in lizza,
con due dita nella pizza
che il suo nom sopra spiattella
scritto con la mozzarella,
va in tivù cercando voti
come fosse Scilipoti
in campagna elettorale.
Va con Sepe, il cardinale,
a trovar ragazze madri
e coi gesti più leggiadri
giocherella coi bambini,
vellicandone i pancini.
Come un orrido Mastella
tiene in mano un Pulcinella
e un pupazzo di se stesso.
Con mental grave regresso
mette in lista in folte schiere
gli ex fedel del Cavaliere,
la cantante, la sportiva.
Scrive Wow! anziché Evviva!
Parla in chiesa al cellulare
e in tivù sempre più appare.
Dando ascolto agli stregoni
ha scordato la Bocconi,
Bilderberg, Trilaterali
e i banchieri suoi sodali.
Con speranza e cupidigia,
con fatica ed ingordigia
Monti i voti va inseguendo
e il suo sponsor sta piangendo
perché il tecnico neutrale
è un politico tal quale
a un Casini o a un Capezzone.
Prima o poi il professorone
ci offrirà più lunga vita,
dal tumor la pronta uscita,
un bel Ponte sullo Stretto
ed un Milan da scudetto.
Prima o poi da Vespa andrà
e un contratto firmerà
con notaio e testimoni.
Monti è un nuovo Berlusconi!
Nota: il testo è stato ispirato dall’articolo di Filippo Ceccarelli
“Tra bimbi e ragazze madri
la metamorfosi di Mario con il sorriso acchiappa voti”
su la Repubblica del 2 febbraio 2013
blog MicroMega, 6 febbraio 2013