Dalla grazia alla Consulta: ecco tutti i tentativi del Cavaliere per evitare condanna e interdizione.
L’ultima speranza dell’ex premier: la Corte Ue di Giustizia.
(la Repubblica, 4 settembre 2013)
La sola agibilità che gli interessa.
(il Fatto Quotidiano, 4 settembre 2013)
No, tu no!
Un agosto da spavento
per il pessimo elemento
che sta ad Arcore in clausura
poiché ormai la sua avventura
sembra proprio stia finendo
e, purtroppo, in modo orrendo.
Parla d’agibilità,
ma il caiman teme in realtà
di finire in una cella
se un piemme fa il brighella.
E’ per questo che è incazzato
con la Giunta del Senato,
con il vecchio presidente,
col Pd che non ci sente,
con le inutili colombe
troppo allergiche alle bombe,
coi legali da strapazzo
che non han risolto un cazzo,
ogni giorno una trovata
che vien subito bocciata.
Dicon che la Severino,
all’inizio un gioiellino,
par ìncostituzionale?
Va ben per il criminale!
Impugnarla e si vedrà?
No, al reo danno l’altolà.
Par che i costituzionalisti,
di legal scienza provvisti,
dian pareri discordanti:
van sentiti tutti quanti,
così un po’ di tempo passa?
Un bel no il bandito incassa.
Fare cazzeggiar la Giunta
così un bel rinvio si spunta?
Piove un no sul mascalzone.
Aspettar l’interdizione?
In un no il briccone è incorso.
Alla Ue fare ricorso
e aspettare la risposta?
Altro no alla faccia tosta.
Implorar per il birbone
anche per l’interdizione
una grazia eccezionale
dal Capoccia al Quirinale?
Piove un no sul delinquente.
Aspettar che il malvivente
scelga il tipo della pena?
Altro no che lo avvelena.
Alla Giunta organizzare
per l’ignobile compare
un ennesimo processo,
illegal, ma fa lo stesso?
Il no è forte ed assordante.
Regalare a quel birbante
tutto il tempo che lui vuole
grazie al ruolo di ex Re Sole?
Un ennesimo no spunta.
Cambiar membri della Giunta
ché han parlato troppo presto?
No, di nuovo, al disonesto.
Ogni giorno un tentativo
con un no quasi ossessivo,
ogni dì qualcun lo illude,
ma la porta poi si chiude.
Non in cella detenuto,
ma al Senato decaduto:
è così che Berlusconi
andrà fuori dai coglioni.
10 settembre 2013
Questo sonetto è un’iniezione di energia! Aumentare le dosi di satira!!!!
Il 10 settembre 2013 CARLO il Grande ha colpito ancora !
NONNO CORAGGIO e NO, TU NO !
A quelli di noi COMUNI mortali che abbiano la fortuna del dono del COMUNE intelletto e del COMUNE rispetto almeno di se stessi, il DOVERE di capire e di agire di conseguenza !
Ancora GRAZIE, Carlo carissimo ; non ti sarò mai grato abbastanza !
Alla gentil signora che commenta
mostrando d’esser vigile ed attenta,
aggiungo e, con riguardo, mi permetto
di rilevare che non è un sonetto
l’invettiva del Carlo nazionale,
milionesima contro il criminale !
Sono arringhe brillanti gli ottonari
che, ai sonetti, quali Stradivari
stanno agli archi miglior di … bancarella!
L’idea comunque è meritoria e bella
per cui spero non essere frainteso !
Chi apprezza Carlo che non fia mai leso !
Ora mi si permetta d’intrecciare
al plauso che continua a meritare
quest’UOMO, sì, d’ingegno multiforme
e di civile impegno grande, enorme,
una postilla ch’è una fissazione :
non credo, Carlo, all’impostazione
del Mulattier che paga “cosa nostra”
ma credo nel contrario e lo dimostra
il famoso “avvalersi del diritto
di tacere” sui soldi che, di un guitto,
fecero un impresario colossale !
In pectore già c’era il …criminale !
Son le mafie padrone del Paese,
tramite prestanome e “Brache Scese”!
Lo sono almen da quarant’anni in qua;
comprano ingegni e banche e società,
col mitra ben nascosto nel gilet
ma con le oche alla Santanchè
aduse a prender sempre pesci in faccia
e in prima fila a far la figuraccia
ogni giorno, finchè potrà servire
al disegno strategico d’un Sire
che però non è il vertice assoluto
ma solo un servo “bravo e risoluto”,
un “amministratore delegato”
a dimensione di un grande Stato,
con un potere quasi illimitato
che non tollera d’esser contestato !
Perciò mi pare inutile sperare
che tale mente possa ipotizzare
di mollar di un millimetro la … presa :
vorrebbe dire proclamar la … resa
prima ancor dell’atomica esplosione,
senza aver … bombardato l’aviazione,
ammorbidito la “Costituzione”
che non permette ad ogni mascalzone,
come il “Piazzista” spesso ha dichiarato,
ch’ogni principio venga modellato
ai bisogni dei satrapi mondiali
sempre più chiaramente criminali !
Gli scritti di Saviano e Imposimato
non lo hanno soltanto ipotizzato
ma sì lucidamente dimostrato
come Travaglio l’ha documentato !
Son molto pessimista, ma confido
che fino al cielo si sollevi il grido
del disprezzo totale e senza appello
e del rifiuto del fatal bordello
in cui la nostra civiltà si muta
se nessun moto popolar la aiuta
a rialzare argini possenti
contro lo strapoter dei delinquenti !
So che sarà vincente la battaglia
se alla fonte di cento e un Cornaglia
i nuovi dirigenti assorbiranno
il valore che dal massimo scranno
vien, col POTERE, non la PROPRIETA’
ma il PESO immenso della SERIETA’,
categorico l’obbligo morale
del primario INTERESSE GENERALE !
Sarà dura, durissima la lotta
per ripartire sulla giusta rotta!
Dopo il trentennio della DELINQUENZA
un altro “dopoguerra” ! Che indecenza !
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Un Senatore è per sempre
Trotta trotta cavallino
la cacciata si allontana
e per l’Unto del Divino
la sentenza resta vana.
La Giustizia, suo pallino,
stanerà fuor dalla tana
infilandoci il Ghedino,
gran bassotto in veste umana.
Ed intanto il relatore
perde tempo in Commissione
in attesa che l’Europa
si pronunci in suo favore.
Come sempre chi ha ragione,
lui la Legge se la scopa.
Cosa dir del Suo sonetto
varie volte già gustato ?
A me par più che perfetto
per com’è sintetizzato
il ludibrio del decoro
doveroso in chi sta in alto;
perché piace il suo “sonoro”
che al discorso aggiunge smalto;
perché a Carlo rende omaggio
opportuno quanto mai !
In un mondo di codardi
gran sollievo dà il coraggio
che, però, se non ce l’hai
il tuo posto è tra i bastardi !
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