Pd davvero, il ritorno di Piero

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“Cinquantamila sfumature di Fassino”. Un capolavoro per lettori masochisti.
Lo stile di Piero: dalla noia contundente alla brutalizzazione esplicita.
(il Fatto Quotidiano, 15 ottobre 2017)
“Basta fuoco amico su di noi. Modello Macron per le liste, metà nuovi, metà veterani”.
L’ex sindaco di Torino: “Smettiamo di discutere sui leader, siamo l’unico argine alle destre. E senza i democratici non esiste la sinistra”.
(la Repubblica, 17 ottobre 2017)

Pd davvero, il ritorno di Piero

Nel momento del casino
chi riappar? Piero Fassino,
uno dei due genitori
del partito degli orrori,

quel fantastico Pd
che da quando è giunto qui
fa rimpiangere il passato.
Lo chiamò, l’allampanato:

“Un partito riformista,
dei diritti, non centrista,
del sapere, del lavoro,
socialista di…straforo,

di gazebi e di sezioni,
di compagni e…bacchettoni”.
Quel partito, ancora in fasce,
prontamente andò a bagasce,

babbo Piero licenziò
e in Birmania lo mandò,
ben lontano dai confini.
Con Veltroni e Franceschini,

con Bersani ed Epifani
andò incontro al suo domani
verso il boss rottamatore:
altro giro ed altro orrore,

proprio mentre la Appendino
giubilava il buon Fassino.
Or, con la rovina a un passo,
in aiuto del gradasso

è tornato il prode Piero
con il suo Pd davvero,
per lettori masochisti.
Vi si narran gli anni tristi

dal dì in cui cadde quel muro
allo splendido futuro
che vivrem, malgrado tutto,
grazie al tosco farabutto.

Sfilan Berlusconi e Dini
con Rutelli, Monti e Fini,
orge di bicamerali,
di primarie, di pugnali

e di alieni a cinque stelle
che al sistema fan la pelle.
Non ricorda Piero spillo
il consiglio dato a Grillo:

“Fa un partito, in campo scendi,
vediam quanti voti prendi”.
Furon ben nove milioni…
Ecco il Re dei fanfaroni

che fa fuori Enrico Letta.
Qui la cronaca è perfetta:
“L’esperienza di governo
si esaurì e vinse un terno

il Paese senza grinta
con la poderosa spinta
del ducetto che non dorme
per donarci le riforme.

Grazie al giovane portento
il Paese è in movimento,
dopo il pessimismo a oltranza
è tornata la speranza!

Gli italiani l’han bocciato?
Per fortuna è ritornato
per riprendere il cammino”.
Questo libro di Fassino

è strumento di tortura
per la noia che procura
e la Nave di Teseo
fa l’effetto di Morfeo.

Ma stupirsi a cosa vale?
Il grissino nazionale
a Torino, è cosa nota,
vien chiamato Canna vuota.

blog MicroMega, 25 ottobre 2017

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